Adro, Ader. Ci dà il benvenuto con un bilinguismo italo-lombardo questo piccolo paese del bresciano. Siamo in Franciacorta, terra di rinomate bollicine e di piccoli capannoni industriali. Un paese segnato da una strana miscela di leghismo e patriottismo: da un lato un´amministrazione comunale monocolore leghista, che alle elezioni del 2004 ha raggiunto quasi il 47% dei voti nonostante le liste in corsa fossero 4, dall´altro, grandi celebrazioni in onore dell´esercito italiano previste per domenica 5 novembre, con il sindaco, il leghista Danilo Oscar Lancini che invita la popolazione ad esporre il tricolore.
Contraddizioni che non scuotono la tranquilla vita di questo comune di 7 mila anime, che è invece stata travolta dal clamore suscitato da un provvedimento del sindaco che ha stanziato un premio produttività di 500 euro per ogni vigile urbano che ferma un immigrato clandestino: quella che agli occhi dell´opposizione di centrosinistra e del sindacato è una vera e propria «taglia». La «caccia grossa all´extracomunitario», come l´ha definita la Cgil, però, non ha sconvolto la maggioranza dei cittadini di Adro che ha giudicato in maniera positiva il provvedimento del sindaco, che, dopotutto, già in campagna elettorale aveva posto come punto fermo del suo programma una rigorosa applicazione delle Bossi-Fini: «Il bonus – spiega il sindaco Lancini – è solo un incentivo a fare meglio il proprio dovere». E precisa: «Tra i nove progetti destinati ai vigili urbani, ci sono premi produttività per l´educazione stradale nelle scuole, per la manutenzione dell´impianto di videosorveglianza del territorio, per i controlli notturni nelle case sovraffollate degli immigrati».
Colpire in flagranza di reato, insomma, anche se il reato è dormire in troppi in un appartamento. È vero che tutti questi incentivi attingono da fondi che non superano i 2 mila euro per progetto, e quindi scongiurano il rischio di una sorta di lavoro a cottimo, ma è vero anche che si tratta di misure ideologiche ed immotivate. Ad Adro, infatti, l´immigrazione non è certo un fenomeno preoccupante: non arrivano a 500 gli immigrati regolari registrati all´anagrafe comunale, mentre dal 2004 – anno di insediamento della giunta Lancini – si è registrato un solo accertamento di clandestinità. Quanto basta per decidere di legiferare in materia: nel caso del clandestino sorpreso sul territorio di Adro, infatti, i vigili urbani, dovendo adempiere alla Bossi-Fini, avevano dovuto accompagnare in Questura il reo. Ma era sera tardi, gli uffici avevano già chiuso e i due vigili urbani erano stati costretti a piantonare tutta la notte l´immigrato clandestino. Non soddisfatto del doveroso pagamento delle ore straordinarie, il sindaco ha chiesto ai suoi vigili, «se ricapita un caso del genere, quanto volete?». Nasce così il bonus di 500 euro concesso, come – recita il verbale sull´accordo produttività siglato nell´agosto del 2006 e ingenuamente firmato da Cgil Cisl e Uil, che sostengono di non aver preso visione degli allegati relativi ai "progetti speciali" «per ogni extracomunitario clandestino accompagnato in forma coatta in questura a seguito di accertata violazione della legge Bossi-Fini». [...]
L'Unità
SOCIAL
Follow @Tafanus