MILANO - Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, parteciperà questa sera ad una trasmissione di Mediaset e sarà il solo ospite in studio. A confermarlo, dopo che per tutta la mattina si erano rincorse voci e smentite e appelli all'Authority da parte del centrosinistra, è lo stesso Cavaliere nel corso di un intervento a Rtl 102.5.
«NON VIOLERO' LA PAR CONDICIO» - «Avrò contro giornalisti di sinistra - è la giustificazione del premier - così non violerò la par condicio». Berlusconi sottolinea come al confronto fosse stato invitato anche Romano Prodi, che però avrebbe declinato la sua partecipazione (lo staff del Professore più tardi fa sapere che dopo quello serrato e dai toni molto accesi di lunedì scorso «un nuovo faccia a faccia televisivo non sarebbe sereno» ■ leggi la lettera del portavoce di Prodi al direttore del Tg5). Del resto, puntualizza il presidente del consiglio, «la sinistra ha messo in campo una struttura comunicativa che si è dimostrata finora vincente per loro. Con questa loro strategia io non sono potuto andare in nessuna trasmissione televisiva, proprio nel cuore della campagna elettorale. Abbiamo così informato l'Authority che ha riconosciuto che questo comportamento non era corretto e che ha detto che l'invito poteva essere rivolto anche ad altri leader, questi ultimi hanno però rifiutato. L'autorità garante ha chiesto che venga garantito il dibattito, che ci sia un contraddittorio e così Mediaset mi ha richiamato dicendo che in trasmissione avrò contro alcuni giornalisti di sinistra come il direttore di Liberazione, Piero Sansonetti» (il quale ha smentito di essere stato contattato «e comunque non andrei»).
IL NO DELL'AUTHORITY - Ma dall'Autorità per la garanzie nelle Comunicazioni si fa sapere che «nessuna autorizzazione è stata rilasciata nè tanto meno richiesta» a proposito della partecipazione del premier Berlusconi questa sera a una trasmissione di Mediaset.
LA REPLICA DI PRODI - Sulla vicenda interviene anche il leader dell'Unione, Romano Prodi, secondo cui «si tratterebbe di una gravissima violazione di una legge dello Stato, cioè quella sulla par condicio che ha evitato la sovraesposizione mediatica difendendo così la democrazia. Le leggi dello Stato sono fatte per essere osservate»:
«L'AUTHORITY SI OPPONGA» - In mattinata erano stati i Ds a prendere posizione contro la partecipazione in solitaria di Berlusconi ad una trasmissione tv in prima serata - il settimanale di approfondimento del Tg5 Terra!. Il leader della Quercia , Piero Fassino, chiede la convocazione dell'Authority per le comunicazioni. La senatrice dei Verdi, Tana de Zulueta, giornalista ed ex corrispondente dell'Ecoomist dall'Italia, ricorda invece che in Gran Bretagna per un caso del genere ci fu l'oscuramento della tv che aveva commesso la violazione e chiede che venga fatto altrettanto in questo caso.
«NO AL COLPO DI MANO» - Il radicale Daniele Capezzone parla invece di «colpo di mano» e la butta sull'ironia: «Mi domando se non voglia anche infilarsi in Juventus-Arsenal. Che farà? Un'invasione di campo? O si travestirà da guardalinee?». «Fuor di scherzo - aggiunge Capezzone - se l'Authority non vuole coprire di ridicolo questo finale di campagna elettorale, mi auguro che intervenga al più presto». Intanto la Rosa nel pugno, l'alleanza tra gli stessi radicali e lo Sdi, fa sapere che il rifiuto di altri leader del centrosinistra ad incontrare Berlusconi è solo un pretesto perché la formazione sarebbe stata ben disponibile a partecipare. Anzi: viene fatto notare come la Rnp sia stata vittima del rifiuto di Berlusconi a prendere parte alla trasmissione Alice, su Raidue, a cui avrebbe dovuto partecipare anche Emma Bonino: il no del premier ha infatti causato l'annullamento della partecipazione dell'ex commissaria Ue che per protesta si è rivolta all'Authority per le comunicazioni.
...quest'uomo ha perso ogni senso del limite...
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