E' lo stesso Romano Prodi a sintetizzare in una conferenza stampa a sorpresa il suo intervento al conclave di governo dedicato alla «crescita». Una giornata movimentata da una lite tra Marco Pannella e Antonio Di Pietro, dopo che il leader radicale, lasciando acceso il proprio cellulare, aveva fatto da «ponte» per inviare in diretta su Radio Radicale il dibattito in corso. MANOVRA - Il premier ha ribadito che la manovra contiene «strumenti di grande cambiamento e di riformismo, non è né conservatrice né radicale». Prodi ha fatto alcuni esempi delle scelte coraggiose da fare. Per esempio, in materia di energia sostenibile, a proposito dell'attuazione del protocollo di Kyoto sulle emissioni di gas, è «assurdo spendere 1,5 miliardi in multe e non in ricerca» ha detto il premier. Poi ha anche ricordato gli errori commessi dalla coalizione nella comunicazione. SCELTE CORAGGIOSE - «C'è poi la riforma della Pubblica amministrazione e qui servono atti coraggiosi», come ha sottolineato anche il ministro per l'Economia, Padoa-Schioppa («Non bisogna spendere di più ma spendere meglio») . E ancora, «occorre intervenire sugli enti previdenziali: non vedo perché strutture che hanno le stesse funzioni siano separate» ha detto Prodi. Il presidente del Consiglio ha spiegato anche che parte del suo intervento è stata dedicata alla scuola e alla ricerca: «Qui ci sono dei ritardi che vanno colmati e lo stesso identico problema c'è per quanto riguarda l'occupazione femminile e quella nel Sud». Ed ancora, Prodi ha spiegato che è stato affrontato il nodo delle infrastrutture: «Noi abbiamo già 91 mld di spesa impegnati» e occorre portarli a termine. AUTHORITY - Infine: «Dobbiamo spendere di più nelle energie alternative», «bisogna istituire una Authority per il settore dei trasporti ma anche una semplificazione di quelle già esistenti» perché le autorità di controllo negli ultimi anni hanno perso la loro importanza e il loro ruolo e ora lo devono riacquistare». ETICA - Infine l'invito conclusivo a tutti i partecipanti al conclave: «Serve un'etica di coalizione per fare un governo serio che lavori per il Paese, anche se questo significa per qualcuno rinunciare a qualcosa». Ad esempio, ha esemplificato il presidente del Consiglio, «le nomine nelle aziende pubbliche e nella pubblica amministrazione devono essere fatte secondo il merito. Io ho trovato una eredità di competenze molto dubbie».
«ERRORI NELLA COMUNICAZIONE»
- «La coalizione si è presentata come una polifonia poco armonica,
spesso una cacofonia». Così Romano Prodi, nella sua relazione al
seminario di Caserta, ha parlato degli errori di comunicazione di
Governo e maggioranza, paventando il pericolo che l'Unione possa
«entrare in una spirale perversa», dando l'immagine «solo di prendere
decisioni impopolari».
IN DIRETTA SU RADIO RADICALE - Prodi ha anche commentato con una battuta l'incursione in veste di hacker di Marco Pannella: «Come ha detto in passato D'Alema "è la democrazia bellezza"...». Nella mezz'ora di intervento che Radio Radicale è riuscita a piratare e a diffondere, il premier ha definito la riforma della giustizia un «banco di prova... di un'importanza enorme, fondamentale». Per questo è «indispensabile» sostenere la proposta del Guardasigilli nella consapevolezza che i lunghissimi tempi dei processi «bloccano lo sviluppo economico». (Corriere della Sera 12 gennaio 2007)
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