Da oggi il nostro amico ES, Consulente Finanziario, ci fornirà una serie di articoli divulgativi per una miglior conoscenza degli strumenti finanziari che possono interessare gli individui e le famiglie. Cercherà insomma di spiegare, in maniera piana, quelle piccole e grandi questioni che spesso si pongono all’investitore non istituzionale. In linea di massima, questa rubrica uscirà il martedì. Benvenuto ad ES.
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Due parole di presentazione. Scopo di questi brevi contributi é dare ai lettori del blog interessati un minimo di conoscenza degli strumenti e della problematica relativa alle scelte di finanza famigliare, come investimento del risparmio, acquisto a credito di beni durevoli e di consumo, il mutuo casa ed altre questioni che pur non importando cifre notevoli hanno un peso sulla nostra vita di tutti I giorni. Potrò rispondere a qualche vostra domanda, purché sul tema trattato ed avendo ben chiaro che io non posso e non voglio dare consigli specifici di scelta o di investimento, non essendo né professionale né serio. Un`ultima cosa: non ci sono pretese accademiche e molti argomenti sono volutamente semplificati ed approssimati per permettere la comprensione a tutti.
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Voglio cominciare con una questione semplice ma fondamentale: se abbiamo 4 soldi ed andiamo in banca per investirli veniamo sommersi da molte proposte che trattano di diversi strumenti, che sembrano facili da comprendere e da usare, ma che non di rado ci riservano delle sorprese. Ora io vorrei parlare singolarmente di questi mezzi tecnici e successivamente – in vari articoli – fare delle comparazioni tra loro per arrivare a fornire al lettore un minimo di capacità critica davanti alle suadenti proposte del nostro fidato bancario.
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Cominciamo dall`INVESTIMENTO sul MERCATO MONETARIO O FINANZIARIO, ovvero da quelle attività finanziarie che rappresentano sostanzialmente una quota di un prestito incorporata in un titolo di credito trasmissibile che comportano la corresponsione di un capitale che verrà poi rimborsato a scadenza o recuperato ad un certo prezzo in caso di vendita prima della scadenza e che pagano al portatore un interesse periodico ad un certo tasso fisso o variabile. Quindi tecnicamente abbiamo:
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CAPITALE NOMINALE = importo della quota del prestito sottoscritta su cui maturano interessi
CORSO SECCO = quotazione del prestito espressa in percentuale
TASSO NOMINALE = rendimento facciale teorico dell`investimento
TASSO EFFETTIVO IMMMEDIATO = rendimento reale immediato dell`investimento
TASSO EFFETTIVO A SCADENZA = rendimento reale consuntivo dell`investimento
COMMISSIONI = costi cariicati dall`intermediario (banca) per acquisto, vendita rimborso, custodia del prestito. Di solito son calcolate sul nominale.
CEDOLA = importo periodico degli interessi corrisposti su un importo nominale del prestito.
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Esempio: se acquisto 1000 € nominali dell`obbligazione A a 5 anni che rende il 3% nominale annuo e che é quotata 95 significa che 1000 € é il capitale che frutta interessi e che mi verrà rimborsato alla scadenza, che per acquistare il titolo io devo corrispondere il 95% di mille dunque 950 €, che 30 (3% di 1000) é la cedola, che il 3% é il tasso nominale. Invece il tasso effettivo immediato é calcolato considerando che pagando 95 io incasso 3, se pagassi il nominale 100 io prenderei 3*100/95 = 3,15%. Invece il tasso effettivo a scadenza lo posso calcolare solo se fisso il termine del mio investimento. Se decido di tenere il titolo fino alla scadenza io incasso in 5 anni un premio di 5 (100 sui 95 pagati) ovvero 1 all`anno. Dunque il mio tasso effettivo a scadenza é 4,15% annuo aritmetico.
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CONSIDERAZIONI. Ogni investimento deve essere esaminato dal lato tecnico formale, dal lato sostanziale di mercato e dal lato fiscale. Noi per ora ci limiteremo alle considerazioni tecniche. Come vedete il tasso nominale conta poco. Quello che fa premio é il tasso effettivo immediato, il corso di acquisto che determina il premio (o il costo se il titolo é quotato oltre 100) di rimborso e LE COMMISSIONI. Nel termine COMMISSIONI io comprendo OGNI costo che noi dobbiamo sostenere sia per comprare che per vendere il nostro strumento. Dunque deve essere incluso: il compenso di mediazione, il costo dell`operazione, I bolli ed eventuali oneri fiscali indiretti, il costo della custodia pro quota. (difatti non esistendo più I certificati cartacei che potevano essere custoditi direttamente dal portatore é necessario affidarsi ad un intermediario finanziario abilitato (es banca) per custodire I nostri valori naturalmente a pagamento. Attenti che le commissioni potrebbero incidere per una percentuale cospicua sul vostro guadagno. Es se fossero 0,5 acquisto e vendita e 0,5 custodia voi vedete che il vostro tasso annuo effettivo netto dal 3,15% diventa il 2,15% vendita esclusa. Il vostro guadagno in % si riduce del 32%., tasse escluse.
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SINTESI. Se vogliamo comperare uno strumento monetario o finanziario dobbiamo guardare: IL CORSO, LA SCADENZA, IL TASSO EFFETTIVO IMMEDIATO E LE COMMISSIONI. Se questi dati non vi sono chiari chideteli sempre prima di comprare.
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Nel prossimo articolo introdurremo qualche complicazione tecnica come tassi variabili e cedole cumulate, vedremo gli aspetti fiscali, nonché parleremo della tipologia degli strumenti per forma tecnica, scadenza e debitore.
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