Su Repubblica di oggi Sebastiano Messina ha scritto uno dei suoi magistrali "Bonsai", che riportiamo integralmente:
.
Le probabilità che si formi veramente, in Italia, un governo di "larghe intese", ovvero la versione italiana della "Grosse Koalition", sono, secondo me, prossime allo zero. Però, ammettiamolo: per una settimana ci divertiremmo. Provate solo a immaginare le trattative per la formazione del governo, con Napolitano che convoca al Quirinale, per affidargli l'incarico, il candidato naturale, l'uomo che non sta nè di qua nè di là: Sergio De Gregorio, il Senator Papalla.
.
Poi la lista dei ministri, con Berlusconi alla Giustizia (così la facciamo finita), Mastella alla Famiglia (con 6 Viceministri e 15 Sottosegretari, tutti di Ceppaloni): Storace alle Comunicazioni, con delega ai Servizi Segreti; Tremonti e Visco alle Pari Opportunità (un giorno per uno). Di Pietro ai rapporti col Parlamento (come antidoto, per essere sicuri che il governo non duri più di una settimana, e Prodi allo Sport, così unisce l'utile al dilettevole.
.
E la Gardini? vogliamo lasciarla fuori dal gabinetto De Gregorio, l'unico in cui sarebbe sicura di non incontrare Vladimir Luxuria? Ma per carità! A lei il Ministero più delicato, quello dell'Economia, così potrebbe finalmante scoprire cosa diamine è la Consob...
.
...una voce dal sen fuggita propone di chiamare questo tipo di governo "Grasse Koalition", con volgare allusione che, almeno per qualche altro mese, ci sarebbe da mangiare per tutti. Per informazioni e adesioni, visitare il sito: www.grassekoalition.it
SOCIAL
Follow @Tafanus