La classe politica e quella dei giornalisti e dei sondaggisti hanno dato pessima prova di se, con riferimento alla interpretazione dei voti.
Iniziamo dai referendum. La fissazione di un quorum per validare i risultati del voto è una follia disonesta, per una semplice ragione: negli ultimi trent'anni, a spanne, l'astensionismo dal voto - non solo referendario - è cresciuto da circa il 30% a circa il 50%.
Assumiamo generosamente che ci sia una astensione fisiologica, ormai, superiore a un terzo degli aventi diritto al voto. Cosa succede, statisticamente? Guardiamo la situazione attuale: la destra-centro parte favoritissima senza sforzo e senza merito. Può infatti partire associando all'assenteismo certo di un 33% degli elettori, al 40% di elettori del destra-centro. Fine dei giochi. Senza spendere neanche una lira o un'idea, già in partenza potevano essere certi di una partecipazione al voto inferiore al 33%.
La sinistra ha sbagliato, insieme al sindacato, ad aprire questa PARTITA Win/Win (per la destra-centro).
---------------------------------------------------
Il secondo gravissimo errore - questo attribuibile solo ai mezzi dì informazione - è stato quello di concentrare il dibattito sulle analisi post-voto SOLO sul referendum, in misura maniacalmente pignolesca e inutile. Un esempio?
Un uomo come Mentana, che vive metà della sua vita sulla minaccia prima, e sulla esecuzione dopo, delle sedicenti "maratone elettorali", per un giorno e mezzo non ha fatto altro che gonfiare l'attesa sulla inevitabile maratona, che sarebbe iniziata, puntuale come la cometa, alle ore 15:00 (non appena cessato l'obbligatorio silenzio elettorale).
Chiariamo: alle ore 15 in punto mi sono incollato alla TV, non tanto per sapere se l'affluenza al voto referendario sarebbe stata del 29,8% o del 30,2%!
NO. Mi attendevo una cosina che si chiama "Exit Poll", che alla chiusura dei seggi è già pronta (visto che si produce DURANTE le votazioni, chiedendo a un panel di fornire - coperti dall'anonimato - un fac-simile di scheda compilata come quella usata nelle elezioni amministrative. Dato per certissimo e pesantissimo il deficit del quorum, speravo di avere notizie immediate (e poi con frequenti aggiornamenti durante gli scrutini ufficiali) sull'andamento del voto a partiti e coalizioni sui ballottaggi svolti cogli stessi tempi del voto referendario. Invece passavano le ore, con la classe di giornalisti e mezzi-busti impegnati a discettare sui decimali del quorum!
Ero curiosissimo, perchè non ho mai creduto alla fola - purtroppo settimanalmente certificata dai sondaggisti in vendita - che davano sempre alla pescivendola lo stesso consenso di tre anni fa. Ha fatto tante di quelle cazzate che la metà basterebbero ad abbattere ciò che resta della Grande Muraglia.
Finalmente., con sole 24 ore di ritardo sulla chiusura dei seggi, apprendiamo (grazie al sito "pagellapolitica.it), l'unica. vera notizia di questa tornatina elettorale:
"...Nelle città che sono andate al voto, ora il centrosinistra amministra una popolazione di circa 1,3 milioni di persone, in aumento rispetto ai quasi 800 mila prima delle elezioni comunali. Il centrodestra è sceso da poco più di 700 mila a meno di 300 mila..."
Ecco... Questo è un "sondaggio" fatto non sui soliti 1000 intervistati al telefono, ma sulla "conta" dei voti di carta (che pesano come pietre) e che ci dicono che su 1.900.000 votanti alle amministrative 1,3 elettori hanno votato per il "campo più o meno largo", e solo 300.000 per La Immensa Presidenta Pesciarola", che si è inutilmente fiondata nel seggio dell'inutile (anzi, dannoso) referendum, solo per guadagnarsi un'altra photo opportunity da esibire dopo la quasi certissima vittoria del non voto.
E ora facciamo voti affinché il buon senso consenta di abrogare del tutto il quorum, in modo che NESSUNO posta partire in una gara dei 100 metri piani, partendo 30 metri prima degli avversari.
Tafanus
SOCIAL
Follow @Tafanus