Columbus Day, campani in parata. Con i fondi europei
da Gian Antonio Stella – Corriere.it (Segnalato da RitaC)
Tutti al Columbus Day! Tutti al Columbus Day! Avranno visto troppi fumetti sulla parata di Italo Balbo nelle strade di New York, fatto sta che non c'è ottobre in cui decine e decine di politici italiani non organizzino una nuova trasvolata oceanica per sfilare tra la folla nella Fifth Avenue.
Vabbè lo stipendio d'oro, vabbè le prebende, vabbè i portaborse e le auto blu: ma vuoi mettere la parade a Manhattan? Alessandrina Lonardo in Mastella, l'«onorevola» («Per una vita mi hanno chiamato così: proprietà transitiva con mio marito») miracolosamente salita su su fino alla presidenza del Consiglio regionale della Campania, dice che proprio non le capisce le polemiche sollevate da Emma Bonino. La quale, irridendo a certi governatori che «credono di essere ministri degli Esteri» e «aprono sedi di rappresentanza in altre nazioni e poi finiscono per promuovere pacchetti turistici in Paesi che non hanno neanche collegamenti con l'Italia», se l'era presa soprattutto con la comitiva campana. «Il nuovo Titolo V della parte II della Costituzione», ha spiegato ieri la First Lady sannita reduce da un incontro con Hillary Clinton, «assegna alle Regioni anche competenze in materia di promozione. Quindi non capisco questa polemica. Non c'è alcuno spreco di risorse se vengono utilizzate bene e nell'interesse della comunità». Quale sia l'«interesse della comunità» campana nell'inviare all'annuale parata di New York, dove Alessandrina è cresciuta prima di tornare a Ceppaloni per sposare il suo futuro ministro, una delegazione di 160 persone (presidenti provinciali e sindaci e assessori e addetti stampa più un certo numero di mogli, che sarebbero «a carico dei mariti») non è chiarissimo […]Cosa avesse da promuovere in America, ad esempio, il presidente del Consorzio smaltimento rifiuti di Avellino Raffaele Spagnuolo, , è effettivamente curioso da capire: a mettere tutti in fila gli oltre 1.900 camion necessari a rimuovere le montagne di 35 mila tonnellate di spazzatura che ammorbano in questi giorni le vie e le piazze della Campania, c'era da intasare Manhattan […]
…per carità, non riguarda solo la signora Mastella né la sola Regione Campania né le sole amministrazioni di centrosinistra. La «fissa» del Columbus Day e della parata lungo la Quinta Strada, con certi codazzi di assessori, collaboratori, nani e ballerine da ricordare a volte la corte portata dalla principessa Bona Sforza a Cracovia quando andò in sposa a re Sigismondo, è una cosa che va avanti da anni e ha visto protagonisti di ogni genere. Se Napoli, prima di presentarsi con un carro col Vesuvio e le fiamme stilizzate (guagliò, che fantasia!), fece cantare a tutto volume per la Fifth Avenue Massimo Ranieri, Milano fece sfilare sei modelle vestite Missoni piazzate sul cofano di cinque Alfa Romeo Giulietta «scelte per rappresentare l'abbinamento fashion-industria alla milanese». Il Lazio, spiega un'agenzia, ha fatto sbarcare in America «i gioielli e le tradizioni gastronomiche» poiché «gioielli e vino trovano entrambi la loro origine nella terra».
E c'è chi, via via, ha portato caciotte e chi torroncini, chi Arlecchini e chi Pupi dell'Opra, chi Vivaldi e chi T-shirt. Sempre, rigorosamente, come ha scritto la nostra Maria Teresa Cometto, in ordine sparso […]
Sentir parlare di gite collettive al Columbus Day di intere amministrazioni locali, negli stessi, identici giorni in cui le amministrazioni, anche di centro-sinistra, protestano contro la finanziaria che taglia loro l’ossigeno, ci sembra quanto meno una caduta di stile.
Le gite collettive non sono una novità, come non sono una novità i “governatori” (minuscolo) che si improvvisano ministri degli esteri o ambasciatori. La “gita” cult di tutti i tempi rimane, a metà degli anni ’80, quella fatta da Craxi in Cina: un mega-aereo, carico di alcuni personaggi politici, e di moltissimi “nani e ballerine”. Se la memoria non ci inganna, c’erano persino la Sandra Milo e la Ania Pieroni, la Boniver e la compagna di Claudio Martelli; a quest’ultima, per la quale sarebbe stato arduo trovare un ruolo qualsiasi, fu messa in mano una macchinetta fotografica, le fu spiegato in fretta e furia dove di guardava per inquadrare e dove si schiacciava per scattare, e fu nominata sul campo “Fotografo Ufficiale” dell’allegra brigata. Giulio Andreotti, al quale l’ironia (anche su se stesso) non ha mai fatto difetto), intervistato sulla “mission” dell’Italia in Cina, disse: “…siamo venuti in Cina, con Bettino e i suoi cari…”
Si narra che Formigoni trascorra più tempo all’estero che al Pirellone. Se i risultati dei suoi viaggi in favore del “Made in Patania” fossero proporzionali al numero ed al costo e dei viaggi stessi, la Lombardia sarebbe un eldorado; purtroppo dei grandi successi formigoniani è più facile ricordare una faccenda alquanto oscura di forniture petrolifere legate al piano “Oil for Food”, con prezzi di eccezionale favore praticate dall’Iraq solo ad alcuni fortunati. Del Formigoni ambasciatore, invece, si ricorda la sfiga: abbracciare in favore di telecamere tale Tareq Aziz, giusto qualche settimana prima che lo stesso finisse nella lista dei “most wanted” del regime di Saddam…
E che dire di Totò Vasa Vasa Cuffaro? Sembra che la sede della regione Sicilia a Bruxelles sia veramente fantastica… costa, ma le cose belle non hanno prezzo. Nella Sede Staccata di Palazzo dei Normanni sembra che il Governatore della Sicilia si sia fatto allestire una suite di 200 mq. Con vasca per idromassaggio, of corse…
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