Facciamo un passo indietro. Ieri mattina esce il “Geniale”, con un bel servizio-spazzatura (che nessun altro giornale, neanche della destra più becera, si sogna di pubblicare). Nel servizio si pubblica, con sapiente uso di omissis e di virgolettati, la notizia-bomba: Sircana, portavoce di Prodi, sarebbe stato fotografato mentre va per viados.
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Niente nomi, siamo gentiluomini, ma solo allusioni. Quanto basta perchè in un attimo tutte le agenzie online si riempiano della notizia-bomba: Sircana beccato che va neanche a puttane, ma addirittura a viados.
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Il povero Sircana, con quella sua faccia improbabile quant’altre mai, si limita a mormorare: “...sono una persona perbene...”
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Facciamo un secondo passo indietro: sempre ieri mattina, sul sito di Dagospia, specializzato in gossip di bassa lega, c’è l’inevitabile, ampio servizio del tipo “puttanoni allo sbaraglio”. Fra le tante notizie vere o false, si parla anche di come fra le ricattate del giro Corona’s ci fosse tale Barbara Berlusconi, fotografata in Corso Como, all’esterno di una discoteca, “...ubriaca fradicia, con un tizio che la sbaciucchia e le palpa il culo...”
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La notizia ci lascerebbe del tutto indifferenti, se non fosse per il fatto che la Barbara non è un’omonima della figlia dell’ex premier, ma è proprio lei, e che alla richiesta di un compenso che eviti la pubblicazione delle foto sui giornaletti per shampiste, anzichè recarsi al più vicino commissariato di polizia per querelare i ricattatori, si reca nella più vicina banca, ritira qualche decina di milioni di vecchie lire, e risolve il problema come sa e come usa: pagando.
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Facciamo un passettino avanti: durante tutta la giornata Sircana viene sbertucciato; alcuni pongono in relazione il suo ricovero in ospedale con una fuga dai fatti, o con un malore dovuto al fatto di essere stato beccato coi viados. Le sue dimissioni sono date per “altamente probabili” persino dal “Velino”, agenzia di stampa vicina alla sinistra.
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Persino una Santa che da un paio di giorni frequenta il Tafanus (ma arrivano tutti da noi?!?!), tale Santa Paria Poretti, dimentica la carità che il suo corano le imporrebbe, e puccia il biscotto, e forse anche qualcos’altro, nel caso Sircana, scrivendo questo commento caritatevole e garantista:
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“..Sircana è propio un bell'esponente di questo governo! Se ne tornassero tutti a scuola per imparare la differenza tra uomo e donna e per capire che le vie di mezzo non possono esistere! Ma Santo Iddio da chi siamo governati? E poi lasciamo che siano questi depravati a legiferare in materia di Famiglia?...”
Saluti, Maria P.
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Insomma, questi destri integralisti sono iper-garantisti, ma, santo cielo!, ogni tanto anche loro devono avere un quarto d’ora di ricreazione!
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Una piccola parentesi: la “notizia” su Sircana ovviamente ha lasciato male me come molti a sinistra, anche se le reazioni generalizzate sono state del tipo “... a me interessa sapere se fa bene il suo lavoro, e se ruba o non ruba; per il resto, nel suo tempo libero vada con chi vuole: donne, uomini, ricchioni, viados, transgender...“
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Più tardi, la sorpresa: il Cavaliere in persona si scaglia contro “l’imbarbarimento” della politica. Sentite con quali nobili, incredibili parole:
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“...basta gogne, basta «fango», basta con certe «inaccettabili aggressioni mediatiche. Mi sembra che questo ulteriore scandalo della cosiddetta Vallettopoli stia imbarbarendo la vita civile[...] Davvero un fenomeno assolutamente deprecabile, tanto più che si tratta di fango non supportato da alcuna prova...”
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Quali nobilissime parole... peccato che non siano accompagnate da una letterina di licenziamento a Maurizio Belpietro. Perchè, vedete, qualcuno di noi DEVE trovare il coraggio di informare il Cavaliere che la merda nel ventilatore l’ha buttata il suo giornale, il suo Maurizio Belpietro, che ancora oggi, dalle pagine del Geniale di famigghia, si erge a maestro di giornalismo, ed anzichè giustificarsi per aver messo in moto il ventilatore coi cartocci di merda fra le pale, butta merda sugli altri giornalisti, chiedendosi, perentorio: “...tutti i giornali avevano queste notizie: perchè le ho pubblicate solo io?...”
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Caro, ineffabile BellissimoPietro, ci consenta di non risponderle, anche per evitare eventuali querele per insulti. Perchè ha pubblicato solo lei? Faccia come farebbe Marzullo/Crozza: si faccia una domanda, si dia una risposta, e poi fuori dai coglioni.
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Intanto, dai fascisti, partono dichiarazioni di solidarietà pelosa (Fini) perchè mentre si finge di essere solidali con Sircana, si continua a definirlo “ricattato”, e quindi, come conseguenza logica, “ricattabile”. Oppure idiotissime, impossibili difese del “Geniale” da parte di uno come Storace, sul quale pesano fascicoli giudiziari (veri e non inventati) coi quali si potrebbe riempire un armadio:
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Gianfranco Fini: «Se è inaccettabile mettere alla gogna, non solo mediatica, chi non è nemmeno indagato, è addirittura disgustoso gettare nel tritacarne anche le vittime di ricatti e estorsioni»
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Tutti «ipocriti» secondo Francesco Storace. «In quale scuola di giornalismo si insegna a censurare quanto riguarda il portavoce del governo? Il Giornale ha avuto una notizia e l’ha pubblicata. E quelli che attaccano il quotidiano sono quelli che hanno goduto quando Repubblica ha sbattuto in prima pagina la lettera di Veronica Lario a Berlusconi, questa sì una vicenda privata, e che sono stati zitti di fronte al linciaggio di Salvatore Sottile».
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Alcune brevi “istruzioni” per Starace:
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1. Il “Geniale non ha avuto una notizia, l’ha fabbricata.
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2. Repubblica non ha sbattuto in prima pagina un bel nulla: la lettera di Veronica Lario l’ha ricevuta da Veronica Lario, con richiesta di pubblicazione.
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3. Last, but not least, la lettera di Veronica Lario era autentica, le foto di Sircana coi viados inventate (meglio: inesistenti).
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Coglie le sottili differenze, Starace? Faccia uno sforzo: ci potrebbe riuscire persino lei...
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Tutt’altra musica da sinistra:
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Per Vannino Chiti si è trattato di «un vergognoso attacco». «Quando si usa la stampa - aggiunge Francesco Rutelli - per tentare una lapidazione in pubblico, e lo si fa da parte di chi si riempie la bocca ogni giorno col garantismo, è motivo di profonda tristezza e preoccupazione». Altri a sinistra preferiscono prendersela con il Giornale. È il caso di Giovanna Melandri, secondo la quale, «il senso del limite è stato superato da un sensazionalismo vigliacco». Di Roberto Cuillo: «Il quotidiano mette dolosamente alla gogna il nome di Sircana per colpire Prodi». Di Roberto Villetti: «È stato sparso discredito sul portavoce del premier». E soprattutto di Renzo Lusetti, che parla di «scandalo inventato»: «Devono essere proprio arrivati alla frutta se, per vendere qualche copia, hanno tirato in ballo una persona per bene come Sircana». E Dorina Bianchi, Margherita, chiede che «Berlusconi faccia seguire alle parole i fatti e intervenga sul Giornale».
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LA COMICA FINALE: Abbiamo scherzato !!!
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Dal Geniale - Il paparazzo: «Macché scoop io scherzavo...»
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Max Scarfone lei come fotografo è indagato dalla Procura di Potenza per delle fotografie scattate a Silvio Sircana in una serata del settembre scorso. Volevate ricattarlo?
«Ma come si permette? Era tutto uno scherzo! Faccio le foto dietro i cespugli, mi camuffo, corro da una parte all’altra... Sono un paparazzo doc ma non per questo sono un ricattatore».
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Uno scherzo?
«Sì, le telefonate tra me e Fabrizio Corona sulle foto fatte a Sircana. Colloqui tutti assolutamente scherzosi... Io non ho mai fatto estorsioni né scatti per ricattare politici. Leggendo gli atti nessuno può sapere che noi scherzavamo al telefono».
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Si difenderà così davanti ai magistrati?
«Io ho dato tutto a un avvocato per intraprendere azioni legali. Fabrizio ci diceva sempre di portargli degli scoop. Era malato di scoop. E noi come altre agenzie ci davamo da fare. Così anch’io, che sono un paparazzo a tutti gli effetti, fotografo tutti, chiunque abbia una rilevanza pubblica... Ho lavorato due, tre anni per Corona e poi mi sono fermato e nel periodo incriminato, quello in cui avrei spiato Sircana, cioè dal 31 marzo al 10 settembre, sono stato bloccato perché ho avuto un incidente in moto».
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Quindi le foto?
«Non sono state fatte anche se una foto di un personaggio e di una situazione come quella di Sircana non ha prezzo».
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Le foto coincidono però con le intercettazioni...
«Io ho fatto solo quelle al ristorante, non so che dirle. Ho visto questa scena ma tutto quello che è successo dopo è uno scherzo. Ho la fedina penale pulita, 35 anni, e non ho mai commesso illegalità. Mai avuto problemi».
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Ma lo ha pedinato...
«Non credo che Corona facesse estorsioni e se mi dovessi sbagliare io non ne so assolutamente niente».
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Si vuole scusare con qualcuno?
«Ecco, questo è il vero paradosso. Il paradosso è che devo delle scuse pubbliche per avere scherzato al telefono».
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Perché non va dai magistrati?
«Guardi che non ho niente da nascondere».
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Appunto...
«Non sono stato mai ascoltato dal Pm ma sono pronto in qualunque momento a dare la mia versione dei fatti. Era una situazione goliardica dove commentavamo una cena di questo signore con una donna bionda. Proprio per la valenza del personaggio ho chiamato Corona e gli ho detto, sempre scherzando, che c’era il colpo del secolo ma, ripeto, lo scoop eclatante non c’era».
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Le cronache dall’Italia della vergogna finiscono qui (...per ora...)
Taf
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