Estrema destra in piazza: notte di scontri a Budapest
Repubblica
Sono soprattutto giovani dell´estrema destra reazionaria i protagonisti della rivolta che per la seconda notte consecutiva ha sconvolto il centro di Budapest. Chiedono le dimissioni del premier socialista Ferenc Gyurcsany dopo la diffusione del nastro di una riunione privata nella quale il capo del governo ammette di aver mentito agli ungheresi per vincere le elezioni e raccolgono lo scontento popolare per la difficile situazione economica del Paese. Li guidano giovani leader nazionalisti come Laszlo Toroczkai, che a 28 anni ha fondato il movimento «64 contee», cioè quelle dell´antica Ungheria. Feroci anticomunisti come Tamas Molnar, presidente del partito di estrema destra Jobbik («I migliori»). E anche reduci della lotta contro il regime comunista come Maria Wittner, 69 anni, che incita a ripetere la «Rivoluzione del 1956», per la quale trascorse 14 anni in carcere.
Il bilancio della seconda notte di scontri, i più violenti dei quali si sono sviluppati nell´area intorno all'edificio che ospita la radio pubblica e poi davanti alla sede del partito socialista in piazza della Repubblica, è di 60 feriti. Cento le persone arrestate dalla polizia. La calma è tornata solo all´alba.
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Il bilancio della seconda notte di scontri, i più violenti dei quali si sono sviluppati nell´area intorno all'edificio che ospita la radio pubblica e poi davanti alla sede del partito socialista in piazza della Repubblica, è di 60 feriti. Cento le persone arrestate dalla polizia. La calma è tornata solo all´alba.
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Thailandia, colpo di Stato militare contro il premier
Eva Pedrelli - L'Unità
Il colpo di stato in Thailandia ha portato un nuovo primo ministro: il generale Surayudh Chulanont. L´annuncio è stato dato dal capo dell´esercito generale Sonthi Boonyaratkalin, che sta guidando la rivolta di Bangkok. A mezzanotte e quaranta lo stesso generale ha sospeso la costituzione, il parlamento e la corte costituzionale. Il nuovo primo ministro è il capo del neonato gruppo che si fa chiamare "Consiglio per la riforma democratica". Sonthi ha accusato il primo ministro Thaksin Shinawatra di "essere la causa della disarmonia del paese e ha promesso di restituire il potere al popolo", rinnovando la sua fedeltà al re Bhumibol Adulyadej. Ciò non significa che il monarca li sostenga.
Un colpo di stato bianco, senza violenza e senza spari. Uno spiegamento di forze armate che, per ora, non ha portato a nessuno scontro a fuoco.
Le televisioni via cavo sono state oscurate a mezzanotte e mezza, ora locale. I canali di informazione BBC, CNN, CNBC e Bloomberg non sono più in chiaro. Tagliati anche i ponti di trasmissione. I giornalisti locali dicono che i militari guidati da Sonthi Boonyaratkalin non vogliono che il primo ministro Thaksin Shinawatra manipoli le notizie ancora una volta. Si sta aspettando che disattivino le reti dei telefoni cellulari perché alcune agenzie d´informazione inviano sms.
Alle 21.30 ora locale il sito del quotidiano nazionale in lingua inglese Nation, aveva reso noto che intorno alle 22.00 i canali televisivi 9 e 5 avrebbero dato un annuncio alla popolazione. Thaksin Shinawatra, in collegamento audio dal palazzo delle Nazioni Unite a New York, dove si trova per partecipare all´assemblea generale dell´Onu ha fatto sapere che i militari non sono più fedeli al governo, che il capo dell´esercito Sonthi Boonyaratkalin era già stato rimpiazzato da un generale vicino al governo che gestirà lo stato di emergenza che ha dichiarato. Dopo l´annuncio, tutti i canali sono stati oscurati: bandiera nazionale, immagini della famiglia reale e inni patriottici che rimandano la memoria ai colpi di stato del recente passato.
Poche ore dopo il primo annuncio, la capitale Bangkok è sotto assedio. Militari in tenuta d´assalto controllano gli incroci principali, una ventina di carri armati hanno circondato il palazzo del governo e le due fazioni si fronteggiano.
C´è una calma generale, ma regna una sorta di confusione. Il colpo di stato era atteso da settimane, almeno dal 24 agosto scorso, quando una bomba era stata trovata in un´auto parcheggiata davanti alla residenza del primo ministro. Da quasi un anno la Thailandia sta attraversando una crisi politica che aveva portato le opposizioni a moltiplicare le manifestazioni, che erano culminate con diverse giornate di assedio davanti al palazzo del governo nei mesi prima delle ultime elezioni del 2 aprile scorso, elezioni anticipate, vinte dal Thai Rak Thai di Thaksin, annullate poco dopo. Thaksin aveva annunciato qualche giorno fa un suo possibile ritiro dalla politica, prima delle prossime elezioni che sembravano essere state fissate per il 19 novembre prossimo. Thaksin continua ad essere pesantemente criticato per la gestione della difficile e sempre più violenta crisi separatista del sud, per aver "svenduto il paese" nello scandalo Shin Corp, per costante abuso di potere e manipolazione dell´informazione.
La gente raccolta davanti alle televisioni dei mercati e dei bar, aspetta con ansia gli aggiornamenti. Molti dicono di non capire, di sapere solo che "va sempre a finire così". "La fedeltà e il rispetto per il re resta più forte dell´ammirazione che ho per Thaksin", dice un anziano. In un paese con una lunga tradizione di colpi di stato, l´ultimo 15 anni fa, l´orrore è ancora vivo nella memoria di tanti.
I portavoce di Thaksin Shinawatra hanno fatto sapere che il leader si dice tranquillo, "ha seguito l'intervento del presidente Bush all'Assemblea generale dell'Onu dalla sua stanza d'albergo. Il suo intervento, che era previsto per domani, è stato anticipato a questa sera, in seguito agli avvenimenti in corso nel suo paese.
Un colpo di stato bianco, senza violenza e senza spari. Uno spiegamento di forze armate che, per ora, non ha portato a nessuno scontro a fuoco.
Le televisioni via cavo sono state oscurate a mezzanotte e mezza, ora locale. I canali di informazione BBC, CNN, CNBC e Bloomberg non sono più in chiaro. Tagliati anche i ponti di trasmissione. I giornalisti locali dicono che i militari guidati da Sonthi Boonyaratkalin non vogliono che il primo ministro Thaksin Shinawatra manipoli le notizie ancora una volta. Si sta aspettando che disattivino le reti dei telefoni cellulari perché alcune agenzie d´informazione inviano sms.
Alle 21.30 ora locale il sito del quotidiano nazionale in lingua inglese Nation, aveva reso noto che intorno alle 22.00 i canali televisivi 9 e 5 avrebbero dato un annuncio alla popolazione. Thaksin Shinawatra, in collegamento audio dal palazzo delle Nazioni Unite a New York, dove si trova per partecipare all´assemblea generale dell´Onu ha fatto sapere che i militari non sono più fedeli al governo, che il capo dell´esercito Sonthi Boonyaratkalin era già stato rimpiazzato da un generale vicino al governo che gestirà lo stato di emergenza che ha dichiarato. Dopo l´annuncio, tutti i canali sono stati oscurati: bandiera nazionale, immagini della famiglia reale e inni patriottici che rimandano la memoria ai colpi di stato del recente passato.
Poche ore dopo il primo annuncio, la capitale Bangkok è sotto assedio. Militari in tenuta d´assalto controllano gli incroci principali, una ventina di carri armati hanno circondato il palazzo del governo e le due fazioni si fronteggiano.
C´è una calma generale, ma regna una sorta di confusione. Il colpo di stato era atteso da settimane, almeno dal 24 agosto scorso, quando una bomba era stata trovata in un´auto parcheggiata davanti alla residenza del primo ministro. Da quasi un anno la Thailandia sta attraversando una crisi politica che aveva portato le opposizioni a moltiplicare le manifestazioni, che erano culminate con diverse giornate di assedio davanti al palazzo del governo nei mesi prima delle ultime elezioni del 2 aprile scorso, elezioni anticipate, vinte dal Thai Rak Thai di Thaksin, annullate poco dopo. Thaksin aveva annunciato qualche giorno fa un suo possibile ritiro dalla politica, prima delle prossime elezioni che sembravano essere state fissate per il 19 novembre prossimo. Thaksin continua ad essere pesantemente criticato per la gestione della difficile e sempre più violenta crisi separatista del sud, per aver "svenduto il paese" nello scandalo Shin Corp, per costante abuso di potere e manipolazione dell´informazione.
La gente raccolta davanti alle televisioni dei mercati e dei bar, aspetta con ansia gli aggiornamenti. Molti dicono di non capire, di sapere solo che "va sempre a finire così". "La fedeltà e il rispetto per il re resta più forte dell´ammirazione che ho per Thaksin", dice un anziano. In un paese con una lunga tradizione di colpi di stato, l´ultimo 15 anni fa, l´orrore è ancora vivo nella memoria di tanti.
I portavoce di Thaksin Shinawatra hanno fatto sapere che il leader si dice tranquillo, "ha seguito l'intervento del presidente Bush all'Assemblea generale dell'Onu dalla sua stanza d'albergo. Il suo intervento, che era previsto per domani, è stato anticipato a questa sera, in seguito agli avvenimenti in corso nel suo paese.
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...ora attendiamo con impazienza che anche i giovani della destra italiana mettano a ferro e fuoco il paese, per protesta contro chi aveva vinto le precedenti elezioni cogli stessi sistemi adottati a Budapest. Pe par condicio...
...Attendiamo pure che il Taksin italiano venga buttato fuori a pedate. Magari non dalle Forze Armate; potrebbero bastare i vigili urbani, o il "Poliziotto di Quartiere"; come per i piccoli criminali metropolitani...
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