"La censura della Rai (che ha rifiutato di trasmettere un'intervista del Tg1 con Saddam Hussein, ndr) è una delle pagine più stupidamente vergognose della storia della nostra informazione. Essa è l'ultimo atto della censura sistematicamente attuata contro le tesi e le posizioni irachene che in Italia sono conosciute per sentito dire e mai in modo realmente autentico. Il mio viaggio con Le Pen in Iraq ad esempio venne sistematicamente banalizzato, minimizzato e criticato se non totalmente ignorato anche se da quell'iniziativa scaturì il rilascio di 80 ostaggi europei. Si tratta di una linea ottusa che risponde solo alla intransigenza guerrafondaia dei circoli mondialisti che hanno oggi nel ministro De Michelis uno dei loro uomini di punta e nel Psi un referente di primo piano"
(Gianfranco Fini, Ansa, 29 dicembre 1990).(Da Marco Travaglio - Carta Canta)
...poi dev'essere successo qualcosa... fra sdoganamenti, acque di Fiuggi e quant'altro, Gianfranco ha smesso i calzoncini alla zuava, ha sotterrato la divisa da "Figlio della Lupa", ha fatto sparire le foto col saluto romano, si è comprato a rate un abito "ProntoFacis", e, tel chì, è diventato uno statista... Una celebre canzone della Mannoia recita "...come si cambia, per non morire..." Politicamente, beninteso...
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