La Stakhanovista
(di Sebastiano Messina – Repubblica)
Non ho assolutamente nulla contro la professione del dichiaratore, quella esercitata dal politico che ogni mattina si alza pensando a cosa dovrà dichiarare per guadagnarsi una riga sui giornali. E’ una professione difficile, resa sempre più incerta dai tanti concorrenti. E’ una sincera preoccupazione, dunque, che mi spinge a segnalare il caso della stakhanovista delle dichiarazioni, la deputata forzista Isabella Bertolini. Con la stessa infaticabile passione con cui Aleksei Grigorievich Stakhanov estraeva 105 tonnellate di carbone in sei ore, lei sforna quattordici dichiarazioni alla settimana, due al dì inclusi i festivi. Tutte contro Prodi, si capisce.
Ha già detto che <il governo è in stato agonico> (26 maggio), <è nel caos> (27 maggio), <è allo sfascio> (30 maggio), <è cronicamente incapace di governare> (31 maggio), <è allo sbando> (1° giugno), <sta trascinando il paese nel baratro> (ieri).
Non discuto il suo diritto di dirlo, ci mancherebbe. Mi preoccupa il suo futuro prossimo, però. Se in due settimane lei ha già consumato tutto l’arsenale del perfetto guerrigliero mediatico, cosa dirà, non dico fra cinque anni, ma fra cinque settimane? Che Prodi è una spia del pianeta Sigma, o che l’intero governo è al servizio di Goldfinger?
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...attenta, Bertolina... la concorrenza si fa feroce... ormai devi competere quotidianamente con Bonaiuti, Cicchitto, Bondi, Schifani, Adornato, Guzzanti... il numero di microfoni sotto il naso tende ad assottigliarsi giorno dopo giorno... non è che fra due settimane vi sbranerete fra di voi per un comunicato ANSA di 12 parole?...
Tafanus
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