Il centrosinistra strappa agli avversari Caserta, Catanzaro e Rovigo. La Cdl vince invece riesce a fare il ribaltone a Belluno Comunali, Unione-Polo 5 a 2 nei comuni capoluogo di provincia Tra primo e secondo turno il centrosinistra governerà in 18 enti locali, alla Casa delle Libertà restano solo 6 amministrazioni ROMA - Unione-Polo: 4 a 1 ai ballottaggi. E un pareggio in Sardegna, dove si votava per il primo turno. Finisce così la sfida elettorale nei cinque comuni capoluogo di provincia che si sono recati alle urne ieri e oggi per rinnovare consigli comunali e primi cittadini. Il centrosinistra realizza tre ribaltoni a Caserta, Catanzaro e Rovigo, continua a governare a Salerno. Il Polo, dal canto suo, porta a casa Belluno, strappandolo all'Unione. La vittoria per il centrosinistra è schiacciante a conferma di una tendenza già inaugurata al primo turno elettorale. Questo, dunque il bilancio complessivo: a inizio partita, i due schieramenti governavano ciascuno 13 comuni capoluogo. L'esito elettorale garantisce all'Unione il governo di 18 enti locali con 7 comuni strappati alla Cdl. Quest'ultima resta al governo solo in 6 amministrazioni, togliendone una (Belluno) al centrosinistra. Al conteggio mancano ancora i comuni sardi di Cagliari (governata attualmente dalla Cdl) e Carbonia (governo di centrosinistra) che devono ancora affrontare il secondo turno elettorale. Non vanno poi dimenticati i numerosi comuni non capoluogo. Anche in questo caso il centrosinistra porta a casa una vittoria nettissima con il ribaltamento dei numeri: se prima del voto l'Unione governava in 41 comuni, oggi si afferma in 53 enti locali con meno di 15mila abitanti. Al contrario la Cdl, che amministrava 54 comuni, da oggi ne amministra solo 45. Nei ballottaggi i ribaltoni a favore dell'Unione, come detto, sono avvenuti innanzitutto a Caserta dove è stato eletto sindaco Nicodemo Patteruti (53,3%) che ha battuto il polista Maolino Maddaloni (46,7%). Anche Catanzaro passa all'Unione (anche se, questo risultato, era ovvio in quanto al ballottaggio erano arrivati due candidati del centrosinistra). Nella città calabrese ha vinto Rosario Olivo con il 50,8% dei consensi su Giuseppe Cimino detto Franco (candidato di una coalizione di centro con dipietristi, Uder e socialisti) che ha ottenuto il 49,2%. A Rovigo, e anche qui governava la Cdl, la vittoria è andata per una manciata di voti (esattamente quindici) a Fausto Merchiori (14.605) avversario di Paolo Avezzù (Cdl, 14.590)). A Salerno la sfida tra i due candidati di centrosinistra è finita con la vittoria di Vincenzo De Luca, deputato diessino sostenuto da liste civiche che ha battuto con il 56,9% Alfonso Adria, candidato dell'Unione al completo (43,1%). Va invece al Polo Belluno, precedentemente governata dal centrosinistra, dove il nuovo primo cittadino è Celeste Bortoluzzi che con il 53,7% dei consensi ha battuto Ermano Del Col, candidato dal centrosinistra (46,3%). A Cagliari, successo al primo turno di Emilio Floris, sindaco uscente di FI (53,6%) A Carbonia, una delle "roccaforti" della sinistra (in 60 anni c'è stata solo una parentesi con un sindaco democristiano) un vero plebiscito per Salvatore Cherchi, sindaco uscente e personaggio di spicco dei Ds in Sardegna (79,6%).
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