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ROMA - "Non ho nessuna intenzione di lasciare la politica, io sono l'unico leader che riesce a tenere unita questa coalizione". Parola di Silvio Berlusconi che risponde così ai giornalisti alla Camera che gli chiedevano se avesse letto l'intervista di Pier Ferdinando Casini a Repubblica.
Berlusconi sottolinea di "non voler appendere le scarpe al chiodo", perchè "se lo facessi perderei la stima di oltre il 50 per cento degli italiani: non posso permettermi di concludere la mia avventura umana in questo modo". "Ho il rigetto del teatrino della politica, dei telegiornali e dei giornali", spiega l'ex premier, per poi aggiungere: "So che sono condannato a restare a fare quello che faccio, perchè sono una persona responsabile".
Berlusconi sottolinea di "non voler appendere le scarpe al chiodo", perchè "se lo facessi perderei la stima di oltre il 50 per cento degli italiani: non posso permettermi di concludere la mia avventura umana in questo modo". "Ho il rigetto del teatrino della politica, dei telegiornali e dei giornali", spiega l'ex premier, per poi aggiungere: "So che sono condannato a restare a fare quello che faccio, perchè sono una persona responsabile".
da Repubblica.it
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...a pagina 5 del "Manuale del Perfetto Leader" già si apprende che quando qualcuno è costretto a riaffernare ogni due giorni la propria leadership, ha già perso la leadership... Silvio, se ne faccia una ragione: metà UDC è già sostanzialmente dall'altra parte; AN le rimane attaccata come ad una ciambella di salvataggio, per il semplice rischio di ritornare, in pochi anni, al ghetto del 5/6% da cui era partita prima dello "sdoganamento" e del lavaggio di Fiuggi; la Lega ha dovuto rinviare la pagliacciata di Pontida per evitare che, dopo la bocciatura sonora dei "saggi di Calderolo", si contassero i "pro" e i "contro" Silvio, e che metà della lega chiedesse conto a Bossi & Calderoli la ragione dell'essersi sdraiati acriticamente per anni sulle sue posizioni, senza peraltro riuscire a portare a casa neanche un pugno di mosche...
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...infine, Cavaliere, non si sopravvaluti, perda questa brutta e consolidata abitudine; se lei, come sembra credere, avesse il consenso di "oltre il 50% degli italiani" non solo avrebbe vinto le elezioni, ma non starebbe lì a dover contrattare tutto con Casini, Calderolo e Fini... insomma, sarebbe un leader...
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...c'è un tempo per tutte le cose, Cavaliere; si faccia un regalo: appenda la politica al chiodo. Ormai dalla politica ha ottenuto tutto quello che si proponeva. Si da del tu (anche in inglese) coi potenti del mondo; i bilanci Fininvest sono bellissimi, ed i problemi giudiziari sono ormai ridotti praticamente a zero; fra 24 ore potremmo addirittura scoprire che il Milan, fra le quattro squadre sotto processo sportivo, sarà l'unica a non essere retrocessa, perchè Meani non era un Dirigente del Milan addetto agli "Arbitri" (?) ma un incrocio fra un co.co.co ed un millantatore, al quale Galliani telefonava, si, per sentire come andavano i contatti cogli arbitri, ma solo per assecondare questo folle che si riteneva Dirigente del Milan AC...
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