Cari amici,
con tutta la franchezza di cui sono capace vorrei rispondervi che mi sono rotto i coglioni. Ricevo ogni giorno circa ottanta messaggi di posta elettronica, spesso inviati da privati cittadini, altre volte da associazioni e, molto spesso da organizzazioni di ogni tipo che mi propongono Viagra, Cialis ed altri sostegni erettili. Cerco di seguire il contenuto della posta nei brevissimi ritagli che il lavoro di aula e di commissione lascia liberi. Solo in alcune occasioni, come questa, riesco a rispondere a qualcuno. Le altre volte faccio solo una operazione di pulizia cestinando le coglionate più palesi e lasciando il resto a momenti migliori.
In tale condizione di "overdose" comunicativa è davvero singolare che qualcuno pretenda di avere risposta solo per avere fatto la fatica di spingere un cazzo di bottone che invia automaticamente la posta a centinaia di indirizzi. Venite a trovarmi, datemi 10 minuti del vostro tempo e ve ne restituirò 20, altrimenti non è possibile stabilire contatti efficaci.
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In quanto al "profumatamente pagati", sarebbe ora di affrontare un discorso un poco più complessivo su tutte le retribuzioni pubbliche (molte delle quali gridano vendetta) riconoscendo ai parlamentari, meno quattrini e più servizi efficaci per svolgere i loro compiti di rappresentanza, avendo la serietà di dire che ciò sarebbe senza dubbio più etico ma non costerebbe meno alla collettività. In questo modo ci sarebbe modo anche per rispondere alla posta operazione per cui non basterebbe un dipendente a tempo. Non vi infilate anche voi nel vento dell'antipolitica e del qualunquismo populista, come quelli che pretendono insieme la riduzione drastica del numero dei parlamentari e poi si incazzano perchè quelli che ci sono non ce la fanno ad incontrare gli elettori ed a rispondere alla posta. Saluti sinceri . Senatore Salvatore Allocca
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Egregio senatore Allocca,
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-1) ricevo la sua risposta, che non esito a definire sorprendente. Riceve 80 (addirittura!) e-mails al giorno, molte delle quali propagandano il viagra ed altre cosette simili? La sorprenderò dicendole che nei giorni in cui ricevo meno di 200 emails mi sento fortunato. Le emails sul viagra le elimino con qualsiasi anti-spamming (ne esistono anche di gratuiti). Al resto cerco di rispondere, sempre ed educatamente, pur non disponendo di un "portaborse".
-2) La ringrazio per aver trovato il modo di rispondere al nostro secondo sollecito, ma vorrei sottolineare che lei non risponde a me, ma a circa 1100 persone che le hanno scritto per mio tramite. Quindi, come vede, non si tratta di "qualcuno che pretende (sic!) di ricevere una risposta solo per aver fatto la "cazza di fatica" di pigiare un bottone; le posso assicurare che la nostra fatica è un pò più dura, prolungata e consistente, ma non proverò a spiegargliela in dettaglio: dubito che capirebbe. Noi non "pretendiamo" un bel nulla, si metta pure tranquillo. Noi chiediamo. Una prima volta con educazione e gentilezza. La seconda volta con educazione ma senza gentilezza, Poi c'è qualcuno che risponde e qualcuno che non lo fa; qualcuno che risponde in maniera civile, e qualcuno che risponde come lei. Non se ne faccia un cruccio, ci siamo abituati.
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-3) La ringrazio per il consiglio di "non infilarci nel buco nero del populismo e dell'antipolitica). Faremo tesoro del suo prezioso consiglio. Però vorrei ricambiare (gratis): nel mentre noi cercheremo di tenerci ben al riparo dal populismo e dall'antipolitica, ci piacerebbe che i parlamentari che abbiamo mandato in Parlamento iniziassero a fare la politica per la quale li abbiamo votati: e due dei principali motivi per cui li abbiamo votati sono esattamente i temi proposti nella petizione e sui quali, per usare il suo linguaggio, finora non avete fatto un cazzo.
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-4) sulle retribuzioni dei parlamentari fà un discorso che non capisco (sarà un mio limite) che mette insieme una specie di confronto in negativo con le retribuzioni dei managers pubblici, un discorso che tende (ho capito male?) a schivare eventuali riduzioni nel numero dei parlamentari, e poi, mi consenta, la perla: se vengo a trovarla, perdendo 10 minuti del mio tempo, lei è disposto a perderne venti... Caspita, una generosa offerta di concambio: ha solo trascurato di mettere nel conto che io per venire a Roma, parlare venti minuti con lei, dovrei investire, oltre ai 10 minuti di colloquio, 16 ore di viaggio, ed alcune centinaia di euro. Le faccio una controproposta: venga a trovarci lei a Milano, e le daremo tutto il tempo di cui ha bisogno, sottraendolo al riposo o al lavoro. Perchè le sembrerà strano, ma molti di noi non vivono di solo "populismo e antipolitica", ma di tanto in tanto lavorano.
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Distinti saluti
Tafanus
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P.S.: Pubblicherò la sua lettera e la mia risposta sul blog, a beneficio dei 1100 firmatari della petizione, che hanno diritto di sapere come stia andando la cosa.
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