PARTE PRIMA - Il fatto: a Roma un tascista si sente "derubato" di una corsa da un aunoleggiatore (autorizzato, è meglio precisare). A Roma i tascisti non discutono mai i loro diritti. Il tascista in questione non fà eccezione. Non discute, mena. L'autonologgiatore muore. Un altro tascista, intervistato dalla TV, approva: "...si è sentito toccato nei suoi diritti, e ha reagito secondo quello che pensava..."
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PARTE SECONDA: si scopre che il tascista assassino aveva NOVE precedenti penali per violenza, aggressione e altra robetta del genere, ma alla Camera di Commercio, dove si rinnovano periodicamente le licenze, figurava "Incensurato". E' il bello dell'auto-certificazione, bellezza... Ora attendiamo che qualcuno (non sappiamo a chi tocchi, se al Governo o al Comune), per gente che prende in macchina dei cittadini, chieda anche la radiografia dei denti. Autocertificazione stu cazzu.
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PARTE TERZA: Attendiamo con ansia la prossima manifestazione di piazza (magari con blocco della circolazione) dei tascisti romani, per avere il piacere di vederli guidati alla vittoria dalle "tre punte" (Storace - Gasparri - Alemanno). Per la legalità, c'è sempre tempo.
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