Film di Deaglio sui brogli elettorali - E' scontro, il Polo attacca la Rai - Polemica dopo la partecipazione del giornalista a "In 1/2ora", la trasmissione di Lucia Annunziata, dove ha presentato un'inchiesta sui lati oscuri del voto di aprile - Landolfi: "Disinformazione faziosa, tesi eversive e verità di parte" - Giulietti: "Proietteremo il documentario a Montecitorio"
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Deaglio ha riferito che, esaminando i dati delle precedenti elezioni, provincia per provincia, il numero delle schede bianche è differente a seconda delle regioni e delle province. "Questa volta, le schede bianche non solo sono crollate, ma stanno tutte in una percentuale tra l'1 e il 2%. Non c'è un solo posto dove siano aumentate". Le riduzioni "non seguono un criterio logico, sono tutte schiacciate tra l'1 e il 2%. Questo è impossibile". Tutti questi dubbi "possono essere spiegati dal principale protagonista di quella notte: Beppe Pisanu".
Replica Annunziata: chi può dimostrare che non sia stata la sinistra ad architettare il meccanismo? "Il problema - risponde Deaglio - è che la sinistra avrebbe dovuto essere infiltrata dappertutto, perché la cosa avviene tra le prefetture e il ministero dell'Interno, che non era guidato dalla sinistra. Ora, però il Viminale è guidato dalla sinistra, da Giuliano Amato, e mi colpisce che non forniscano dati su quanto accaduto".
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Parla di "patacca, spacciata per moneta buona, coniata da un professionista del giornalismo militante" il presidente della commissione di Vigilanza Rai, Mario Landolfi, che accusa RaiTre di aver superato "il livello di decenza oltre il quale la faziosità diviene disinformazione, e la cordialità con il governo amico sfocia in aperto collateralismo. Senza che un esponente della parte politica accusata potesse replicare" [...]
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Una "tesi assurda e falsa", quella del film, secondo Gregorio Fontana di Forza Italia, e quanto sostenuto da Deaglio è "impossibile" poiché "il ministero dell'Interno non può intervenire, è compito dei magistrati delle Corti d'appello e della Cassazione la raccolta, il conteggio e la proclamazione dei dati delle elezioni". "Nessuno contesta la libertà di Deaglio di avanzare tesi sgangherate e fantasiose - aggiunge - il problema è che, davanti ad accuse fatte sul servizio pubblico, le istituzioni devono rispondere facendo la propria parte".
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Alle critiche replica il diessino Giuseppe Giulietti: Uccidete la democrazia sarà proposto, in anteprima nazionale, mercoledì 22 nella sala conferenze di Montecitorio. Un'iniziativa di un gruppo di parlamentari di diverse aree politiche del centrosinistra. "E' singolare - osserva Giulietti - che il servizio d'ordine della Cdl sia intervenuto in modo pesante, che si levino gli strali dopo che per settimane, dopo il voto, Berlusconi ha parlato di brogli che avrebbero penalizzato il centrodestra, e che si accolga in modo diverso il fatto che l'ipotesi di brogli non sia più a scapito del centrodestra ma del centrosinistra".
(19 novembre 2006) - Repubblica.it
Non hanno aspettato neanche un'ora. Non erano ancora terminati i titoli di coda dell'intervista a Deaglio, che già alla Camera il MinCulPop fascista era scatenato contro la Annunziata e contro Deaglio. Scatenati sul "metodo", perchè Deaglio era stato intervistato "senza contraddittorio", non sul merito, visto che nessuno ha ancora visto il documentario. Il giorno prima Pisanu era stato intervistato senza contraddittorio, aveva affermato senza contraddittorio che il documentario era una boiata, aggiungendo che non lo aveva visto e che non lo avrebbe mai visto, perchè tanto era una boiata. Nessuno, a destra o a sinistra, aveva protestato per l'intervista "senza contraddittorio". Comunque Pisanu era riuscito, in pochi minuti, a riaffermare la propria natura di statista della P2, e la sua elevata statura di scienziato della politica: giudicare "a prescindere" quello che non si conosce. Tanto per mettere le manine avanti...
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