Come abbiamo la volta scorsa sul mercato monetario e finanziario I rendimenti effettivi tendono ad equipararsi a parità di durata e rischio. Questa legge ci permette un`importante considerazione. ovvero sfatare il concetto che l`investimento su questi mercati sia privo di rischio salvo il debitore. Difatti alla platea dei piccoli e/o medi investitori (non a caso chiamati veramente in termini tecnici “parco buoi”) sovente si gabella il concetto che acquistare un`attività finanziaria emessa da un debitore sicurissimo (es il tesoro USA, lo stato norvegese, ovvero i “tripla A”) sia privo di rischio e di certo guadagno. Naturalmente l`investitore deve accettare rendimenti peggiori e spese più alte in paga del poco rischio. QUESTO NON È VERO!. Vi propongo un esempio attuale. Molti sanno che per certe ragioni di economia e di finanza I tassi sull`euro tendono a salire. Ora il Cipputi già recentemente bidonato dal furbo Geronzi di Capitalia con I tango bonds (e pure umiliato da un risarcimento futurissimo oltre che prostitutivo), non vuol saper nulla ed acquista un “Bund” ovvero un titolo del tesoro Tedesco (tetragono e teutonico) a 10 anni che paga il 3,875 a 98,25, per un rendimento effettivo - con 0,4 di costi - pari al 3,92% (rendimento minore di quello standard al 4,7% causa il debitore di certa solvibilità). Come ho detto I tassi di mercato sono in salita, supponiamo per esempio che nei prossimi 2 anni si elevino di un altro 1% portando il rendimento di mercato a 8 anni al 5,7%. Ciò implica che il corso del Bund del Cipputi per arrivare ad esempio ad un rendimento netto del 5 debba calare teoricamente a…78!. Conseguenza il Cipputi ha pagato 98,25 + 0,4, prende 3,875 MA possiede un titolo che se vuol vendere incassa 78 perdendo il 20% del capitale, Dunque se per fortuna non ha bisogno di soldi deve tenersi il Bund fino alla scadenza prendendo il 3,875 mentre glia altri prendono per lo stesso rischio il 5%. Storicamente la mia generazione di risparmiatori ha preso una fregatura simile con le cartelle Fondiarie della Cariplo che in un giorno da 92 sono andate a 75 mangiando I risparmi di tanti poveracci che credevano nella certa solvibilità della Ca`de Sass di via Romagnosi a Milano (oggi sede di Intesa-S. Paolo)
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Dunque attenzione: quando si compra uno strumento finanziario/monetario occorre non solo valutare il debitore che deve essere solvibile, ma anche CHE IL RENDIMENTO EFFETTIVO SIA IN LINEA CON IL MERCATO ed astenersi da questo tipo di investimento se si teme una forte salita dei tassi.
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Ora vediamo una breve classificazione degli strumenti in relazione all`emittente:
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-Titoli di Stato BOT a breve sul monetario CCT, CTZ, BTP ecc. sul finanziario. Lo Stato è un debitore di certa solvibilità ma non regala nulla compensando I vantaggi (inclusi queli fiscali) con un rendimento minore o una scadenza più lunga. A questa categoria si assimilano I titoli garantiti dallo stato emmessi da altri debitori. (Poste Cassa Dep. Prestiti, Mediocredito ecc..). Dimenticate I BOC (buoni ordinari comunali) che essendo garantiti solo dai comuni spesso fanno vedere I topoloni rosa a certi amministratori furbastri e tanti sorci vedi (o topi col piviale) ai poveracci che ci cascano.
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- Titoli di Stati esteri. Qui bisogna star attenti al rating (le A) ed andare con l`intuito del contadino. Difatti il tesoro USA, la Norvegia, la Germania pagano sicuramente, ma fanno come il ns/ tesoro. Invece altre nazioni pagano meglio, ma c`é il rischio di non prender nulla, vedi Argentina. In questo campo credo sia meglio posizionarsi nel mezzo accettando un moderato rischio su una modesta percentuale del proprio capitale, scegliendo un debitore emergente a scadenza media, che abbia però buoni fondamentali economici come ad esempio il Brasile, l`India, il Sua Africa la Nuova Zelanda ecc… Naturalmente scegliendo paesi non in area euro occorre anche considerare il rischio di cambio.
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-Obbligazioni di società a grande capitalizzazione. Pagano sicuramente più degli stati (solvibili), ma sono soggette al rischio di impresa. Vedasi ad esempio le obbligazioni delle grandi case automobilistiche che in passato hanno vissuto momenti difficili. Anche qui se si compra bisogna conoscere bene I fondamentali dell`emittente ed il suo mercato.
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-Obbligazioni di società a bassa capitalizzazione o operanti in settori ad alto rischio. Io consiglio di lasciar perdere essendo materia di esperti, ed anche loro a volte vanno per rane.
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Obbligazioni emesse da istituzioni finanziarie. Come aziende di credito, merchand banks, istituti di credito fondiario ed immobiliare, società finanziarie. Vale in principio delle obbligazioni di società: bisogna conoscere l`emittente ed il fatto che sia una banca non significa di questi tempi certa solvibilità.
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-Operazioni pronti contro termine sul mercato monetario. Sono investimenti a breve termine di solito a 3, 6, 9, mesi, che possono essere assai interessanti. Però solitamente vengono offerti a primaria clientela per importi cospicui e le condizioni sono oggetto di una specifica negoziazione cliente per cliente.
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Dopo questa breve disamina possiamo trarre le regole di comportamento per I nostri investimenti sul mercato monetario e/o finanziario:
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a) Capire il mercato ossia vedere in quale fase della curva dei tassi siamo: oggi in fase moderatamente crescente
b) Se destiniamo 100 a questo investimento almeno 30 deve essere sul monetario per assicurarci una disponibilità a breve per ogni evenienza
c) Ascoltare almeno 4 proposte differenti ed individuare bene I debitori siano essi stati, banche o società. Non credere ai preconcetti che lo stato e la banca pagano sempre.
d) Individuare sempre almeno DUE debitori. MAI giocare tutto su un solo cavallo.
e) Se si tratta di titoli a cedola cumulata il rendimento effettivo deve essere maggiore di titoli similari a cedola periodica. Se trattasi di floating, in questo momento consigliati dati tassi attesi crescenti, farsi spiegare almeno due volte il meccanismo di adeguamento
f) Fatta questa analisi far la prova del nove e verificare che il rendimento effettivo di quanto scelto sia in linea con il mercato
g) Trattare il costi con l`intermediario e verificare che non incidano mai sul nostro guadagno più di 1/3 degli oneri fiscali. Se si supera cambiare intermediario. Attenti definire I costi presenti di acquisto, quelli di custodia e quelli di vendita futura. Non fidarsi di complicati prospetti: farseli scrivere belli chiari – capitolo per capitolo su un pezzo di carta dal nostro interlocutore
h) L`operatore che l`intermediario ci assegna é pagato per servirci. Se noi non capiamo qualcosa dobbiamo farcela rispiegare fino a quando non ci é chiara. Con I soldi non bisogna mai aver vergogna. Diffidare di chi fa discorsi complicati e pieni di paroloni e sigle, magari in inglese.
i) Fatto questo lavoro dire grazie e tornare a casa. Pensarci una notte (magari sentire il cugino furbo) e poi se non si vedono controindicazioni procedere. Difatti il risparmiatore NON È l`operatore finanziario professionista la cui rapidità di decisione é vitale, ma che é anche provvisto di istruzione, esperienza e mezzi tecnici. Al contrario il risparmiatore deve ponderare sempre le proprie scelte supplendo con il buon senso, la moderazione e l`esperienza di vita alla sua eventale carenza tecnica ed informativa.
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Vi ringrazio per l`attenzione. Risponderò la prossima volta ai Vs/ commenti – senza tralasciare quelli già presenti – perché il mio spazio é già stato sforato ed Antonio/Tafanus mi leva la licenza.
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