Un'amica (Enrica), commentando un saluto su FB che ho mandato ad Oliviero Beha, ha ricordato Andrea Barbato, sul quale proprio la notte prima avevo riflettuto a lungo... Si, once upon a time c'era la TV. La facevano persone che parlavano a bassa voce...
Mi è venuto in mente il Giornalista Gentiluomo, Andrea Barbato, delle cui 827 "Cartoline" credo di essermene perse non più di 50 (per ragioni spesso di viaggi di lavoro). Grande traino al TgTre. Qualcuno diceva che fosse sufficiente guardare "La Cartolina" e Blob per essere al corrente del succo degli avvenimenti che contano, e persino di capirli.
Andrea Barbato non ha mai alzato né i toni, né il volume dei suoi interventi. Oggi per farti sentire in TV, superando il fastidioso e maleducato vezzo delle interruzioni e delle sovrapposizioni, hai una sola via d'uscita: spegnere l'elettrodomestico. Ai tempi di Barbato, dovevi alzare il volume per sentire cosa diceva. Mai un gesto, una frase sopra le righe. Eppure riusciva alla grande a scorticare vivi i "portatori non sani" dei vizi di regime.
Anche nell'ultima puntata - quella d'addio - non recrimina, non inveisce. Non dice "non mi hanno neanche parlato della mia cacciata". Dice: "questa è l'ultima puntata, l'ho appreso dai giornali".
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