A distanza di 12 anni dalla famosa "notte della democrazia", resuscita un nostro lettore che interviene solo quando c'è da difendere il berlusconismo. Vogliamo tranquillizzare questo lettore, affinchè possa dormire sonni tranquilli. A "sospettare" in quella strana notte del 2006 non è solo il tafanus brutto, sporco e cattivo, ma fior di esperti in statistica, sistemi elettorali, calcolo delle probabilità, e persino un giornaletto come "Repubblica", un giornalistucolo come Enrico Deaglio, e il compianto giornalista d'inchiesta Beppe Cremagnani. Pubblico l'articolo di Repubblica del 23/11/2006, così magari il Signor Bigoni si convince che non ero poi tanto solo a nutrirmi di "cultura del sospetto". Insieme a me, c'erano schiere di altri cretini. Per fortuna controbilanciate dall'intelligenza (unica) di Antonio Bigoni. Tafanus
Domani in edicola "Uccidete la democrazia" il film del giornalista (Dvd con "Diario) che ipotizza quello che potrebbe essere successo alle politiche dell'11 aprile scorso. La notte delle schede bianche scomparse. Un "programmino" sposta le schede non votate a Forza Italia? L'ira di Berlusconi, lo "stop" di Pisanu e una "Gola Profonda" racconta. (Da Repubblica.it del 23/11/2006)
ROMA - Caccia a Bianca, la scheda scomparsa. Come in un thriller, con il rischio di scoprire che le elezioni del 10-11 aprile 2006 sono state truccate e manipolate forse con un programmino elettronico inserito nel sistema del Viminale e, poi, fatto sparire senza lasciare traccia. Con il rischio di abbattere anche uno dei pochi tabù rimasti in questo paese: la sacralità del voto. Eppure, Enrico Deaglio e Beppe Cremagnani, giornalisti di lungo corso, con la mano preziosa del regista Ruben H. Oliva, hanno provato a compiere a ritroso il percorso di quel voto: di quel lunedì 11 aprile quando i risultati partirono in un modo,cambiarono durante lo scrutinio con un ritmo graficamente incredibile e finirono, in una notte da tregenda, per sancire la risicatissima vittoria del centrosinistra.
Il frutto del lavoro dei tre è un film che s'intitola "Uccidete la democrazia", il settimanale "Diario" di Deaglio ne distribuirà il Dvd venerdì nelle edicole. L'operazione rischia di far scoppiare un notevole terremoto politico: già ieri sono partite richieste per una commissione d'inchiesta mentre il centrodestra affila le armi e minaccia querele. Ieri sera, alla proiezione organizzata al "Capranichetta" (due passi da Montecitorio) dall'associazione "Articolo 21" di Beppe Giulietti e Federico Orlando, c'era tanta gente e almeno una quindicina di parlamentari del centrosinistra compreso il portavoce di Prodi, Silvio Sircana. Il film pone una questione tanto chiara quanto drammatica: le ultime elezioni politiche dovevano essere truccate trasformando le schede bianche in altrettanti voti a Forza Italia (gli unici due dati "sbagliati" dai sondaggisti), ma l'operazione venne fermata all'ultimo momento perchè, probabilmente, lo stesso ministro degli Interni, Beppe Pisanu, se ne rese conto e la bloccò.
La "rimonta truccata" del centrodestra, dunque si sarebbe arenata a poche decine di migliaia di voti dal sorpasso, col risultato e le conseguenze politiche che tutti conosciamo. Ma Deaglio e i suoi vanno oltre e, grazie a una "Gola profonda" (magistralmente interpretata da Elio De Capitani, il "Caimano" di Nanni Moretti) raccontano anche quello che accadde nella notte: con i tre "viaggi" di Pisanu a palazzo Grazioli, l'ira di Berlusconi, e il tentativo di far annullare le elezioni rifiutato da Ciampi. Sullo sfondo l'incredibile andamento del voto, l'angoscia e la confusione del centrosinistra che dura fino al momento in cui Marco Minniti (deputato Ds) arriva "trafelato" e agitatissimo al Viminale e, poi si placa quando riceve una telefonata. Una telefonata nella quale qualcuno potrebbe avergli fatto sapere che il giochetto era stato scoperto e che Pisanu aveva deciso di intervenire.Solo allora, Piero Fassino, con aria quasi mesta e occhi spaventati annuncia a una piazza sull'orlo della disperazione, che il centrosinistra ha vinto le elezioni " con venticinquemila voti" di differenza.
Qui, il film lascia aperta una domanda: perché il centrosinistra - se aveva scoperto o, quantomeno capito l'imbroglio - non ha reagito e denunciato? perché si lasciato strappare dal Cavaliere anche questa arma? Una risposta, secondo gli autori, potrebbe stare nel timore dell'Unione di rovesciare il tavolo di finire per dare una mano a screditare tutto, a "uccidere davvero la democrazia".
Sullo sfondo si muovono altri personaggi. A partire dall'informatico americano Clinton Curtis che preparò un programmino che altri, a sua insaputa, usarono per truccare le elezioni in Florida nel 2001. Curtis, che oggi si batte per il "voto pulito", mostra e dimostra come, con l'elettronica, ormai, l'elettore conta davvero poco. Il potere ce l'ha chi i voti li conta e può manipolarli nel mondo virtuale dei sistemi informatici, perché la carta delle schede sulla quale il cittadino segna o non segna (scheda bianca) il suo voto, finisce chissà dove. I risultati ufficiali sono costruiti con l'elettronica e con l'elettronica si può fare tutto. Compreso prendere i voti di una città come Roma e modificarli nel trasferimento dalla Prefettura al Viminale, in modo che un certo numero di schede bianche "trasmigrino" a una delle due coalizioni in lizza determinandone la vittoria. Nel film, Curtis, intervistato da Deaglio, fornisce una dimostrazione di come questo si possa ottenere con una certa facilità: "Bastano quattro o cinque persone - spiega - e senza lasciare la minima traccia". E quella che Deaglio e Cremagnani chiamano la "grande centrifuga": il misterioso "buco nero" che si sarebbe mangiato oltre un milione di schede bianche trasformandole in voti per Forza Italia.Una centrifuga che ha "lavato" l'Italia dando vita a un risultato che gli esperti definiscono "incredibile" se non impossibile. Nel 2001, infatti, le schede bianche totali furono 1 milione e 692mila (4,2%); nel 2006 sono scese a 445 mila. Non solo, alle politiche del 2001, ogni regione aveva una sua percentuale "caratteristica" di "bianche": oscillante dal 2 all'8 per cento. Questa volta no: la percentuale, oltre a scendere ai minimi (1,1%), si appiattisce e diventa praticamente la stessa in tutte le regioni. Come se gli italiani della Campania si fossero messi d'accordo con quelli del Piemonte o della Liguria. Politica o fantapolitica?
Adesso il film pubblico. Basteranno gli anatemi o le querele per spegnere il suo inquietante messaggio? Partiranno le inchieste? E, soprattutto, sapremo mai davvero cosa accaduto la notte dell'11 aprile? E il Viminale (dove oggi comanda il centrosinistra), tirerà fuori i dati ufficiali delle schede bianche? perché oggi, a sei mesi dalle elezioni, quei dati non ci sono. Sul sito del Ministero degli Interni si trovano i risultati delle elezioni, i voti per i partiti e gli eletti. Ma il dato delle "bianche" e delle "nulle" non c'è, non si trova. In passato questi numeri erano noti e ufficiali un mese dopo il voto.Se li conosciamo solo perché qualcuno riuscito ad averli per vie traverse. Il Viminale ci fornisce solo le schede bianche del 2001: solo la prima parte di un paragone impossibile. Un paragone che, a questo punto, andrebbe fatto a partire dalle buste che contengono davvero "Bianca" e le sue compagne, per vedere se il loro numero corrisponde al risultato ufficiale o se qualcuno ci ha messo in mezzo un programmino come quello di mr. Curtis [...]
Questo o quello per me pari sono
Pubblichiamo in calce i grafici della "notte della Democrazia", sulla cui stranezza il Tafanus aveva aperto un dossier già a spoglio in corso, e il grafico del Sig. Bigoni, che dovrebbe provare la normalità della "Notte dei Brogli".
Grafico del Tafanus, ripreso da decine di altre fonti. Il grafico mostra per la coalizione di centro-sinistra un costante calo, decile dopo decile, dal valore iniziale stabilizzato del 54%, al valore finale del 46%. Il valore si stabilizza solo dopo le incazzature di Minniti e di Fassino, le tre visite (a spoglio in corso) del piduista Pisanu a casa di Berlusconi, e dopo il serio pericolo che stia per scoppiare uno scandalo enorme. Pisanu, nonostante la incazzatura di Berlusconi, ferma il giocattolo sull'orlo del precipizio, per paura dello scandalo e delle eventuali conseguenze giudiziarie.
E ora il grafico che ci contrappone il Sig. Bigoni. Intanto non riguarda la coalizione ma il PD; poi non ha una fonte, poichè DISQUS non è una fonte, ma una piattaforma (esattamente come tafanus E' una fonte, ma "typepad" è solo un veicolo della fonte:
Questo o quello per me pari non sono
Ineffabile Sig. Bigoni, partire dal 20,5% per arrivare a fine corsa al 18,75% non è la stessa cosa che partire da 45% per arrivare a 56%, o come partire da 54% per arrivare a 46%... Un'altra stranezza? Fra il nono e il decimo (e ultimo) decile, quando la grana sta per scoppiare, la discesa del CSX si arresta, la salita degli "Azzurri" continua! Che fine hanno fatto le sue teorie sui ritardi sistematici di variazioni speculari ed opposte delle due coalizioni? A fronte di una strana stasi del CSX nell'ultimo decile, perchè invece gli azzurri registrano la più vistosa crescita fra tutti i decili? Un ultimo, ingenuo, disperato tentativo di "farcela" ad ogni costo? E perchè mai i dati sulle schede bianche, forniti tempestivamente in tutte le elezioni per un sessantennio, nel 2006 vengono forniti, dopo opportuni e probabili maquillages, con mesi di ritardo?
A saperlo...
Tafanus
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