Aveva iniziato il dottor Sottile, con l'idiozia, seguita da una penosa smentita, di affermazioni su possibili saldature fra BR, no-TAV, centri sociali, no-global, e Dio solo sa ancora cosa (mancavano solo i mitici anarco-insurrezionalisti di Pisanu).
Aveva proseguito Cicciobello Rutelli (il Principe Consorte), avvertendo che qualsiasi disordine sarebbe stato "represso" duramente. Poi, via via, si sono unite le "seconde linee" dell'imbecillità, a partire dal sindaco italoforzuto Hullweck detto Halloween, che ha evocato e preannunciato l'arrivo dei terribili black-bloc, quei duecento mascherati da demoni che hanno messo a ferro e fuoco i cassonetti della spazzatura di Genova, sotto l'occhio vigile e compiacente della polizia. guidata dai fascisti..
Col passare delle ore, la parola d'ordine non detta è stata quella di spargere il terrore (sarà una nuova Genova), per indurre il fallimento della manifestazione.
Un buon contributo lo ha dato il Prefetto, il quale ha "disposto la chiusura degli spazi aerei". La gente legge i titoli, e dice: Cazzo! le nuove BR devono essersi impadronite di qualche Tornado! Poi leggi meglio, e scopri che lo "spazio aereo" è chiuso per far volteggiare due elicotteri due della polizia. Ci sono molte occasioni nelle quali gli elicotteri "volteggiano": il giro d'Italia, la maratona di Roma, la Milano-Sanremo, ma a nessuno viene in mente di "chiudere lo spazio aereo". Al massimo si stabiliscono delle quote di volo massime per gli elicotteri e minime per gli aerei. Ci arriverebbe persino Galan.
I giornali di destra si sono subito, come direbbe il mio amico napoletano, "azzuppati il pane", con un allucinante campionario di piccole e grandi disonestà giornalistiche.
Prendete, ad esempio, il "Quotidiano": bel titolone carico carico:"Vicenza sotto assedio - Incubo black-bloc"; poi ti sposti sul corpo dell'articolo, e leggi: "...I segnali di giornata, a parte qualche polemica sull'adesione ideale del presidente della Camera, dicono che non c'è l'allarme rosso per le possibili violenze: in Consiglio dei ministri Giuliano Amato non ne parla, segno, dicono fonti governative, che la situazione è sotto controllo. E anche dall'ultimo incontro fra gli organizzatori della manifestazione e i responsabili dell'ordine pubblico giungono segnali distensivi. Si era parlato di caselli autostradali bloccati, stazione ferroviaria chiusa, tutto rientrato: l'unica preoccupazione dei tutori dell'ordine è per il passaggio più delicato, quando il corteo sfilerà davanti alla Questura in viale Mazzini..." E i black-bloc??? spariti! dall'articolo e da Vicenza!
Il Tempo di Roma, ricordando forse di essere stato la casa di Gianni Lecca, titola sobriamente: "Paura a Vicenza per il corteo anti-USA"
Il Foglietto scrive: "...Sfileranno esponenti di Rifondazione comunista, Verdi, Comunisti italiani e Democratici di sinistra, ma non è annunciata la presenza di alcun membro del governo. Il sindaco della città, Enrico Hullwek, ha espresso preoccupazione per la possibilità dell’arrivo di black block dall’estero..." Di nuovo Halloween coi black-bloc, "sfileranno i partiti della sinistra radicale"... e i vicentini? e le mille organizzazione della società civile, la Lilliput in su? niente... per Giuliano Ferrara, detto la Pancia della Verità, non esistono.
Chi supera se stesso è, ovviamente il Geniale dell'amico americano di georgedabliu: "... Un sabato anti-americano di paura - Unione in piazza contro il governo - [...] Manifestazione di stampo antigovernativo, dal momento che si protesta contro l’ampliamento della base americana di Vicenza, decisa con il pieno avallo del governo Prodi [...] Poi vai avanti nell'articolo a cercare gli elementi per i quali a Vicenza sarà un "sabato de paura", e non li trovi... pari pari come "Il Quotidiano"
Galan, il doge, intanto, per non restare indietro, straparla da giorni di possibilità elevate di scontri violenti.
Anche sull'ineffabile Patania, titolone: "Le sparano troppo grosse. E Vicenza rischia un G8" Poi cerchi nel corpo dell'articolo il perchè di questo rischio G8, e non lo trovi. Sarà per la prossima cazzata.
Ma chi proprio non ci sta a restare indietro è il solito Littorio, che parte col titolone: "CENTOMILA MATTI IN PIAZZA", ma poi nel corpo dell'articolo non si fà mancare niente: "...Tra qualche ora saranno in piazza a Vicenza. La motivazione ufficiale è nota: boicottare l'allargamento della base Usa al quale Romano Prodi ha dato il proprio consenso in una dichiarazione pubblica. Alla manifestazione c'è di tutto: noglobal, disubbidienti, antagonisti, pacifisti, gente qualunque e, forse, qualche brigatista attivo o potenziale..." Littorio ha trascurato solo (non si può pensare a tutto...) i no-TAV, i black-bloc, gli anarco-insurrezionalisti, i separatisti baschi e l'IRA.
L'Unità titola: "...Vicenza, una pacifica invasione - Attese almeno 50mila persone..."
Sul Manifesto, Gabriele Polo scrive un editoriale carico di amara ironia: "...Vicenza fa paura. Paradosso estremo per la città simbolo del doroteismo democristiano, mite perché devota, tranquilla perché ricca. Eppure la paura è stata costruita addosso a Vicenza con migliaia di poliziotti mobilitati, gli ospedali allertati, i tombini saldati; solo un estremo pudore ci ha risparmiato il rendiconto del numero di sacchi di plastica da obitorio. È una paura del tutto artificiosa, uno schermo mediatico che nutre la politica dei nostri tempi, ma capace di costruire un'altra realtà, la sola con cui i poteri sembrano sapersi misurare e attraverso cui determinare eventi concreti: affrontando la crisi della rappresentanza con una droga [...]
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