I dodici punti del documento presentati da Romano Prodi «sono prioritari e non negoziabili». Lo afferma lo stesso il premier nel documento diffuso ai segretari dell'Unione per il rilancio dell'azione di governo.
.
1. «Rispetto degli impegni internazionali e di pace. Sostegno costante alle iniziative di politica estera e di difesa stabilite in ambito Onu ed ai nostri impegni internazionali, derivanti dall'appartenenza all'Unione Europea e all'Alleanza Atlantica, con riferimento anche al nostro attuale impegno nella missione in Afghanistan. Una incisiva azione per il sostegno e la valorizzazione del patrimonio rappresentato dalle comunità italiane all'estero».
.
2. «Impegno forte per la cultura, scuola, università, ricerca e innovazione».
.
3. «Rapida attuazione del piano infrastrutturale e in particolare ai corridoi europei (compresa la Torino-Lione). Impegno sulla mobilità sostenibile».
.
4. «Programma per l'efficienza e la diversificazione delle fonti energetiche: fonti rinnovabili e localizzazione e realizzazione rigassificatori».
.
5. «Prosecuzione dell'azione di liberalizzazioni e di tutela del cittadino consumatore nell'ambito dei servizi e delle professioni».
.
6. «Attenzione permanente e impegno concreto a favore del Mezzogiorno, a partire dalla sicurezza».
.
7. «Azione concreta e immediata di riduzione significativa della spesa pubblica e della spesa legata alle attività politiche e istituzionali (costi della politica)».
.
8. «Riordino del sistema previdenziale con grande attenzione alle compatibilità finanziarie e privilegiando le pensioni basse e i giovani. Con l'impegno a reperire una quota delle risorse necessarie attraverso una razionalizzazione della spesa che passa attraverso anche l'unificazione degli enti previdenziali».
.
9. «Rilancio delle politiche a sostegno della famiglia attraverso l'estensione universale di assegni familiari più corposi e un piano concreto di aumento significativo degli asili nido».
.
10. «Rapida soluzione della incompatibilità tra incarichi, di governo e parlamentari, secondo le modalità già concordate».
.
11. «Il portavoce del presidente, al fine di dare maggiore coerenza alla comunicazione, assume il ruolo di portavoce dell'esecutivo».
.
12. «In coerenza con tale principio, per assicurare piena efficacia all'azione di governo, al presidente del Consiglio è riconosciuta l'autorità di esprimere in maniera unitaria la posizione del governo stesso in caso di contrasto».
.
...noi non crediamo che questo scheletro di programma sia il massimo, ma sappiamo che quando si tira troppo la corda in una certa direzione, si verifica uno spiacevole "effetto fionda", per cui alla fine del processo ci si ritrova spostati dalla parte opposta. Fuor di metafora, la "spinta a sinistra" di Rossi e Turigliatto, comprensibile sul piano dei principi, ha quasi fatto cadere il governo, e costretto l'esecutivo a ricomporsi allargando alleanze e programmi nella direzione opposta. I principi sono salvi; il risultato pratico è che avremo un programma di riferimento più centrista di quello precedente...
SOCIAL
Follow @Tafanus