...oggi, in metrò, mi è andato l'occhio, clandestinamente, su uno di quei giornaletti usa e getta che appestano il metro stesso, distribuiti gratuitamente, e destinati a tappezzare di sporcizia vetture e stazioni dopo poche ore dalla distribuzione.
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L'occhio mi è andato su un titolo a tutta pagina: "Stasera in TV la prima puntata della fiction con Raoul Bova sugli "eroi" di Nassiryia. A conferma dei miei timori, vedo adesso che questa cosa va in onda in prima serata, su Canale 5, cioè su una delle reti di chi ha mandato allegramente a crepare "i nostri ragazzi" a Nassiryia, insieme ai portatori americani di democrazia (vedi Abu Grahib).
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Il tema dei "nostri ragazzi" potrebbe essere persino interessante, come spunto, se solo l'evento fosse storicizzato:
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-1) perchè li abbiamo mandati in Iraq;
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-2) perchè nella indifendibile palazzina dove sono stati ammazzati;
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-3) chi sono i responsabili del punto uno e del punto due;
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-4) cosa c'è di eroico nel morire morti ammazzati per l'insipienza di chi ha predisposto (o meglio "non predisposto") le "difese" della palazzina, che in effetti hanno consentito ad alcuni quintali di tritolo di arrivare ad alcuni metri dalla palazzina.
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Con tutto il rispetto dovuto ai "ragazzi" (che prima che di Berlusconi & Fini sono delle loro madri, sorelle, fidanzate), questo scemeggiato si preannuncia drammatico, perchè tenderà a nascondere le responsabilità, grandi quanto una casa (anzi, quanto una caserma) di chi li ha mandati allo sbaraglio, e tenderà a privilegiare l'aspetto feuilleton, l'eroismo, il fato, l'intreccio di "storie de core e de tritolo".
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Che Dio ci salvi dal bagno di demagogia che si accinge ad annegarci.
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