Battere Bush è la via d’uscita per l’America |
New York - I sondaggi elettorali dicono
che i repubblicani perderanno le elezioni di novembre. L’ultimo sondaggio,
pubblicato un paio di giorni fa su Usa Today e curato dalla Gallup, non lascia
molte speranze ai conservatori. Spiega che negli ultimi 20-25 giorni il consenso
intorno al partito di Bush si è sgretolato, ridotto al minimo, tutto a vantaggio
del partito democratico che - sebbene abbia pochi meriti, poche idee, pochi
programmi, pochi leader - potrebbe ottenere, senza muovere un dito, una vittoria
politica che gli mancava da 10 anni, cioè dall’ultima elezione di Bill Clinton,
nel ’96. E addirittura, dopo 16 anni, i democratici potrebbero recuparare il
controllo della Camera e del Senato che avevano perso rovinosamente nel ’94
(anno della vera e propria svolta a destra negli Stati Uniti, svolta che non si
fermò, di fatto, neppure con la vittoria di Clinton del ’96, perché quella fu
una vittoria del presidente e del suo carisma, ma non certo della sua politica
riformatrice, cioè del vento innovatore del ’92 che fu sbarrato e cancellato
insieme ai tentativi di riforma sanitaria e di sviluppo del welfare).
I dati dei sondaggi sono clamorosi: il 16 settembre repubblicani e democratici erano accreditati della stessa forza elettorale: 48 per cento ciascuno. Oggi, alla domanda classica «Se dovessi votare in questo momento per chi voteresti?» il 36 per cento dei probabili votanti risponde repubblicano mentre il 59 per cento risponde democratico. I repubblicani perdono 12 punti secchi in poco più di tre settimane, più o meno mezzo punto al giorno: una frana [...] . ...nel frattempo,
un'altra tristissima notizia per il teo-con della Casa Bianca: per la prima
volta, negli USA, il numero dei conviventi ha superato il numero degli sposati.
Un disastro... |
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