Il marco svalutato
da Vittorio Malagutti – L’Espresso
...tra vendite e fusioni...
Luglio 2001 La Pirelli di Marco Tronchetti Provera prende il controllo del gruppo Olivetti-Telecom con un investimento di circa 7 miliardi di euro per il 23 per cento del capitale. L'azienda, messa in vendita dalla cordata Colaninno-Gnutti viene pagata quasi il doppio del valore corrente in Borsa. All'operazione partecipa anche la famiglia Benetton per il 20 per cento dell'investimento totale insieme a Unicredit e Banca Intesa (10 per cento).
Giugno 2002 Pirelli colloca in Borsa la controllata Pirelli Real estate con un incasso di oltre 260 milioni.
Dicembre 2002 Tronchetti si allea con Gnutti che con la finanziaria Hopa compra il 16 per cento di Olimpia, la holding a cui fa capo il gruppo Telecom.
Marzo 2003 Tronchetti annuncia la fusione di Pirelli & C. con Pirelli spa e di Olivetti con Telecom.
Agosto 2003 Telecom vende Seat Pagine Gialle a un gruppo di fondi internazionali per 3 miliardi di euro.
Dicembre 2004 Tronchetti annuncia la fusione di Telecom con la controllata Tim. Banca Intesa e Capitalia entrano nel capitale di Pirelli e della controllante Camfin.
Febbraio 2005 Telecom vende Finsiel al gruppo Tripi per 165 milioni.
Aprile 2005 Cessione della attività telefoniche in Grecia per 1,1 miliardi.
Giugno 2005 Pirelli vende il settore cavi a fondi internazionali per 1,3 miliardi.
Agosto 2005 Telecom cede Tim Perù. A marzo era stata ceduta anche Entel Chile.
Gennaio 2006 Venduto il gruppo Buffetti.
Maggio 2006 Cessione di Digitel Venezuela.
Giugno 2006 Per circa 500 milioni Pirelli ricompra la partecipazione della Hopa di Gnutti nella holding Olimpia
Luglio 2006 Tronchetti vende il 35 per cento del settore pneumatici di Pirelli a un gruppo di banche.
Settembre 2006 Telecom annuncia la separazione della attività di telefonia mobile da quelle fisse. Anche la rete finirà in una società ad hoc.
…non è fantastico? Dopo una brillante carriera nata fra le braccia di papà alla Sogemar, e proseguita fra quelle più morbide di Cecilia Pirelli alla Pirelli (e poi, al terzo matrimonio, in quelle da copertina di Afef), infine il Tronchetti torna dove avrebbe dovuto sempre stare: sulla terra… non senza aver sfiorato alcuni “furbetti del quartierino” alla Gnutti, passando per Colaninno, Benetton, Geronzi e via furbettando. Ora i nodi sono venuti al pettine, ed a pagare saranno sempre i soliti: i dipendenti di livello inferiore, e gli azionisti, che avevano investito i loro risparmi nel collocamento della Telecom, e che hanno già visto andare in fumo metà dei loro risparmi…
…ma i più fortunati saranno i dipendenti-azionisti, i quali magari si beccheranno il licenziamento davanti, e la batosta in borsa di dietro… Che favola, questi capitalisti senza una lira…
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