Con l’approssimarsi della dichiarazione dei redditi, e viste le posizioni sempre più retrive assunte dal pastore tedesco e dai suoi seguaci, diventa sempre più importante fare campagna per privare QUESTA chiesa dell’8 per mille. L’amico Alberto ci invia questa puntuale informativa sulla suddisivione dell’8 per mille, che ci spiega come Natzinger faccia la parte del lenone (non è un errore di battitura) coi soldi nostri, e poi vuole anche sorvegliare cosa avviene sotto le nostre lenzuola. non consentiamoglielo.
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8 per mille: la Chiesa Cattolica non raggiunge il quorum ma fa l'en plein* - Il cardinale Ruini, predicatore dell'astensione, conosce bene il valore vincente di tale pratica. Vediamo, per esempio, cosa succede all'8 per mille delle nostre tasse. La scelta della destinazione dell'8 per mille viene indicata dal 39,6 per cento dei contribuenti ed è così ripartita: 34,56 % alla Chiesa Cattolica; 4,07% allo Stato; 0,5 alla Chiesa Valdese; 0,16 alla Unione delle comunità ebraiche italiane; 0,08% all'Assemblee di Dio in Italia ed uno 0,22 ad Avventisti e Luterani. A questo punto la percentuale degli astenuti (60,4 %) viene ridistribuita in parte proporzionale alle scelte effettuate. A tutti, tranne Valdesi e Assemblee di Dio in Italia che devolvono allo Stato quanto non specificamente loro destinato.
Così la Chiesa Cattolica, con un 34% di suffragi si prende l'87% del piatto! E come lo impiega? Il 47% (855 miliardi del vecchio conio) a "esigenze di culto", il 34% (617 miliardi) al sostentamento e del clero e quello che resta, il 19% (367 miliardi) ad opere di carità. E' finita qui? No, perché lo Stato destina alla conservazione beni culturali legati al culto cattolico il 44,64%; (17 miliardi del buon vecchio conio) della sua quota. Per la fame nel mondo lo Stato distribuisce il 4,4% (poco più di 1 miliardo e mezzo).
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Che fare? Davanti ad un piatto truccato non restano molte possibilità. Personalmente piuttosto che astenermi darò il mio 8 per mille alla Chiesa Valdese che mi sembra agire con correttezza e che, tra l'altro, è stata discriminata dal pubblicizzare la sua raccolta per il fatto che diceva che TUTTO quanto raccolto sarebbe stato destinato ad opere sociali e comunque né a chiese né a preti. Dati aggiornati alla dichiarazione dei redditi del 2004. Per ulteriori informazioni si può visitare il sito
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http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/singolo.php?id=113635
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Nota: Come e' gia' noto, lo Stato si e' decurtato per il 2004 la somma di 80 milioni di euro, che la "Finanziaria 2004" (Legge 24.12.2003 n. 350, art. 2 comma 69) ha, per cosi' dire, ributtato nel grande calderone delle spese generali.
Alberto
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