VENEZIA - Lutto nel mondo dell'arte per la scomparsa di
Emilio Vedova, uno dei più noti e acclamati artisti contemporanei italiani
protagonista di diverse edizioni della Biennale di Venezia. Vedova, nato il 9
agosto del 1919, è morto nella sua abitazione a Venezia. Alcune settimane fa
era deceduta la moglie, Anna Maria, a cui l'artista era profondamente legato.
Vedova, secondo quanto si è appreso, è spirato nel sonno. Nel pomeriggio aveva
detto di essere affaticato e si era recato nelle sue stanze per riposare. Nel
tardo pomeriggio, però, non vedendolo tornare, una domestica si è recata nella
sua camera ma il maestro non ha dato segni di risposta. Inutile l'intervento
dei medici.
La storia artistica e umana del pittore veneziano ha attraversato un intero
secolo e la sua biografia è un romanzo che ha contribuito a scrivere una delle
pagine più importanti del nostro Novecento. Nato da una famiglia operaia, il 9
agosto 1919, Vedova si forma come pittore prevalentemente da autodidatta. Da
ragazzo tenta svariati mestieri: prima in fabbrica, poi fotografo e,
successivamente, restauratore. Alla metà degli anni Trenta comincia a disegnare
e a dipingere con grande intensità, privilegiando, come soggetti, prospettive,
architetture, figure e molti autoritratti. Nel 1936-37 è ospite di uno zio a
Roma. Nella capitale inizia a frequentare i corsi della 'Scuola Libera di Nudo'
di Amedeo Bocchi, quindi trascorre un periodo a Firenze frequentando con poca
assiduità una scuola libera [...]
Negli anni 1944-45 partecipa attivamente alla Resistenza e nei lavori di
questi anni si nota già un segno più vigoroso. Nel 1946 Vedova è tra i
firmatari a Milano del 'Manifesto del realismo' (Oltre Guernica) e partecipa a
Venezia alla fondazione della 'Nuova secessione italiana', poi al 'Fronte nuovo
delle arti'. Sono gli anni della partecipazione ad una serie di mostre
collettive internazionali, tra cui la Biennale di Venezia nel 1948 e nel 1950,
la Biennale di San Paolo nel 1951, ancora la Biennale veneziana nel 1952 [...]
"Per me scompare l'amico, un padre, un maestro", dice il sindaco di
Venezia Massimo Cacciari, dopo aver appreso la notizia della morte di Emilio
Vedova. "Scompare con lui una grande figura della pittura e della cultura
italiana dell'ultimo secolo. Un grandissimo pittore di Venezia, veneziano in
ogni fibra della sua arte, in ogni tratto del suo segno, in ogni atomo del suo
colore. Ci sara modo nei prossimi giorni per la città, per il Paese, per il mondo,
di commentarne l'opera ed esaltarne l'importanza. Ora mancano le parole per
dire il mio dolore".
(da Repubblica.it)
SOCIAL
Follow @Tafanus