…mettiamo in ordine un po’ di cose. In questi giorni di festa ci siamo rilassati con argomenti light, come la musica o il calcio, ed abbiamo quasi dimenticato cosa succede in Italia e nel mondo. Mi scuso, ma di tanto in tanto scrivere mi serve a mettere in ordine prima di tutto le mie idee…
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-1) Medio Oriente: le azioni di Hamas ed Hezbollah e le reazioni di Israele stanno andando fuori controllo. Tutti sono convinti (eccettuate alcune frange islamiche estremiste) del diritto di Israele di vivere in sicurezza. Molti sono convinti che Israele non abbia fatto, negli anni, quanto di sua spettanza per raggiungere questo scopo (a partire dal mancato rispetto di mille risoluzioni ONU). Quasi tutti sono convinti che Israele stia facendo un uso “sproporzionato” degli strumenti di reazione. Quando vedo bare di bambini bruciati viti perché Israele colpisce un pulmino col quale una ventina di persone tenta di lasciare, su ordine di Israele (tempo concesso: due ore) il Sud del Libano, mi viene il sospetto che, se Dio esiste, in questo periodo sia già partito per le ferie estive.
Cosa succederà se questi fatti serviranno a saldare tutte le frange estreme dei paesi arabi? Se gli egiziani moderati saranno costretti ad essere meno moderati? Se prima il Libano maronita e poi la Siria si uniranno agli sciiti Hezbollah? Se, come sembra, l’Iran è pronto a fornire agli Hezbollah missili ben più sofisticati, in grado ci colpire QUALSIASI PUNTO dello stato d’Israele? Israele pensa veramente che la legge del taglione riuscirà a smantellare le centrali terroristiche? Da che mondo è mondo (vedi Iraq) le armi hanno sempre fatto crescere il terrorismo.
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-2) Sulla permanenza dell’Italia in Afghanistan ho anch’io molti dubbi; però in quel paese ci siamo, fin dall’inizio, in un contesto internazionale, e non come in Iraq, al semplice scopo di poter consentire al Cipria di dare del tu a georgedabliu e a Tony. Pacta sunt servanda. Zapatero, che tanto abbiamo ammirato, ha tolto i soldati dall’Iraq, ma ha rafforzato la presenza spagnola in Afghanistan. Dobbiamo rifinanziare la missione “coi nostri voti”, rendendo irrilevanti quelli del centro-destra. Spero che l’ala sinistra della nostra coalizione esprima i suoi distinguo nei talk-shows e nei convegni, ma che al momento del voto si ricordi di far parte di una coalizione, e si ricordi che il pericolo Berlusconi non è sotterrato. Questo governo deve durare, spesso mediando al suo interno, perché a volte “i mostri ritornano”. E noi purtroppo non siamo pronti con niente (non con la legge elettorale, non con le norme antitrust, non con le norme sul conflitto d’interessi, non con la revisione della ignobile Gasparri). Prima aggiustiamo queste cose, poi, se proprio dobbiamo, spacchiamoci e contiamoci di nuovo.
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-3) Su Calciopoli il Cipria ha adottato l’abituale politica del “chiagne ‘e fotte”; sono emerse a carico del Milan responsabilità ben più consistenti di quelle della Fiorentina e della Lazio (queste ultime non telefonavano ad arbitri e guardialinee, il Milan si), ma il Milan esce indenne (rimane in serie A con una piccola penalizzazione di 15 punti, non dovrà rinunciare all’Europa perché giocherà comunque la coppa Uefa al posto dell’Empoli che ha rinunciato, e Galliani, uno dei maggiori responsabili del sistema calcio, ha avuto poco più che una multa per divieto di sosta; eppure esistono intercettazioni di allucinanti conversazioni fra lui ed il co.co.co Meani. Le toghe non sono più rosse, sono rosso-nere. Spero che l’appello non funzioni da lavatutto, ma riequilibri le pene.
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-4) Visco ha buttato fuori i vertici della Guardia di Finanza della Lombardia. Il centro-destra si era affrettato a dire che Visco si stia vendicando per le indagini sul caso Unipol. Non è così: questi finanzieri si sono occupati, bene, dei casi Parmalat ed Antonveneta; male di “grandi evasori fiscali” (e qui mi fermo: “tengo famiglia” anch’io). Questi alti ufficiali facevano parte del “giro stretto” Tremontiano, quello che non ha scoperto neanche un bar che non rilascia tutti gli scontrini che dovrebbe rilasciare. E’ la stessa Guardia di Finanza che prestava, gratis, caserme della GdF alla sorella di Tremonti, pittrice non celeberrima, perché vi organizzasse le sue mostre? …quando il peculato ed il cattivo gusto si fondono… Infine, Visco ha applicato esattamente le regole dello spoil-system voluto dal centro-destra e prodotto dalla legge Frattini: chi vince piglia tutto, alias ti caccio quando e come voglio, perché adesso comando io…
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-5) Infine i taxi, gli avvocati e gli altri: Prodi e Bersani non cedano; appena caleranno le braghe su una sola categoria, potranno buttare nel cesso tutte le altre liberalizzazioni, perché tutte le categorie capiranno che il “boia chi molla” è arma vincente. Abbiano il coraggio di scontentare le piccole lobbies; si guadagneranno il consenso del ben più vasto mondo dei consumatori (cioè di tutti). Noi siamo pronti ad affrontare i disagi connessi. Non tocchino il diritto di sciopero, ma controllino che gli scioperi avvengano nel rispetto delle leggi vigenti. E dei vigenti codici di autodisciplina.
Piccola nota di ottimismo finale: nel più assoluto silenzio dei media, due di quelle che Gianni Clerici chiama “le sorelle d’Italia” del tennis, Francesca Schiavone (in pessima forma) e Flavia Pennetta (in splendida forma) hanno portato, per la prima volta nella storia del tennis, l’Italia nella finalissima di Federation Cup (la “Davis” femminile), battendo in casa loro le temibili avversarie spagnole. Credo che la notizia non abbia trovato neanche due righe in quei TG che stanno spaccando in quattro la sentenza su Calciopoli. Non potremmo “riequilibrare”?
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