L’ordine alfabetico e il caso da una parte, una mia sottile perversione dall’altra, mi fanno mettere insieme, una settimana dopo l’altra, due cantanti che hanno molto di simile, e molto di diverso: Diana Krall la settimana scorsa, Diane Schuur questa settimana.
Queste due splendide artiste hanno di simile il nome (Diana), la professione (entrambe cantanti e pianiste jazz di grande livello) e per mia ricerca della simmetria (ma anche per vostra comodità di confronto), ho scelto, delle due cantanti, lo stesso pezzo: “East of the sun”.
Le similitudini finiscono qui: Diane Schuur, al contrario di Diana Krall, nasce segnata dalla sfortuna: nasce cieca, e non vedrà mai i colori del mondo. Contro la bellezza quasi sfacciata di Diana Krall, la Schuur può solo esibire un bellissimo viso, quasi sempre seminascosto da occhialoni scuri, messo su un corpo che non mostra volentieri, appesantito com’è dalla scarsa attività fisica impostale dalla cecità.
Inizia ad amare il jazz ascoltando il piano di George Shearing e di Duke Ellington, e le voci di Dinah Washington e di Sarah Vaughn, alle quali si ispira. A 9 anni inizia a cantare e suonare quasi professionalmente, lavorando allo Holiday Inn di Tacoma (Washington). A 16 anni la ritroviamo al Conservatorio per ciechi di Washington; diventa presto splendida cantante e ottima pianista. Il successo arriva a partire dal ’79, quando viene scoperta da Stan Getz, che rimane fulminato dal suo talento.
Contro la voce calda ma spesso bloccata sulle tonalità basse della Krall, la Schuur esibisce qualcosa di incredibile: una estensione vocale di tre ottave e mezza; chi canta può spiegarvi cosa questo significhi! Questa enorme estensione vocale la esaltava principalmente nei toni alti, forse inconsapevolmente influenzata dal mio “quasi amico” Maynard Ferguson, la cui tromba “lavorara” a quelle latitudini...
É una incredibile caratteristica tecnica, della quale però la Schuur non abusa: ne fa uso quasi solo quando canta in stile “skat”, facendo fare alla voce la funzione di uno strumento musicale.
Si è guadagnata, nel tempo, la stima di personaggi come Dizzy Gillespie, Count Basie, B.B.King, Maynard Ferguson, Ray Charles, Stevie Wonder, Quincy Jones... Nella sua carriera ha avuto 5 nominations ed ha vinto due volte il Grammy Award come migliore “jazz vocalist”. Al culmine della carriera, le è capitato anche di esibirsi alla Carnegie Hall ed alla Casa Bianca (beh... questo non è necessariamente un titolo di merito...)
Last but not least, le sono affezionato anche per aver avuto la fortuna di ascoltarla dal vivo, una sera, al mitico “Ronnie Scott’s”, a Londra, (47, Frith Street, Soho... Marilù, esiste ancora?), dove andavo a passare le mie serate quando mi trovavo a Londra per lavoro. Non ero andato per lei; non sapevo neanche chi suonasse quella sera; ci andavo solo perché ci andavo appena potevo, e ho trovato lei, sulla cui voce Dio aveva riversato tutto quello che le aveva tolto dagli occhi.
Proponiamo al vostro ascolto un pezzo eseguito con Maynard Ferguson alla tromba:
Diane Schuur & Maynard Ferguson - "East of the sun"
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