Referendum, Udc contro Bossi - "Parole preoccupanti e fuori luogo"
Bondi difende il leader leghista: "Ha lanciato un allarme reale"
ROMA - E' ancora bufera per le parole pronunciate ieri dal leader leghista Umberto Bossi a proposito di una eventuale vittoria del 'No' al referendum del 25 giugno. Al leader del Carroccio, che ha parlato di via non democratica in caso di sconfitta del 'Sì' sulla devolution, arrivano durissime critiche dalla maggoranza. Ma anche contestazioni dalla Cdl.
''Le sue parole sono preoccupanti e fuori di luogo'', dice il vice segretario vicario dell'Udc Mario Tassone: "Ipotizzare strade diverse dalla politica e dalla democrazia e' in netta contraddizione con le parole del senatur che qualche giorno fa invitava tutte le forze politiche a discutere anche dopo un risultato negativo del referendum. Il referendum va depurato dai toni forti e riportato entro un corso istituzionale che non e' il corso di cui parla il leader della Lega''.
Il ministro per i Rapporti con il Parlamento e le Riforme istituzionali, Vannino Chiti, attacca: "Mi aspettavo che i leader della destra non si limitassero ad un utilitaristico 'non ci giova', ma condannassero le parole di Bossi. La minaccia di ricorrere a mezzi 'non democratici', oltre ad essere stupefacente è grave, proprio perché si tratta di una dichiarazione di disprezzo per la democrazia e la volontà del popolo sovrano".
Un'ulteriore risposta arriva anche dal capogruppo dei Verdi alla Camera Angelo Bonelli, che invoca l'intervento di Napolitano: "Il presidente della Repubblica richiami l'opposizione al rispetto delle regole democratiche. Le parole del capo della Lega sono irresponsabili ed inaccettabili alla vigilia di un voto decisivo per i cittadini e le istituzioni italiane". E Bonelli prosegue esortando, ancora una volta, Berlusconi e tutta la Cdl: "Devono condannare subito e senza mezzi termini le frasi eversive ed antidemocratiche del leader leghista. E' inaccettabile che il confronto politico sia avvelenato da affermazioni pericolose che incendiano il clima".
Ma da Forza Italia Bondi difende il capo leghista. "Bossi - dice - ha solo lanciato un allarme che è purtroppo reale: se vincesse il 'No' alla devolution, la sinistra metterebbe una pietra tombale sulle riforme, con un danno irreparabile per tutto il Paese".
SOCIAL
Follow @Tafanus