Giallo al Sismi, un piano contro la sinistra -Dossier ipotizzava «operazioni traumatiche» per colpire i nemici politici di Berlusconi
TROVATO DURANTE UNA PERQUISIZIONE NEGLI
UFFICI DI PIO POMPA IN VIA NAZIONALE. TRA I PERSONAGGI DA «DISARTICOLARE» ANCHE
VIOLANTE, BRUTI LIBERATI E BRUTTI
ROMA. «Operazioni traumatiche». È un dossier di una decina di pagine
trovato dagli uomini della Digos di Roma e Milano nel corso della perquisizione
degli uffici di via Nazionale 230, sede distaccata del Sismi diretta da Pio
Pompa, il 5 luglio scorso, e adesso trasmesso anche al Copaco. Si parla di una
«struttura che mira a colpire il governo Berlusconi da disarticolare, anche con
operazioni traumatiche». Terroristi
rossi? Integralisti? Nulla di tutto questo. Si
fanno i nomi, in questo dossier, dei pericolosissimi nemici da neutralizzare:
Luciano Violante, attuale presidente della Commissione affari costituzionali
della Camera, Massimo Brutti, attuale vicepresidente del Copaco, Edmondo Bruti
Liberati, oggi procuratore aggiunto della Repubblica di Milano, altri
magistrati, forse anche il fratello di un senatore. Dunque, in una struttura
del Sismi di Nicolò Pollari c’era un fascicolo non su un pericoloso gruppo
eversivo di bombaroli o kamikaze, killer o assassini di professione. No, si
tratta di parlamentari e magistrati. In quelle dieci pagine, che a chi le ha
lette sembrano essere state assemblate in epoche diverse, a partire dalla fine
del luglio del 2001 (quando Nicolò Pollari non era diventato ancora direttore
effettivo del Sismi), c’è anche un capitolo dedicato al G8 di Genova, scritto
con caratteri diversi dalle altre pagine del dossier, in cui si getta l’allarme
sulla Commissione parlamentare d’indagine sul G8, denunciando «le manovre della
sinistra da dover fronteggiare»: manovre volte a scaricare le responsabilità
degli incidenti sugli apparati delle forze di polizia e su non meglio
identificati nuclei di destra. Naturalmente, questo dossier ha fortemente
sorpreso i componenti del Comitato parlamentare di controllo sui Servizi e
lasciato di stucco il governo che nulla sapeva,
almeno questo è quanto ha
riferito il sottosegretario Enrico Micheli nel corso dell’audizione al Copaco.
«Questo dossier - spiega una fonte istituzionale qualificata - va analizzato
nel contesto complessivo dell’attività della struttura di via Nazionale, a
prescindere da eventuali profili di responsabilità penale». Come dire: spetta
alla politica trarre le conseguenze. E, soprattutto,
questo dossier va letto insieme alla documentata operazione di «intossicazione»
portata avanti contro il presidente del Consiglio in carica, Romano Prodi, con
il consenso di Pollari, da Pompa e i suoi amici giornalisti: Renato Farina,
alias Fonte Betulla, e Stefano Cingolani, all’epoca direttore de il Riformista.
È l’8 giugno scorso. Pio Pompa chiama Renato Farina e gli racconta che il 23
gennaio del 2003 la Ue del commissario Romano Prodi agevolò i voli Cia in
Europa. Il messaggio arriva a destinazione, Farina si fa mandare la
documentazione, scrive l’articolo che spedisce a Pompa per il visto. Pompa, a
sua volta lo legge al direttore del Sismi, che si informa su chi lo scriverà e
suggerisce una piccola modifica: sostituire il nome di Romano Prodi con quello
più generico della Unione europea. Il suggerimento viene accolto dal
vicedirettore di Libero. L’articolo esce come concordato. 13 giugno del 2006,
Pompa chiama Stefano Cingolani. Stessa tiritera: «Esiste un documento Ue che
agevola di fatto i voli Cia e le rendition». Gongola il direttore de il
Riformista: «Tiramolo fuori, famo l’ultima follia». Scrive il quotidiano
il 15 giugno: «Per la Ue erano removals. E pure Clinton disse ok». Complotti,
dossier, depistaggi. L’inchiesta Telecom e quella su Abu Omar hanno diversi
punti in comune. Il presidente del Consiglio Romano Prodi non ha certo gradito
quest’attività di violazione della sua privacy, e non è un mistero. Adesso
viene fuori che c’è una struttura Sismi alla dipendenze dirette di Nicolò
Pollari che vuole disarticolare con «operazioni traumatiche» autorevoli
esponenti istituzionali della maggioranza. E naturalmente magistrati.
...qualcuno ci può spiegare, PER PIACERE, cosa cazzo sta succedendo in questo paese?
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