Apriamo questa analisi con il grafico della tendenza della fiducia nel Governo Prodi nel suo complesso, ed in Prodi in particolare:
.
La prima considerazione, che balza subito agli occhi, è che in luglio l’Unione aveva ancora un patrimonio di fiducia di tutto rispetto. In particolare, Prodi partiva da un gap fra fiducia e sfiducia di 21 punti. In 5 mesi è passato ad un gap negativo di 10 punti. In totale, 31 italiani su 100 sono passati dalla fiducia alla sfiducia.
.
E’ un risultato tragico, ma ancora peggio è riuscito a fare il governo nel suo complesso: da un gap positivo di 27 punti, è passato in 5 mesi ad un gap negativo di 20 punti; differenza: 47 punti
.
Un crollo di consensi di questa dimensione (anzi, meno drammatico), tanto per avere un’idea, Bush se lo è conquistato con 6 anni di governo fallimentare, due guerre non solo inutili ma dannose, il sacrificio di 3000 morti americani da aggiungere a quelli dell’11 settembre, Bin Laden che non si sa più se sia vivo o morto, ma che comunque non è nelle mani degli americani, Saddam catturato solo con una taglia pari al costo di mezza giornata di guerra, e del quale si comincia a dire che “si stava meglio quando si stava peggio”; una exit-strategy totalmente assente; 100 morti iracheni al giorno. Infine, la lenta, inesorabile ripresa del potere dei talebani in Afghanistan.
.
Intanto, però, iniziamo con lo sfatare alcuni luoghi comuni:
.
-1) non è Prodi il “peggior di tutti i mali”, ma il Governo nel suo complesso. Prodi ha un differenziale negativo di 31 punti, il governo di 47 punti.
.
-2) Il Governo era partito alla grande coi decreti Bersani, ma subito dopo ha iniziato con le retromarce, i distinguo, i “…si,però…”. Non è questo che chi ha votato per l’Unione si aspettava.
.
-3) Tutti parlano di tutto, magari a sproposito, e non si capisce mai se stiano parlando per conto del governo o della loro bocciofila; inoltre, in genere la coalizione manda in TV i peggiori comunicatori disponibili su piazza.
.
-4) TUTTI i governi di TUTTE le epoche hanno perso consensi durante la discussione della finanziaria; noi siamo riusciti a fare peggio degli altri, in primo luogo perché abbiamo dovuto fare una finanziaria da 70.000 miliardi di lire, che credo sia la seconda di tutti i tempi; in secondo luogo perché non abbiamo saputo contrastare la balla della destra secondo la quale sarebbe bastata una finanziaria pari alla metà, se non a un quarto (Brunetta) di quella varata; in terzo luogo perché non abbiamo saputo convincere che le maggiori entrate fiscali non sono merito delle leggi passate della destra (che guarda caso inizierebbero ad esplicare i loro magnifici effetti propulsivi dopo 5 anni e mezzo dalla loro vittoria del 2001), ma del timore reverenziale per la severità del cagnaccio Visco.
.
-5) NIENTE ci è stato detto ancora su che cazzo voglia fare questo governo su legge elettorale, conflitto d’interessi, TV (anzi, sulla TV ci hanno detto delle cose che non ci piacciono). Dopo 7 mesi dalla vittoria elettorale, siamo ancora con un CDA Rai in mano alla destra.
.
-6) La finanziaria, in progress, è cambiata ogni 5 minuti, senza un disegno strategico, ma seguendo i decibel di chi urlava più forte.
.
-9) Stiamo facendo anche qualcosa di buono (tipo le misure per la riduzione del precariato), ma anche qui giocando in difesa, e lasciandoci impunemente accusare di fare “assunzioni clientelari”, anche quando non stiamo assumendo nessuno ma stiamo regolarizzando gente che è già, comunque, a libro paga. Gente alla quale è semplicemente doveroso assicurare delle certezze per il futuro.
.
-10) Infine, “mentre Sagunto brucia”… noi parliamo del Partito Democratico, che dovrebbe essere la panacea di tutti i mali. E’ un argomento del quale alla casalinga di Voghera non frega una mazza, La casalinga di Voghera vuole sapere se il figlio sarà stabilizzato o farà il precario a vita, se le sue tasse diminuiranno o aumenteranno, se il ticket… se il bollo auto…
.
Questa sera la fiducia ci sarà, grazie ai Senatori a vita (che Dio ce li conservi a lungo in vita. Poi ci concentreremo per mesi sul tormentone della “riconta” dei voti: riconta che ci potrebbe dare qualcosa di positivo SOLO in un caso: se ci fosse discrepanza fra la conta “fisica” delle schede bianche, e quello che c’è scritto nei verbali. Questo non si verificherà, perché neanche Pisanu e i suoi uomini possono essere così coglioni. In tutti gli altri casi, abbiamo solo da perdere. Dalla “riconta” del Senato potremmo perdere il Senato (basterebbe che cambiasse il risultato di una delle Regioni sotto controllo), mentre dalla riconta alla camera, anche se emergesse che avevamo 800.000 voti in più, non cambierebbe il premio di maggioranza, quindi non avremmo un solo deputato in più.
Potremmo ricavare solo un guadagno d’immagine se si dimostrerà che la destra ha piantato un bordello di mesi per niente. Troppo poco, per recuperare quanto abbiamo perso. Ci vorrebbe ben altro: un colpo d’ala, mettersi a fare le cose che la gente di sinistra si aspetta da una coalizione di centro-sinistra. Ma temo che niente di concordato riusciremo a fare su temi quali la legge elettorale, le staminali, i PACS, il finanziamento alle scuole confessionali, un reale ridisegno delle curve IRPEF, e via elencando. Solo un boom economico, accompagnato da un più che proporzionale boom delle entrate fiscali, potrebbe aiutarci ad invertire la tendenza.
.
Se questo non accadrà, mangeremo il panettone (e questa è già una vittoria contro la prosopopea del nano di Arcore), ma non mangeremo la colonna Pasquale.
.
P.S.: Nel frattempo noto che l’unico ministro che a livello personale non solo mantiene la prima posizione, ma è in ulteriore crescita, è quello che parla di meno…
SOCIAL
Follow @Tafanus