ATTENZIONE! MANCANO SOLO 283 GIORNI ALL'INIZIO DEI LAVORI PER IL "PONTE SALVINI"
(Parola di Salvini - 27 Settembre 2023)
ATTENZIONE! Questo è un blog dedicato alla politica pornografica, o alla pornografia politica! Aprire con cautela!
ATTENZIONE! MANCANO SOLO 283 GIORNI ALL'INIZIO DEI LAVORI PER IL "PONTE SALVINI"
(Parola di Salvini - 27 Settembre 2023)
Scritto il 06 dicembre 2023 alle 00:01 | Permalink | Commenti (0)
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A scrivere la missiva è l’avvocato salernitano Silverio Sica, che non ha confermato l’invio così come Sangiuliano, a quanto scrive il Fatto Quotidiano. Secondo la lettera, però, Sangiuliano sarebbe vittima di una sistematica denigrazione dell’immagine, dipinto in trasmissione come carente di preparazione culturale. E ciò indicherebbe, secondo l’avvocato, “un intento diffamatorio” nei confronti di Sangiuliano, che è “laureato in giurisprudenza”. Lo storico conduttore Giorgio Lauro fa sapere di non aver mai ricevuto la missiva. Ed esprime tutto il suo stupore dal momento che spesso molti politici (del governo e dell’opposizione) finiscono nel mirino della trasmissione, dal ministro Pichetto Fratin a Lollobrigida, fino a Schlein e Conte.
L’altra conduttrice, dal 2015, è Geppi Cucciari, protagonista – guarda caso – con il ministro della gaffe sul Premio Strega. A luglio scorso, Sangiuliano era nella giuria e commentando i libri in gara disse: “Sono tutte storie che ti fanno riflettere. Proverò a leggerli...”. “Ah, perché non li ha letti?”, la domanda di Cucciari in veste quella sera di conduttrice. “Sì, li ho letti perché ho votato ma voglio approfondirli”, la risposta di Sangiuliano. “Capisco – replica ancora Cucciari – vuole andare oltre la copertina”.
A distanza di 5 mesi da quell’episodio, alla trasmissione di Radio1 emittente radiofonica della Rai (da cui Sangiuliano è in aspettativa come ex direttore del Tg2) arriva la lettera del ministro infastidito. Il legale è il fratello di Salvatore Sica (ex Dc) e da circa un anno è consulente proprio del ministro. Ha una carica di consigliere giuridico per il diritto d’autore e la digitalizzazione e la sua collaborazione è retribuita con 20mila euro l’anno.
Scritto il 05 dicembre 2023 alle 18:21 | Permalink | Commenti (0)
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La fusione nucleare arriverà, ma dopo che avremo già decarbonizzato la nostra economia
Credit: Jacopo Mengarelli e Scienzainrete.it
Sono stati prodotti 59 megajoule di energia, in un processo di fusione nucleare nel tokamak, cioè una camera toroidale magnetica, del Joint European Torus (JET), battendo il record del 1997 di 21,7 megajoule. Vediamo nel dettaglio i risultati dell’esperimento e i possibili sviluppi futuri.
Cosa è stato ottenuto? - Come raccontano Nature e l'ENEA, in un esperimento del 21 dicembre 2021, presso la sede della UK Atomic Energy Authority (UKAEA), il tokamak del JET ha prodotto 59 megajoule di energia in un intervallo di tempo di circa cinque secondi, tramite fusione nucleare. La potenza di fusione media è stata di circa 11 megawatt. Il gruppo che ha collaborato per raggiungere questo risultato è composto da fisici e ingegneri di EUROfusion, un consorzio di 30 organizzazioni di ricerca, tra cui università e aziende, di 25 paesi europei, inglesi, svizzeri e ucraini.
Per capirci, 59 megajoule equivalgono a circa 16 chilowattora, cioè più o meno l’energia che consuma un'auto elettrica - tra quelle oggi in commercio - per fare 100 chilometri [...] Una famiglia italiana consuma in media all’anno un po’ più di duemila chilowattora (Per capirci: un quarto di secolo di studi e investimenti in impianti-pilota sperimentali, dai costi spaventosi, e siamo al risultato che un impianto come quello in foto è in grado di produrre 16 chilowattora, equivalenti a 1/125mo della energia che consuma in un anno una famiglia media. O - se preferite - ai consumi di tre giorni di UNA famiglia media. NdR) [...]
Quanta energia consumiamo al mondo ogni anno? - Per avere un ulteriore metro di paragone tra l’energia prodotta dall’esperimento del JET e quella necessaria a sostentare l’umanità, può essere utile sapere che nel 2020 abbiamo consumato poco più di 27 milioni di Gigawattora (GWh) di energia nel mondo – più di mille miliardi di volte l’energia dell'esperimento del JET. Di cui circa 21 milioni provenienti dai combustibili fossili (carbone, petrolio e gas naturale), poco più di 3 milioni dalle rinnovabili (idroelettrico, geotermico, solare, eolico e biomassa) e poco sopra i 2 milioni dal nucleare elettrico a fissione (Quello che ha prodotto i danni enormi, irreversibili, e che non conosceranno MAI la parola "FINE", come Hiroshima, Fukushima, e decine di altre centrali arrivate a "fine-vita", e la cui dismissione genererà costi infiniti: Vedi alla voce "Garigliano"- NdR) [...]Lo stesso program manager del consorzio EUROfusion Tony Donné, riferisce che ottenere la fusione nucleare per un utilizzo commerciale in un decennio è troppo ottimistico, «le aziende private dicono che la fusione funzionerà in dieci anni, ma è solo per attirare i finanziatori», per quanto le prospettive siano innegabilmente eccitanti. A un sondaggio della Fusion Industry Association, diciotto imprese del settore hanno dichiarato di aver attratto più di 2,4 miliardi di dollari in totale, quasi tutti da investimenti privati. In questo senso, come si legge nello stesso scritto di Nature, chi sostiene la tecnologia della fusione compie un parallelismo con l'industria spaziale: le grandi missioni lunari della metà del secolo scorso sono state trainate dagli stati e dalle agenzie governative, ma ora si iniziano a far sentire sempre più insistentemente i privati, come una “SpaceX per la fusione”, nonostante gli aiuti statali siano ancora cospicui.
Le conclusioni involontariamente comiche - «Il mondo sta attualmente cercando di soddisfare gli Accordi di Parigi, non siamo certi sulla possibilità per la fusione di contribuire alla decarbonizzazione entro il 2050», dice Daniela Farina, alla quale abbiamo chiesto quando potremo usare la tecnologia da fusione nucleare su larga scala, e che conclude: «Siamo confidenti che nella seconda metà del secolo la fusione nucleare possa essere la risposta all’atteso incremento di domanda di energia». Un risultato importante quello del tokamak JET, quindi, ma che darà frutti consistenti forse solo successivamente al completo azzeramento netto delle emissioni di gas serra.
Tutto ciò è fantastico! Addetti ai lavori che ammettono di fare dichiarazioni ottimistiche per attrarre (spesso riuscendovi) capitali privati; addetti ai lavori che "non sono certi" che le fantomatiche centrali a fusione possano contribuire (CONTRIBUIRE, mica RISOLVERE) al processo di decarbonizzazione prima di una trentina d'anni!
Dulcis in fundo (o sare9bbe meglio dire "in cauda venenum"?): "...la centrale a fusione darà frutti consistenti forse solo successivamente al COMPLETO AZZERAMENTO NETTO delle emissioni di gas serra..."
Insomma... E' come promettere il Viagra mutuabile per tutti, ma solo dopo aver raggiunto la pace dei sensi.
La prossima analisi sarà dedicata (datemi due/tre giorni) all'improvviso innamoramento della destra formatasi alla Garbatella sull'Intelligenza Artificiale: un supercretino superveloce.
Tafanus
Scritto il 05 dicembre 2023 alle 17:09 | Permalink | Commenti (0)
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Fin quando l'Italia sarà in grado di produrre talenti come il diciassettenne Julian Kainrath (italianissimo nonostante il nome) , avremo la certezza che in Italia ci sono grandi riserve di talenti, e "raffinerie" di questi talenti. Leggete cosa scrive di lui Claudio Calabrese
Julian Kainrath è figlio d’arte, cioè figlio del noto Peter Paul Kainrath, pianista e manager culturale bolzanino. Julian è meranese di nascita, ha solamente 17 anni, ma dimostra una maturità maggiore della sua età anagrafica.
Ci siamo visti ieri nella sua abitazione ad Appiano sulla strada del vino per raccontare alcuni aspetti di questo straordinario musicista. Durante la conversazione nel salotto di casa sua sono stato subito catturato dalla sterminata biblioteca presente alle sue spalle e dalla raccolta di CD alla sua sinistra altrettanto enorme. Solo in una abitazione di musicisti quale è la sua è possibile respirare un pot-pourri di cultura in senso così ampio.
Julian inizia a studiare violino molto presto, all’età di sei anni presso la scuola di musica di Appiano. Il legame con Vienna dei suoi genitori gli permette poi di approfondire gli studi di violino con Dora Schwarzberg fino ad undici anni. Un anno dopo, a dodici, supera la selezione per l’ammissione all’Università delle Belle Arti di Graz, dove studia attualmente con Boris Kuschnir.
Con Julian Kainrath parliamo dei numerosi concorsi esistenti nel panorama musicale per comprenderne il valore e le finalità. Secondo Julian non è semplice rispondere in maniera sommaria al quesito, perché sono innumerevoli le sfaccettature dalle quali dipende la valutazione che si può dare ai tantissimi concorsi presenti oggi. Sono molti i musicisti di talento, ma non per questo riescono ad affermarsi grazie al fatto di essersi qualificati ai primissimi posti nei vari concorsi di musica – puntualizza con decisione il giovane Kainrath. Julian sottolinea, inoltre, che le competizioni musicali, indipendentemente dalla valutazione conseguita, sono occasione per mostrare il proprio talento.
Alla domanda che gli pongo su cosa rappresenti per lui la musica egli precisa di non voler sembrare banale e risponde che la musica per lui è la vita. Kainrath ricorda di aver dedicato molto del suo tempo alla musica da sempre e di sentire una spinta interiore che lo porta spesso a nutrirsi di questa forma d’arte, non solo in modo attivo, ma anche passivo. Quindi gli piace ascoltare musica e ne ha bisogno, anche quando si dedica alla quotidianità della vita.
Parliamo poi di musica classica e della difficoltà di interpretarla. Kainrath ha le idee chiare e parlando di ritmo, melodia e armonia cita il grande maestro Daniel Barenboim per spiegarmi che l’elemento cardine dell’interpretazione secondo il Maestro sta nell’armonia e non nella melodia, come spesso si pensa.
Sull’educazione musicale come viene proposta oggi a scuola, Kainrath ritiene che sarebbe più opportuno attirare l’interesse dei giovanissimi raccontando loro la vita dei grandi compositori per stimolare così un autentico interesse per la musica grazie al superamento di quell’alone elitario, che rende quasi inaccessibile questo affascinante mondo.
Oltre ai numerosi successi in Italia e all’estero, nel 2022 Julian ha vinto il premio ICMA (International Classical Music Awards) come Discovery Award, riconoscimento che gli ha permesso di esibirsi con l’Orchestre Philarmonique du Lussembourg sotto la direzione di Adam Fischer. Julian Kainrath ha tutti i numeri per diventare un grande protagonista della scena musicale contemporanea.<
Tafanus
Scritto il 20 novembre 2023 alle 16:30 | Permalink | Commenti (0)
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Cosa succede ora e quando sarà in Italia -Il 22enne, accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin, è stato trasferito nel carcere di Halle. Massimo 60 giorni per l’estradizione. Tajani: “Sarà in Italia in 48 ore”
Filippo Turetta, accusato del delitto dell'ex fidanzata Giulia Cecchettini, è stato fermato dalla polizia di Halle, in Sassonia-Anhalt. Il giudice ha convalidato l’arresto avvenuto ieri sera, sabato 18 novembre, poco dopo le 22, alle nei pressi di Naumburg. Ed è stato trasferito nel carcere tedesco di Halle.
Il ragazzo era accanto alla sua Punto nera, ferma sulla corsia d'emergenza della A9 in direzione Monaco, all'altezza di Bad Dürrenberg. La polizia è arrivata sul punto dopo che un automobilista anonimo ha chiamato il 112 perché c'era una macchina sulla corsia d'emergenza, senza luci, con il passeggero accanto all'auto. L’anonimo avrebbe detto alla polizia che gli sembrava “pericoloso” che stesse sulla corsia d’emergenza senza luci: il codice della strada tedesco prevede che siano sempre accese.
Quando gli agenti sono arrivati, Turetta non ha opposto alcuna resistenza. Al controllo dei documenti hanno visto che c'era un mandato di arresto internazionale. Come hanno riferito gli agenti, Turetta era stanco e quasi rassegnato. Resta da verificare se l'auto di Turetta, la Fiat Grande Punto vista da più telecamere tra Bellunese e Austria, fosse rimasta senza benzina.
Scritto il 19 novembre 2023 alle 23:21 | Permalink | Commenti (0)
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Il bomber e la regista all’attacco della democrazia costituzionale (Credit Ottavio Olita e Art. 21)
I ruoli sono stati distribuiti come in una squadra di calcio: la testa d’ariete, il bomber, è Matteo Salvini, la regista Giorgia Meloni. Difficile individuare l’allenatore, anche se alla luce delle esternazioni ideologiche su Tolkien, osannato ben oltre i suoi meriti di narratore, si staglia la silhouette del ministro della cultura (?) Gennaro Sangiuliano.
La testa d’ariete si scaglia con violenza contro alcune fondamentali garanzie costituzionali, come il diritto di sciopero; la regista si sta ritagliando, giorno dopo giorno, con i suoi incontrastati video-messaggi, il compito-missione di convincere gli italiani, parlando occhi nella telecamera e cercando di rendersi credibile ricorrendo alla moral suasion.
Le assemblee, le manifestazioni di piazza, le nette prese di posizione cercano di contrastare l’azione devastante di Salvini, operazione delicata perché non si deve correre il rischio di commettere un fallo da rigore. L’unica vera garanzia di lotta con prospettiva di vittoria è impugnare saldamente il testo della Carta Costituzionale, che per ora neppure una testa d’ariete, nonostante le dichiarate velleità, può stravolgere.
Molto più complicato risulta contrastare la subdola azione della Presidente del Consiglio per la grande disparità delle armi disponibili. Un esempio? Ieri ha inviato all’assemblea della Federmanager un messaggio, utilizzando un volto massimamente convinto, costruito su un testo che da un lato rasenta il ridicolo, dall’altro preoccupa per il sottinteso. Dopo aver affermato che per anni in questa ‘Nazione’ ‘la competenza non serviva a nulla’, lei e la sua maggioranza hanno ’scelto di chiudere quella stagione e di lavorare per riattivare l’unico ascensore sociale di cui davvero disponiamo, il merito’.
Perché ridicolo? Perché basta guardare a come è stata formata la sua squadra di governo e andare a spulciare tutte le nomine che sono state fatte in vari settori per capire che il merito c’entra poco o nulla. E siccome anche i manager riuniti in assemblea hanno tradotto il sottinteso contenuto in quell’affermazione, così come tutti gli altri cittadini che, grazie alla fedelissima Rai, hanno avuto modo di ricevere integralmente il messaggio, quella parola, ‘merito’, assume un valore del tutto diverso: si deve intendere come appartenenza, fedeltà, ubbidienza.
Contrastare la violenza di Salvini è decisamente più semplice. Combattere parole bugiarde che negano la realtà è molto più complicato. L’azione costante di Beppe Giulietti e della nostra associazione sta facendo di tutto per svelare la vera finalità di tante bugie, di manovre viscide, come cercare di far passare l’idea del premierato non come una costruzione autoritaria per aumentare il potere dei governanti, ma come migliore ascolto della volontà degli elettori.
Quali gli strumenti a disposizione? Pochi, molto pochi. In campo, oltre noi di Articolo 21, ci sono tante associazioni di base, il movimento per la pace di Assisi, la CGIL, alcuni parlamentari, qualche giornale, mentre è quasi totale l’oscuramento radiotelevisivo. Diventa urgente una vera alleanza fra tutti i democratici che si oppongono a questo spaventoso degrado della politica. C’è ancora chi si diletta in distinguo illogici, consentendo così che continui a suonare l’orchestrina mentre il Titanic Italia affonda. L’opposizione democratica deve organizzarsi per dotarsi di strumenti più efficaci, altrimenti ci sarà poco da fare contro demagogia, bugie, deportazioni di migranti spacciate per un successo internazionale dell’Italia, e contro una sempre più subdola e costante azione di moral suasion.
Scritto il 17 novembre 2023 alle 21:04 | Permalink | Commenti (0)
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Sanità, il flusso si è invertito: ora sempre più pazienti lombardi vanno a curarsi in altre regioni e sempre meno ne arrivano da fuori
(Credit: Alessandra Corica - Repubblica.it)
Se si guarda a chi sceglie di andare in altre regioni o all’estero, la spesa è in salita. Al contrario, invece, di quanto viene incassato in virtù di chi sceglie, da fuori, di arrivare in Lombardia per farsi curare. Sono i dati relativi alla mobilità sanitaria in entrata e uscita dalla Lombardia: la prima riguarda i pazienti che, dal resto d’Italia, arrivano per farsi curare nelle strutture che fanno capo al Pirellone. La seconda, invece, riguarda i lombardi che scelgono di varcare i confini regionali per fare una visita, un esame o un intervento.
In Lombardia rispetto al passato la situazione oggi sarebbe cambiata. E a fronte di una diminuzione di coloro che arrivano da fuori, vi è invece un aumento delle spese che la Regione deve sostenere per pagare le cure dei lombardi che decidono di farsi seguire altrove. «Il bilancio 2024 certifica che stanno aumentando i lombardi che si curano in altre regioni. C’è un capitolo che aumenta di 100 milioni la disponibilità per pagare i cittadini che vanno fuori».
Gli spostamenti tra regioni di pazienti a carico del servizio sanitario pubblico vengono regolati con pagamenti fatti da una cassa regionale all’altra: in pratica, la Lombardia “fattura” e mette a bilancio (di solito, a distanza di uno-due anni) le cure ai pazienti non lombardi, che vengono coperte dalle loro regioni di provenienza. A sua volta, poi, il Pirellone paga alle regioni nelle cui strutture i lombardi scelgono di farsi curare, i costi delle terapie. Si parla rispettivamente di mobilità “attiva” e “passiva”: una partita di giro, insomma. E allora: nel 2020 la mobilità “attiva” (ovvero, i non lombardi che arrivavano qui per farsi curare) fruttava alle casse regionali 1,1 miliardi. Una cifra alta che però si sarebbe ridotta, secondo la ricognizione dei dem, complice anche la pandemia da Covid 19.
Scritto il 10 novembre 2023 alle 12:02 | Permalink | Commenti (0)
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Sabato, nel primo pomeriggio, se n'è andato ufficiosamente mio fratello Silvano... Si sveglia, si alza, sente un violentissimo mal di testa, perde conoscenza...
L'ambulanza arriva in venti minuti, il ricovero in codice rosso è molto pronto, ma altrettanto pronta - e impietosa - la sentenza...
Violenta emorragia cerebrale. Non operabile. Coma irreversibile. Ma non gli staccheranno subito tubi e fili. Ci sarà bisogno di un elettroencefalogramma, per accertarne la morte cerebrale. Poi, un ultimo passo, reso necessario dalla generosità del personaggio: da anni aveva aderito all'AIDO (Associazione Italiana Donazione Organi), quindi una commissione ha dovuto verificare se ci fosse, nonostante l'età, qualche organo utilizzabile. Infatti è stato così, e oggi è stato il giorno dell'espianto di diversi organi. Altri potranno vivere, grazie a lui, una vita migliore.
Se la morte rispettasse il calendario, non avrebbe dovuto toccare a Silvano, più giovane di me di una decina d'anni, e ancora in grado di vivere con una qualità della vita certamente migliore della mia. Ma tant'è... Ho l'impressione che la Comare Secca abbia una mira approssimativa, e spari a casaccio... L'unica consolazione nostra è stata quella di sapere che il tutto è successo così all'improvviso, e così in fretta, che forse Silvano non è stato neanche per un minuto in grado di capire che stava arrivando al capolinea...
Rimpiangeremo l'eterno ragazzo che è stato per tutta la vita. Affettuoso, grande lavoratore, curioso... Ci mancherà molto.
I miei familiari ed io abbracciamo con tanto affetto la moglie Rosana, e i figli Federico e Simona.
Antonio Crea
Scritto il 24 ottobre 2023 alle 23:10 | Permalink | Commenti (8)
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La (im)marcescibile "famiglia" (si fa per dire...) di Gioggia travolta da qualche battutina allusiva un po' idiota di Andrea Giambruno, che non è più il First Ledo italiano. Ce la faremo a sopravvivere?
Un Giambruno "Crozza-edition" più vero di quello originale
Scritto il 20 ottobre 2023 alle 21:10 | Permalink | Commenti (0)
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Nessun commento. La volgarità, il maschilismo becero, la proposta di scambio "sesso-lavoro" disegna alla perfezione la personalità malata di questo personaggio, e il vertice si tocca con la palpazione del coso.
Di quest'uomo non parlo. Non merita i miei pochi bytes. Ho piuttosto un paio di domande per la nuova apostola di
"DIO, PATRIA FAMIGLIA":
-1) Perchè una paladina di "Dio, Patria, Famiglia", ha accettato dieci anni di concubinato, al di fuori dalla dottrina di quei canoni post-fascisti di cui si dichiara propagandista e stretta osservante?
ART. 2390 del catechismo - Si ha una libera unione quando l'uomo e la donna rifiutano di dare una forma giuridica e pubblica a un legame che implica l'intimità sessuale. L'espressione è fallace: che senso può avere una unione in cui le persone non si impegnano l'una nei confronti dell'altra, e manifestano in tal modo una mancanza di fiducia nell'altro, in se stessi o nell'avvenire?
L'espressione abbraccia situazioni diverse: concubinato, rifiuto del matrimonio come tale, incapacità di legarsi con impegni a lungo termine. 277 Tutte queste situazioni costituiscono un'offesa alla dignità del matrimonio; distruggono l'idea stessa della famiglia; indeboliscono il senso della fedeltà. Sono contrarie alla legge morale: l'atto sessuale deve avere posto esclusivamente nel matrimonio; al di fuori di esso costituisce sempre un peccato grave ed esclude dalla comunione sacramentale.
-2) In dieci anni non si è MAI accorta della propensione del suo concubino verso comportamenti relazionali piuttosto volgari e semplificati?
-3) Lei che a giorni alterni sale su un palco per urlare con toni da soprano il suo "DIO, PATRIA, FAMIGLIA", si è mai presa la briga di informarsi su quale sia la posizione della SUA religione sul concubinaggio? Eccole un breve abstract:
La situazione di concubinato, anche nota come “unione libera”, viene evocata molto chiaramente nel Catechismo della Chiesa Cattolica:
Si dà unione libera quando l’uomo e la donna rifiutano di dare una forma giuridica e pubblica a un legame che implica intimità sessuale. Ne consegue una definizione precisa dell’espressione “unione libera”, giudicata “fallace”, e delle sue implicazioni:
Che cosa può significare un’unione nella quale le persone non s’impegnano l’una verso l’altra e testimoniano così una mancanza di fiducia – verso l’altro, verso sé stessi o verso l’avvenire? L’espressione copre situazioni differenti: concubinato, rifiuto del matrimonio in quanto tale, incapacità di legarsi con impegni a lunga durata.
Dopo aver definito i termini, il catechismo richiama il punto di vista della Chiesa a questo riguardo, e lo giustifica:
Tutte queste situazioni offendono la dignità del matrimonio; esse distruggono l’idea stessa di famiglia; affievoliscono il senso della fedeltà. Sono contrarie alla legge morale: l’atto sessuale deve aver luogo esclusivamente nel matrimonio; al di fuori di quest’ultimo, esso costituisce sempre un peccato grave ed esclude dalla comunione sacramentale.
Segue una risposta all’obiezione frequente del “diritto a” provare, come la formulano dei cattolici innamorati e che hanno il desiderio, ovvero l’intenzione, di sposarsi più in là:
Quali che siano la fermezza del proposito di quanti s’impegnano in rapporti sessuali prematuri, questi non permettono di assicurare nella sincerità e nella fedeltà la relazione interpersonale di un uomo e di una donna, e specialmente di proteggerli dalle fantasie e dai capricci.
Congregazione per la Dottrina della Fede, Persona humana 7
Vede, signora mia... Questa involontaria lezione di etica della famiglia, e della maternità, le arriva da un tizio che è ateo d tre quarti di secolo, e che sopporta bene i sedicenti cattolici praticanti, gli atei, i musulmani, e persino gli adoratori di Siva e di Visnù. Quello che il sottoscritto (felicemente sposato da sessant'anni) non sopporta, è la gente come lei che predica da mane a sera la sua conclamata fede, e poi vive da dieci anni una vita che imbarazzerebbe qualsiasi vero tifoso di DIO
DIO? Famiglia? ogni bambino ha diritto di avere un papà e una mamma? Che razza di papà e di mamma avrà sua figlia da oggi? Genitori ad anni pari e dispari? O a targhe alterne? Oppure ve la giocherete a testa e croce?
Senza alcuna stima, un ateo.
Tafanus
Scritto il 20 ottobre 2023 alle 17:51 | Permalink | Commenti (3)
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Dobbiamo ammetterlo: la Gioggia non smette un attimo di preoccuparsi dei poveracci, e - grazie alla sua bontà e competenza - ogni giorno ne pensa una nuova, che allarghi il solco fra chi sta male e chi sta peggio. Lo fa per il bene dei poveri. Se il solco dovesse mai restringersi, ai poveri cristi non resterebbe più neanche il diritto di lamentarsi.
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Proverbio napoletano
L'acqua è poca, e 'a papera nun galleggia.
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Riprendiamo alcuni passaggi della simulazione fatta da SkyTG 24. Questa simulazione conferma ancora una volta - qualora se ne sentisse il bisogno - di quanto sia (s)costante l'attenzione della Gioggia e dei suoi scherani nei confronti degli ultimi al mondo. Dai quattordici condoni fiscali in un anno in giù, è tutto un fiorire di iniziative (prive di copertura) a favore dei suoi elettori. La Gioggia ringrazia di cuore il MinCulPop di fatto che si è costituito intorno a Rai Uno, Rai DUX, RaiNews24, Rete4, Canale 5, Italia 1, a copertura delle malefatte socio-economiche di questa banda di generosi "condonatori" e rottamatori di cartelle esattoriali non pagate. Continueranno a pagare "i soliti noti": pensionati e lavoratori dipendenti, tassati alla fonte.
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Il governo punta a rimodulare le aliquote Irpef il prossimo anno. Il Viceministro Maurizio Leo a Sky TG24 ha annunciato l'intenzione di accorpare il primo e il secondo scaglione, mantenendoli al 23 per cento. In questo modo si ridurrebbero da quattro a tre le aliquote Irpef, con uno sconto che andrebbe a valere sui redditi da 15mila euro in su. Un intervento che secondo Leo potrebbe costare alle casse pubbliche tra i 3 e i 4 miliardi, non scontati in una manovra di bilancio così complicata come si preannuncia quella del 2024.
Taglio del cuneo "mangiato" dall'Irpef - Così il governo intende potenziare il taglio del cuneo contributivo, in modo da aumentare gli importi netti in busta paga per i lavoratori dipendenti fino a 35mila euro di reddito lordo. Oggi infatti lo sconto - potenziato da Meloni tra luglio e dicembre e ancora da confermare per l'anno prossimo - provoca un aumento del reddito imponibile per i lavoratori dipendenti. I quali, pagando meno contributi all'Inps, vedono aumentare il conto dell'Irpef (le colonnine in rosso). Così il rialzo della tassazione si "mangia" una parte del taglio contributivo.
Le simulazioni: chi risparmierebbe di più - Ma chi beneficerebbe maggiormente da una rimodulazione delle prime due aliquote Irpef? Senza una modifica agli altri pilastri della tassazione (detrazioni in primis), i contribuenti con un reddito lordo inferiore a 15.000€ (oltre il 40 per cento del totale) non godrebbero di alcun beneficio. Già oggi infatti subiscono la tassazione al 23 per cento, che parrebbe confermata.
Gioggia e la (s)progressività delle imposte
Chi guadagna tra i 15.001 e i 28.000 euro (cioè un contribuente su tre) inizierebbe invece a risparmiare con la nuova Irpef: per esempio coloro che dichiarano 20mila euro lordi avrebbe un beneficio di circa 100 euro all'anno (ben 8,33 euro al mese! Speriamo che adesso costoro, colpiti da inatteso benessere, non inizino a spendere e a spandere! NdR) Lo sconto salirebbe oltre i 28mila euro: per loro il beneficio sarebbe di circa 260 euro all'anno. Questa simulazione riguarda i contribuenti single e senza figli, che non beneficiano di alcuna detrazione e deduzione se non quella da lavoro dipendente. Si tratterebbe perciò di un taglio regressivo, che andrebbe cioè a beneficiare di più i contribuenti facoltosi rispetto a quelli meno abbienti.
Scritto il 15 ottobre 2023 alle 17:30 | Permalink | Commenti (0)
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Siamo sicuri che questa maggioranza di destra post-sfascista sia una fortezza inespugnabile? Può darsi, vista l'incapacità dei partiti d'opposizione di adottare una strategia comune che condivida il primo e più urgente dei problemi:
CACCIARE QUESTA DESTRA DI INCOMPETENTI
Buoni a nulla, ma capaci di tutto
Eppure una strategia ci sarebbe: dura da accettare, ma priva di alternative: quella di mettere insieme un patto di coalizione fra i tre gruppi che - unici - potrebbero/dovrebbero farlo:
Destra versus PD + M5S + Verdi/Sinistra
Operazione difficile, ma non impossibile. Imparare dalla destra: mettere insieme tre partiti che non hanno nessuna storia o ideologia in comune (se non quella di essere servilmente amici dei ceti forti e nemici giurati dei ceti deboli); incassare poteri e poltrone, fino all'ultimo strapuntino; premiare l'elettorato di riferimento con 14 (QUATTORDICI) condoni in un anno: uno ogni tre settimane.
Ecco, una coalizione fra PD, M5S, Sinistra/Verdi. non sarebbe compatta come una roccia e non potrebbe avere lo stesso pensiero e le stesse priorità, ma sarebbe certamente meno disomogeneo della "Banda dei Qualunquemente" che ci governa. Sappiamo benissimo quali siano i probabili "distinguo" fra un commensale e l'altro, ma sappiamo anche che sarebbe indispensabile mettere insieme gli ideali comuni (esistono) e mettere in frigo quelli divisivi. Può funzionare? Sarà dura, ma l'alternativa sarebbe quella di tenerci per altri 9 anni le Sorelle Meloni, i Lollobrigida, i cognati, i concubini, la seconda carica dello stato e il busto di Mussolini ospitato in casa sua...
Una politica miope, non si capisce se più disumana o scriteriata, a rimorchio della quale ormai il costo nel nostro enorme debito pubblico richiede - per essere coperto finanziariamente, una emissione continua di titoli di stato, il cui rendimento ha finalmente superato persino quello che deve offrire la Grecia! Lasciamoli nella stanza dei bottoni fino al 2027, e questo disgraziato paese è destinato a precipitare in un figurativo pozzo di Vermicino.
Perchè lascio fuori i Calenda e i Renzi? Perchè sono di destra. Perchè Renzi è diventato, coi milioni accettati dai mandanti della macellazione di Khashoggi, una figura eticamente e politicamente insopportabile; perchè Calenda è uno con lo sterzo che da sempre tira a destra, e perchè è stato capace di fare e disfare una alleanza pre-elettorale col PD in 48 ore. Perchè? Perchè pretendeva, col suo zero virgola, di dettare editti e porre veti a tutta la ipotetica coalizione. Quando i barbari si accingono a consolidare il loro potere e le loro poltrone, non ci sono differenze di obiettivi che tengano:
PRIMUM VIVERE, DEINDE PHILOSOPHARI
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Una lucina in fondo al tunnel? - Facciamo riferimento al grafico all'inizio del post. I dati sui quali è costruito il grafico sono quelli presi da youtrend.it, il sito diretto dal Dott. Pregliasco, che da anni svolge un meritorio lavoro: quello di pubblicare ogni settimana la "Supermedia". L'idea di base è stata quella di non diventare il 50° istituto di sondaggi, ma di prendere ogni settimana i valori medi indicati nei 5 principali sondaggi della settimana, e di pubblicare la "Supermedia".
Se devo affibbiare qualche difetto alla Supermedia", ne cito uno, perdonabilissimo: nei sondaggi settimanali, nel titolo spesso Supermedia evidenzia salite o discese di pochi decimali di punti di questo o quell'altro partito. Operazione non condivisibile, dal momento che TUTTI i sondaggisti ormai lavorano su campioni abbastanza ridotti, per cui evidenziare variazioni spesso inferiori al margine d'errore può risultare poco utile. Inoltre, noi siamo per l'esame delle "tendenze" di medio periodo, piuttosto che per 'analisi delle variazioni avvenute in una settimana.
Abbiamo quindi deciso di completare noi l'opera, creando una sintesi della tendenza delle due possibili coalizioni contrapposte, e - elemento fondamentale - di monitorare l'andamento del vantaggio fra le due coalizioni possibili, e la TENDENZA di questo vantaggio. E' esattamente qui che si accende la famosa lucina in fondo al tunnel... Mentre quasi tutti (inclusi quelli di "youtrend") parlano di situazione pietrificata, io vedo invece una tendenza - non velocissima ma certa - alla riduzione del vantaggio della destra.
Come si legge quel grafico? - I puntini rossi rappresentano il valore del gap "puntuale". settimana dopo settimana, fra la Destra (FdI, Lega, FI), e la ipotetica coalizione di opposizione (PD, M5S, Verdi/Sinistra). La linea blu rappresenta la tendenza che può ricavarsi creando una linea di tendenza. Per gli amanti dei dettagli, pubblichiamo in calce alcune note metodologiche. Per gli altri, sottolineiamo che i punti di gap massimo sono in continua decrescita (11,0 a settembre 2022; 9,2 a Natale; 8,8 punti a inizio marzo; 7,1 il 24 giugno; 5,9 il 17 settembre).
Notizie che aprono ad una piccola speranza. Il punto nero? un punto di resistenza verso il basso che da marzo ad oggi non è mai sceso sotto i 5,2 punti, ma sono fiducioso che con una cazzata al giorno, questo punto di resistenza possa cadere. Aggiornerò periodicamente questo grafico.
Tafanus
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Nota metodologica per i pignoli - Le linee di tendenza più frequentemente usate sono delle linee rette che lasciano (mi scuso per il linguaggio semplficato) al di sopra e al di sotto di esse dei valori puntuali, e la retta è tale da "minimizzare" la somma delle differenze fra punti e linea di tendenza. UIn metodo che disapprovo totalmente, perchè affida a punti lontani e vicini nel tempo lo stesso "peso", mentre nella realtà i valori ricavati - è solo un esempio) dall'analisi degli ultimi sei mesi, ha un valore predittivo estremamente più pesante che non i dati di due anni fa.
Noi abbiamo adottato la curva di tendenza polinomiale, che "pesa" anche il tempo delle rilevazioni, assegnando pesi decrescenti ai valori più datati. La differenza? Pensate ad una curva a forma di parabola assolutamente simmetrica. La tecnica dello scarto quadratico medio produrrebbe una linea di tendenza rappresentata da una linea retta orizzontale, che indurrebbe a pensare ad un fenomeno dall'andamento piatto e costante, mentre invece dovrebbe illustrare un fenomeno prima in forte crescita, poi in altrettanto forte caduta.
La tecnica da noi scelta (linee di tendenza polinomiali) "pesano il valore del tempo, e sono molto più aderenti alla realtà, e capaci di segnalare e quantificare i cambiamenti.
Scritto il 06 ottobre 2023 alle 13:21 | Permalink | Commenti (0)
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Non la conoscevo neanche io, che vivo praticamente attaccato a un PC... Consiglio a tutti una lettura attenta dell'articolo di Romina Marceca su Repubblica.it
Ne rubo alcuni passaggi, ma consiglio la lettura dell'articolo per intero
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Come funziona la truffa - È successo due giorni fa a una mamma e nonna di Roma Sud. "Ciao mamma questo è il mio nuovo numero. Lo salvi e mi mandi un messaggio Whatsapp per favore?". Il numero è 3489011098 e il messaggio arriva con un sms. In questo caso l'anziana ha prima chiamato le figlie e poi ha subito denunciato. Ma cosa succederebbe se si rispondesse? Chi c'è cascato ha effettuato operazioni bancarie a favore del criminale, mascherato proprio dietro il nuovo numero telefonico del parente [...]
La truffa del messaggio con un link - “Papà mi è caduto il telefono, mi mandi un WhatsApp al nuovo numero?”. È l'altro messaggio che arriva sui cellulari dei papà. Sotto un link.
Seguendolo si viene reindirizzati al numero dei truffatori che chiede dati personali. Nel mirino ci sono sempre gli anziani che cliccando aprono la porta ai truffatori. Una volta seguito il link al nuovo numero, il sedicente “figlio” dice per esempio che la sua app bancaria non funziona più e viene chiesto aiuto per pagare una bolletta [...]
I consigli degli esperti - Innanzitutto mai inviare il proprio Iban a sconosciuti. E come, ha fatto la nonna di Roma, chiamare prima i figli e verificare che davvero siano stati loro a contattarvi [...]
A questo tipo di truffe è dedicata una pagina ad hoc sul sito istituzionale della Polizia postale. “Le truffe sulle applicazioni di messaggistica istantanea sono sempre più numerose e spesso si presentano come messaggi inoffensivi che in realtà hanno lo scopo di agganciare la vittima per esortarla a comunicare dati personali”, è la premessa della polizia. Poi la descrizione della truffa: “Un messaggio da tuo figlio che ti avvisa di aver rotto il telefono e ti chiede di salvare il suo nuovo numero tra i contatti della rubrica potrebbe trattarsi di una truffa. Al primo messaggio seguiranno richieste insolite di denaro, la ricarica di una carta prepagata, le credenziali per accedere al conto corrente”. Infine, l'esortazione: “Non rispondere al messaggio, cancella la conversazione e, se lo hai salvato, elimina il numero dalla rubrica”.
Prego gli amici di far circolare. Grazie
Tafanus
Scritto il 29 settembre 2023 alle 21:06 | Permalink | Commenti (0)
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"C'eravamo tanto armati, per un anno e forse più" - Con l'avvicinarsi delle elezioni europee, crescono ogni giorno le divisioni fra Meloni e Salvini. Adesso nasce (o solo si aggrava?) il dissenso sull'operazione del "Ponte Salvini" (ex "Ponte Silvio").
Da una parte Salvini, che - grazie ai suoi buoni rapporti con crocefissi, rosari e madonnine - si impegna ad aprire i cantieri fra meno di 12 mesi. Dall'altra parte della barricata Tommaso Foti, capogruppo FdI alla Camera, risponde che lui sarebbe già strafelice se entro un anno ci fosse finalmente un progetto esecutivo. E noi - che non siamo affidabili poichè bolscevichi - saremmo felici se i due risolvessero il problema incontrandosi all'alba "dietro la cattedrale".
In calce, una sintesi della diatriba (fonte ANSA) come riportata oggi da Repubblica.it
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Ponte sullo Stretto, scontro FdI-Salvini. Foti frena: “Dubito che partano appalti nel 2024”. Il leghista: “Via a lavori in estate”
Si apre una crepa sul Ponte. Matteo Salvini e Fratelli d’Italia sembrano viaggiare su ritmi diversi per l’opera sullo Stretto che il ministro delle Infrastrutture continua a portare come bandiera del suo dicastero.
A frenare sono gli alleati di governo di sponda meloniana. E lo fa presente subito il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti: “Allo stato mi pare che non abbiamo un progetto esecutivo, poi io non mi occupo della progettazione. Prudenzialmente posso pensare che nel 2024 ci possa essere il progetto esecutivo”.
Non i cantieri, quindi, da ciò che si deduce dalle risposte ai giornalisti che, fuori da Montecitorio, gli chiedevano un parere sulle previsioni di Salvini. E aggiunge: "Il ponte sullo Stretto in manovra? Il ponte in manovra è una spesa d'investimento e quindi penso possa essere una posta di bilancio che riguarda un programma pluriennale. Nel 2024 bisogna vedere, io dubito che saremo già agli appalti. In genere i soldi servono per la progettazione e per gli appalti, ma servono più per gli appalti, non per la progettazione".
Di diverso parere il ministro leghista, che manifesta ottimismo. "Stiamo fortunatamente, positivamente e con tanta pazienza rispettando il cronoprogramma che ci siamo dati dieci mesi fa", ha affermato Salvini al congresso dell'Ordine degli ingegneri, ribadendo "l'obiettivo è aprire i cantieri, dopo 52 anni di parole, nell'estate dell'anno del Signore 2024" e la chiusura nel 2032 con il primo treno, la prima auto, la prima moto, il primo camion che attraverseranno il collegamento stabile”.
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Segnatevi questa data, per piacere; entro il 20 Settembre 2024. Salvini ha ancora 360 giorni per dimostrarci che non è un buffone. Si faccia dare una mano dalla Madonnina, con la quale accampa ottimi rapporti. Nel nostro piccolo, in attesa che in 360 giorni arrivi finalmente un progetto esecutivo, venga sottoposto agli esperti, approvato senza modifiche, siano lanciati gli appalti, e conclusi, e si inizino a vedere le prime migliaia di lavoratori all'opera, suggeriamo a Salvini di iniziare a costruire secondo il nostro progetto esecutivo, dovuto alla grande esperienza degli ingegneri del Gruppo Lego:
Tafanus
Scritto il 27 settembre 2023 alle 17:37 | Permalink | Commenti (0)
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Finalmente! Era ora! Da quando ci sono loro, la RAI è ridiventata La Più Grande Industria Culturale Del Paese - Un'isola di pluralismo e libertà d'informazione.
Desideriamo dare atto ai Fratelli Di Taglia delle cose migliori fatte in un anno a vantaggio della completezza e del pluralismo dell'informazione. Contrariamente a quanto potrebbero pensare i liberali di destra-destra, le notizie non le abbiamo prese da qualche sito di calunniatori bolscevichi, ma da un libello non propagandistico edito e distribuito dai "Fratelli di Taglia"
Le notizie concernenti la liberazione della RAI dai bolscevichi occupa dolo il 3% dell'elenco di rivoluzioni completate con successo dai Fratelli di Taglia in meno di un anno. Grosso modo, una rivoluzione epocale ogni 12 giorni.
La Gioggia sei tu! Chi può darti di più???
La tentazione di commentare ognuna delle "rivoluzioni bisettimanali" di Gioggia è forte, ma non so se ne avrò la forza, before vomiting occurs. E non posso cercarmi col lanternino una querela per insulti,vilipendio, diffamazione. Mi avvalgo quindi dei commenti fatti da Beatrice Dondi su L'Espresso
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La brochure che celebra un anno di governo dedica qualche riga anche al servizio pubblico. Che ora è "finalmente diventato pluralista" e non è più "fazioso" e neanche "occupato militarmente"
Forse non tutti se ne saranno accorti, ma il servizio pubblico è stato appena liberato. E di questo bisogna ringraziare Fratelli d’Italia. Come si legge nella imperdibile brochure che celebra il primo anno di governo e che a breve verrà distribuita nelle italiche piazze [...]
“Finalmente un nuovo corso per la Rai, liberata da anni di lottizzazione e occupazione da parte della sinistra”. Ovvero. Se ne sono andati i barbari lasciando le macerie fumanti. È quindi giunto il momento di far pulizia e cacciare i partiti dal servizio pubblico, lasciando solo Fratelli d’Italia che così i ragionamenti vengono più facili.
UNA NUOVA RAI - Finalmente un nuovo corso per la Rai, liberata da anni di lottizzazione e occupazione da parte della sinistra. Restituiti pluralismo, dignità, programmazione e prospettive. La Rai è la più grande industria culturale italiana, fondamentale per la nostra nazione.
L’azienda del servizio pubblico torna a puntare sul merito, sulla professionalità e sulla competenza.
Grazie a Fratelli d’Italia, dopo anni di immobilismo e di occupazione militare da parte della sinistra, si sono finalmente restituiti alla Rai pluralismo, dignità, programmazione e prospettive di crescita e sviluppo.
I cittadini potranno fruire di un servizio pubblico non più fazioso, in grado di garantire il confronto tra visioni e sensibilità differenti: il libero confronto tra idee diverse è fonte di ricchezza per tutti.
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Il commento di Beatrice Dondi
Restituiti pluralismo, dignità, programmazione e prospettive. Qui la faccenda un tantino si complica. Perché guardando dunque ai palinsesti precedenti neanche fossero governi, si racconta di una Rai sino a ieri parziale e indegna, incapace di programmare e soprattutto di guardare avanti. Ora invece avendo accompagnato con eleganza alla porta Fabio Fazio, cancellato Roberto Saviano, pensionato Maurizio Mannoni e applaudito lo sbarco in altri lidi di Bianca Berlinguer che quel nome meno risuonava nei corridoi e meglio era, possono vantare una prospettiva illuminata che si può riassumere nel debutto lunedì di Pino Insegno in un giochino preserale, una mescolata casuale delle facce a disposizione e una sfilza di ascolti traballanti salvati in corner solo dalle repliche Montalbano, giovane o vecchio che sia.
D’altronde, come si legge: La Rai è la più grande industria culturale italiana, fondamentale per la nostra Nazione. Grazie a Fratelli d’Italia, l’azienda del servizio pubblico torna a puntare sul merito, sulla professionalità e sulla competenza. Ed è presumibile che tutti gli incompetenti che hanno dato sfogo alla loro insipienza negli anni passati non la prenderanno benissimo.
Ma l’ossessione per le barricate continua nelle ultime illuminanti righe. Dopo anni di immobilismo e di occupazione militare da parte della sinistra, si sono finalmente restituiti alla Rai pluralismo, dignità, programmazione e prospettive di crescita e sviluppo. I cittadini potranno fruire di un servizio pubblico non più fazioso, in grado di garantire il confronto tra visioni e sensibilità differenti. Il libero confronto tra idee diverse è fonte di ricchezza per tutti.
Con queste poche righe si capisce meglio quanto accaduto nella trasmissione di Foa su Radio Uno. Il quale è piombato in onda per festeggiare la fine dell’occupazione di Luca Bottura e Marianna Aprile che a questo punto immaginiamo tutti andassero in onda in tuta mimetica, ha invitato a esprimersi liberamente il portabandiera dei no vax. Ma solo per amor di ricchezza, perché il cittadino pubblico impoverito dalla faziosità (e qui l’assonanza è solo casuale, forse) aveva bisogno di impreziosire il suo immaginario limitato. Ma per par condicio ideologica è stato invitato anche il professor Massimo Galli. Il quale ha così commentato su Twitter la sua partecipazione a “Giù la maschera”: «Considero, per quanto mi riguarda che si sia trattato di un'ignobile trappola, in cui sono stato usato per 'giustificare' lo spazio dato al no vax. Trattandosi di Radio 1, il servizio pubblico, sono stato meno prudente di quanto sarebbe stato necessario».
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Questo è quanto, per il momento. Spero di trovare la forza di contribuire alla diffusione del Gioggia-Pensiero e del suo opuscolo vu'-cumprà, prima che nausea sopraggiunga.
Tafanus
Scritto il 22 settembre 2023 alle 14:39 | Permalink | Commenti (0)
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Stanotte, durante una delle tante botte di insonnia che affliggono (o privilegiano?) i diversamente ggiovani come il sottoscritto, ho acceso la TV su Sky24, e sono colpito da questa schermata:
Incuriosito, mi fermo per qualche minuto, e sono trasportato sulle immagini del "Privacy Tour 2023", in corso. Ingenuamente, credevo che avrei visto un tavola rotonda con un numero ridotto (e quindi utile) di addetti ai lavori. Invece, sono proiettato in una enorme e lussuosa sala da mangiatoia, con un numero enorme di banchettanti. Ormai gli "esperti" in privaci e dintorni dono più numerosi delle criminologhe, degli opinionisti e degli influencers...
Saranno "tavoli tematici" o "tavolate da gourmets"? Di cosa avranno parlato? C'è stata una sintesi finale fra "TAVOLI"? E, soprattutto, che c.... se sò magnati???
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Incuriosito, sono andato a ravanare sul sito di questa "cosa". A leggere la "intro" del sito in questione, c'è da rimanere allibiti... L'uso (ma forse l'abuso) di termini in "italglese", se fosse entrata in vigore la "legge-cagata" di tal Rampelli (carissimo amico della Meloni fin dai tempi dell'asilo infantile), in difesa della PUREZZA della lingua italiana, solo le multe a valanga da 100.000 euro ciascuna sarebbero bastate a risanare il debito pubblico italiano... Diamo uno sguardo:
Legge a tutela della lingua italiana - Questi i punti principali della proposta di legge a prima firma di Fabio Rampelli, deputato di Fdi e vicepresidente della Camera, che fa notare come secondo le ultime stime dal 2000 ad oggi il numero di parole inglesi confluite nella lingua italiana scritta è aumentato del 773 per cento: quasi 9.000 sono gli anglicismi attualmente presenti nel dizionario della Treccani su circa 800.000 parole in lingua italiana. E che reputa «non più ammissibile che si utilizzino termini stranieri la cui corrispondenza italiana esiste ed è pienamente esaustiva».
Sanzioni da 5mila a 100mila euro - «La violazione degli obblighi comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa consistente nel pagamento di una somma da 5.000 a 100.000 euro». («Disposizioni per la tutela e la promozione della lingua italiana»)
M5s: Rampelli denuncerà ministero Made in Italy? - «Pensavamo di averne viste già molte di proposte sconclusionate e al limite del ridicolo da parte di questa maggioranza, ma quella che giunge con apposito disegno di legge da parte del vice presidente della Camera Rampelli le batte tutte. L’alfiere di Fratelli d’Italia porta in Parlamento una crociata contro i “forestierismi”, prevedendo sanzioni da 5.000 a 100.000 euro per chi dovesse violare l’italico idioma. Peccato che sia proprio il suo governo ad aver istituito il Ministero del “made in Italy”. Rampelli denuncerà il collega di partito Urso che è a capo di un siffatto ministero, tanto incline al forestierismo perfino nel suo nome?
Accademia Crusca: multare chi usa parole straniere? Ridicolo - [...] L’eccesso sanzionatorio esibito nella proposta di legge rischia di gettare nel ridicolo tutto il fronte degli amanti dell’italiano
Ecco... A mio modesto avviso questa "legge" (...a proposito... che fine ha fatto???) supera tutte le altre per attualità, urgenza e intelligenza, partorite da questo governo in un anno di puro cabaret. Forse lo "sprezzo del ridicolo" potrebbe essere superato oggi, con la Presidenta che è all'ONU, per chiedere aiuto a questa spesso inutile organizzazione, composta da 193 stati, di cui circa la metà è più vicina allo status dei paesi dai quali si fugge, che non a quello di chi vuole inseguire gli scafisti in tutto il Globo Terracqueo, Auguri, Presidenta!
Tafanus
Scritto il 19 settembre 2023 alle 14:51 | Permalink | Commenti (0)
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Menomalechegiorgiac'è, e risolve in un attimo problemi incancreniti da decenni per colpa delle sinistre. Ora c'è Gioggia che per tutti i problemi ha una soluzione, e io mi sento più tranquillo.
I komunisti malpensanti affermano che la Gioggia dice un sacco di stronzate, ma non sanno che la Gioggia ha un problema per ogni soluzione. E che molti - a partire da lei - sono soddisfattissimi del suo operato. La prova? Eccola:
Scritto il 16 settembre 2023 alle 11:11 | Permalink | Commenti (0)
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Una nuova vergogna nazionale. Scrive non la Pravda, ma Repubblica:
La rivolta dei giornalisti di RaiNews: “Cronaca amputata e servizi pro-Governo”. E scoppia il caso della rassegna stampa di Melilli
Nuovo caso in Rai, nei giorni della bufera per il caso di Filippo Facci. Oggi è scoppiata la protesta dei giornalisti di RaiNews, che denunciano “servizi tagliati e pro-Governo”. Giornalisti e sindacato accusano il direttore Paolo Petrecca, indicato da Fratelli d'Italia alla guida della testata [...]
Non era una nostra sensazione. Nei giorni scorsi, la Rassegna Stampa, curata da tale Melilli si è distinta per proporre mille volte la stessa non-notizia, proposta ingenuamente (o criminalmente?) in forma mutilata e ambigua:
[...] Lo scorso anno in Italia sono stati denunciati per reati a sfondo sessuale 2.027 minori. Nella sola Campania, in 104 [...]
"Tale Melilli" non è neanche lontanamente sfiorato dall'idea che, data così, la non-notizia (o notizia truffaldina per omissione) trasmette il pensiero che la Campania sia la Regione Guida nel campo dei reati sessuali. Non lo è.
Poco Egregio Melilli, se vuole scendere a livello "gara" per regioni, e far capire a tutti quale sia la situazione per regione, deve fare il "lavoro completo", e darci i dati per TUTTE le regioni. Se poi alla completezza vuole aggiungere un minimo pediatrico di intelligenza, allora deve affiancare al numero dei reati quello degli abitanti, e trarne un rapporto.
Non pretendo tanto da lei. Conosco i limiti di certo "giornalismo". Ma almeno avrebbe potuto darci i dati per abitante in Campania (se proprio non sa resistere alla tentazione (o all'ordine?) di mettere in cattiva luce una delle pochissime regioni non comandate dal MinCulPop, con quelli del resto d'Italia. Piccolo peccato d'omissione. Rimedio io, cercando di riportare i fatti a un livello pediatrico di utilità.
REATI SESSUALI DI MINORI PER MILIONE DI ABITANTI
Reati in Italia..................... 2.027
Reati in Campania..................... 104
Reati nel resto d'Italia............ 1.923
Abitanti in Italia............. 58.851.000
Abitanti in Campania............ 5.579.000
Abitanti nel resto d'Italia.... 53.372.000
Reati per milione di abitanti in Campania......... 18,6
Reati per milione di abitanti nel resto d'Italia.. 36,0
Giusto per completezza dell'informazione... RaiNews non potrebbe fare un servizio d'inchiesta anche sui reati sessuali per i quali sono indagati alcuni rampolli dell'Alta Politica, azionista unico della Più Grande Industria Culturale del Paese? E poco importa (semmai sarebbe un'aggravante) se alcuni rampolli (o gran polli?) dell'alta politica non sono esattamente minorenni.
Grazie in anticipo
Tafanus
Scritto il 26 agosto 2023 alle 18:09 | Permalink | Commenti (0)
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Ricevo da un mio fratello che -per quanto possa sembrare impossibile- è stronzo quasi quanto me, questa e-mail:
COSA SIGNIFICA "STANZIARE" ? - Ho voluto comprendere al meglio il ping-pong linguistico tra il Premier Melona e il Governatore dell’Emilia Bonaccioni.
*** Dice Bonaccioni: “per gli alluvionati romagnoli non è arrivato ancora neanche un euro”
*** Risponde la Melona: “non è vero. Abbiamo già stanziato 4,5 Mm di € - E poi non bisogna avere fretta. La fretta è cattiva consigliera”
*** Ed io, Filippo, noiosamente pragmatico, ho chiesto lumi al dizionario Treccani, che così definisce il verbo STANZIARE - Afferma Treccani che stanziare nel linguaggio finanziario significa “deliberare, iscrivere una spesa in un bilancio preventivo”.
Non significa quindi che una certa somma sia già nel portafogli del destinatario. O si?
E poi "non bisogna avere fretta" nel linguaggio di mio zio Osvaldo si traduce così: “a morire e a pagare c’è sempre tempo” – Vede, signora Melona, i romagnoli che hanno registrato danni pesanti, hanno fretta di ripararli. Ma ora che Lei ha spiegato loro che la fretta è cattiva consigliera, correranno in piazza a cantare Romagna mia, Romagna in fiore.
PS – Oggi il Sito del PD è saltato. Non ha retto ai contatti dei cittadini che chiamavano per firmare a supporto del salario minimo, da anni già attivo in 21 Paesi Europei. Io troverò di certo qualcuno che mi porti dove poter aderire. Buona giornata a tutti Voi, Filippo
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Mi dissocio. La Melona ha avuto i voti. Tanti. Una percentuale che rassomiglia in misura preoccupante a quel 40% di "tagliani" che hanno la licenza di terza media inferiore, o anche meno. Quelli che forse non sanno che fra stanziare e pagare c'è di mezzo il mare.
Noi italiani non possiamo lamentarci. Cerchiamo di ricordare una mitica canzone di Renato Carosone. Sostituiamo la parola "nero" alla parola "bianco", e avremo la "sentenza" che ci riguarda:
Ma La Melona sembra soddisfatta di se stessa. Anzi, addirittura molto soddisfattissima, come si evince da questo "composit" che ho rubato al geniale Crozza:
Tafanus
Scritto il 16 agosto 2023 alle 10:13 | Permalink | Commenti (0)
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Città grandi e piccoli paesi, intere regioni, quest'anno sono state devastate da bombe d'acqua, tornado, grandinate furiose, danni immensi, morti... Ultima area colpita: Bardonecchia. Immagini ormai settimanali. Ci stiamo abituando, fino al punto che smetteremo totalmente di farci caso?
Nel frattempo il governo, anzichè tentare di imitare quanto fatto dal Portogallo (oggi al 70% fornito di energie rinnovabili, grazie all'opera della italianissima Sorgenia) è impegnato nel favorire in ogni modo gli evasori fiscali, con ben 13 condoni fiscali di vario genere prodotti in meno di un anno.
Lotta feroce contro i pos e ogni forma di tracciabilità, pace fiscale, inversione della curva irpef, ponti delle meraviglie, aumenti delle indennità ai poverissimi parlamentari, e -last but not least- il vice-premier a formazione leoncavallina propone di pagare il taxi ai ragazzi che escono strafatti all'alba dalla discoteca, per evitar loro di ammazzarsi o di ammazzare qualcuno con l'auto. Attendiamo con ansia che Salvini proponga anche la fornitura gratuita di cocaina ai ragazzi meno abbienti, o anche ai più abbienti, purchè muniti di tessera di un partito di maggioranza.
Intanto l'Emilia-Romagna, che avrebbe dovuto ricevere "tutti e subito" i risarcimenti per i danni dell'immane catastrofe che ha conosciuto, sta aspettando il primo euro di risarcimento.
Non c'è una sola regione italiana che quest'anno non abbia conosciuto in corpore vili il piacere di una devastazione di case. fabbriche, strutture di trasporto, auto, persone e quant'altro, ma il governo sembra avere altre priorità: aumentare le indennità ai lollobrigidi, rottamare cartelle esattoriali, e pagare il taxi ai drogati da discoteca all'alba.
MA A CHI CAZZO ABBIAMO AFFIDATO IL GOVERNO DI QUESTO PAESE?
Tafanus
Scritto il 14 agosto 2023 alle 13:53 | Permalink | Commenti (0)
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Buona Domenica a tutti gli appassionati di buona musica. Vogliamo riproporre due brani di una grandissima cantante di bossa nova: la brasiliana di Vicenza Rosa Bittolo Bon, e di un "altrettantobrasilianoo di Vicenza", il chitarrista: Renato Greco. Rosa ha fatto sporadiche riapparizioni sulla scena dopo il suo sorprendente ritiro dalle scene ben 12 anni fa, Renato continua. NESSUNO ha avuto l'indelicatezza di chiedere a Rosa il motivo della cessazione, tutti hanno sempre sperato in un ripensamento, che non c'è stato, e non ci sarà. Solo qualche occasionale riapparizione quasi privata. Quanto basta a riaccendere il rammarico per il suo ritiro.
Un'amica brasiliana scrive che i Nossa Alma sono la più grande coppia "brasiliana". Date una scorsa ai commenti. Scoprirete ancora una volta che noi siamo specialisti nel "fabbricare" jazzisti eccelsi, che tutti conoscono all'estero, non tutti in Italia. Non sono della partita solo i Nossa Alma. E' capitato con Franco Cerri, col compianto amico Renato Sellani, con Dado Moroni, con Rita Marcotulli, con Guido Manusardi, con Roberta Gambarini, con Chiara Izzi. Capiterà ancora, a riprova della nostra scarsa cultura musicale.
I due erano l'anima del gruppo "Nossa Alma", ma sostituire Rosa non è semplice come bere un bicchiere d'acqua. Sperando di farvi iniziare bene la domenica, pubblico in calce due esecuzioni di Rosa e Renato. Li pubblico prendendoli dai files youtube originali. Perde qualcosa la qualità delle immagini, ma non perdono nulla in bellezza le esecuzioni. Lo faccio perchè i files originali sono accompagnati da decine e decine di commenti, per il 90% postati da brasiliani e da americani che vale la pena di scorrere, per capire come li considerassero in Brasile, e non solo
Buon ascolto, e buona domenica.
Scritto il 05 agosto 2023 alle 23:48 | Permalink | Commenti (3)
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