La cura di Visco, e gli evasori "emergono" che è una bellezza...
È boom del gettito fiscale Visco: abbasseremo le tasse - Bersani: «È un buon segnale»
La terapia fiscale del governo «funziona»: il vice ministro dell'Economia Vincenzo Visco è soddisfatto del boom del gettito nei primi undici mesi dell'anno, che ha portato anche all'emersione di sacche di lavoro nero. «È stata importante la manovra di luglio, che ha chiuso possibilità di evasione ed elusione», dice il ministro. C'è più attenzione a pagare «assolutamente. E la cosa più interessante di questi dati - ha sottolineato Visco - è che l'imposta che aumenta di più è l'iva che è quella in teoria è legata al ciclo dell'economia: qui finisce che molta gente si è messa a fare ricevute, e a pagare di più». Secondo Visco, «la cosa più importante è che abbiamo invertito una tendenza negativa del gettito». Anche se questo non si tradurrà in un immediato abbassamento delle tasse.
«Dipendesse da me, lo farei anche subito, se fossimo sicuri sul lato della spesa». Ma il fatto è che «quello di cui l'opinione pubblica non è stata informata assolutamente è che la situazione del Paese era sull'orlo del collasso. Sul bilancio 2006 vale la sentenza sull'iva auto che si poteva evitare tranquillamente se avessero gestito la situazione con più consapevolezza. Poi abbiamo la questione delle Ferrovie che pesa sul disavanzo. Poi abbiamo le spese pubbliche che erano bloccate e devono ripartire, perché sennò si ferma la macchina dello Stato. C'è l'ordine pubblico, la Difesa, l'istruzione: erano tutti tagli spaventosi fatti solo sulla carta per far tornare i conti. Tutta questa roba viene meno. Poi ci sono situazioni come Alitalia: la situazione è drammatica. Quello che c'è di positivo è che probabilmente abbiamo ripreso il controllo del bilancio, e riavviato un minimo funzionamento ordinario. E quindi, se le cose continueranno così, forse, potremmo cominciare a ridurre le tasse abbastanza presto».
Più in dettaglio, il gettito delle entrate tributarie è cresciuto nei primi undici mesi dell'anno dell'11,3% rispetto al corrispondente periodo del 2005 (+23 miliardi di euro). Al 16 novembre scorso, senza quindi calcolare gli introiti derivati dall'autoliquidazione, il gettito è aumentato del 12,2% su base tendenziale con incassi maggiori per 2,4 miliardi di euro. Si assiste in particolare ad una crescita dell'Irpef da lavoro autonomo nella misura del 9,7% e da lavoro dipendente per il 12,4%. Ancora più evidente, in termini percentuali, il balzo dell'iva sugli scambi interni che ha registrato una crescita del 13,1 mentre l'ires aumenta del 12.
Anche il ministro per lo sviluppo economico, Pierluigi Bersani, giudica positivamente l´aumento delle entrate fiscali, che si è registrato a novembre, «è un buon segnale» anche per i contribuenti. perché «l'unica possibilità di diminuire le tasse è il fatto che tutti le paghino».
L'Unità
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La cura di Visco, e gli evasori "emergono" che è una bellezza...
È boom del gettito fiscale Visco: abbasseremo le tasse - Bersani: «È un buon segnale»
La terapia fiscale del governo «funziona»: il vice ministro dell'Economia Vincenzo Visco è soddisfatto del boom del gettito nei primi undici mesi dell'anno, che ha portato anche all'emersione di sacche di lavoro nero. «È stata importante la manovra di luglio, che ha chiuso possibilità di evasione ed elusione», dice il ministro. C'è più attenzione a pagare «assolutamente. E la cosa più interessante di questi dati - ha sottolineato Visco - è che l'imposta che aumenta di più è l'iva che è quella in teoria è legata al ciclo dell'economia: qui finisce che molta gente si è messa a fare ricevute, e a pagare di più». Secondo Visco, «la cosa più importante è che abbiamo invertito una tendenza negativa del gettito». Anche se questo non si tradurrà in un immediato abbassamento delle tasse.
«Dipendesse da me, lo farei anche subito, se fossimo sicuri sul lato della spesa». Ma il fatto è che «quello di cui l'opinione pubblica non è stata informata assolutamente è che la situazione del Paese era sull'orlo del collasso. Sul bilancio 2006 vale la sentenza sull'iva auto che si poteva evitare tranquillamente se avessero gestito la situazione con più consapevolezza. Poi abbiamo la questione delle Ferrovie che pesa sul disavanzo. Poi abbiamo le spese pubbliche che erano bloccate e devono ripartire, perché sennò si ferma la macchina dello Stato. C'è l'ordine pubblico, la Difesa, l'istruzione: erano tutti tagli spaventosi fatti solo sulla carta per far tornare i conti. Tutta questa roba viene meno. Poi ci sono situazioni come Alitalia: la situazione è drammatica. Quello che c'è di positivo è che probabilmente abbiamo ripreso il controllo del bilancio, e riavviato un minimo funzionamento ordinario. E quindi, se le cose continueranno così, forse, potremmo cominciare a ridurre le tasse abbastanza presto».
Più in dettaglio, il gettito delle entrate tributarie è cresciuto nei primi undici mesi dell'anno dell'11,3% rispetto al corrispondente periodo del 2005 (+23 miliardi di euro). Al 16 novembre scorso, senza quindi calcolare gli introiti derivati dall'autoliquidazione, il gettito è aumentato del 12,2% su base tendenziale con incassi maggiori per 2,4 miliardi di euro. Si assiste in particolare ad una crescita dell'Irpef da lavoro autonomo nella misura del 9,7% e da lavoro dipendente per il 12,4%. Ancora più evidente, in termini percentuali, il balzo dell'iva sugli scambi interni che ha registrato una crescita del 13,1 mentre l'ires aumenta del 12.
Anche il ministro per lo sviluppo economico, Pierluigi Bersani, giudica positivamente l´aumento delle entrate fiscali, che si è registrato a novembre, «è un buon segnale» anche per i contribuenti. perché «l'unica possibilità di diminuire le tasse è il fatto che tutti le paghino».
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