La carriera di Wolfowitz, dal pensatoio di Rumsfeld alla teoria delle armi di distruzione di massa - Arroganza e conflitto di interessi - Nella polvere un altro falco di Bush
L'epilogo da basso impero della presidenza Bush in un susseguirsi penoso di scandali politici e morali sta travolgendo uno dopo l'altro molti protagonisti della stagione "neocon": ma i danni della caduta di Wolfowitz si allargano ben oltre l'America, colpiscono uno strumento chiave per aiutare i paesi più poveri. Un'istituzione contestata da molte parti, che negli ultimi anni però era stata capace di autoriformarsi.
Invisa ai no-global che l'hanno accusata di promuovere uno sviluppo distruttivo; scomoda anche per tanti regimi autoritari del Terzo mondo, vedi Sudan, che ora preferiscono agganciarsi all'orbita cinese piuttosto che accettare controlli sulla loro governance e sul modo in cui usano gli aiuti.
"Un po' di comprensione" ha chiesto Wolfowitz, per il peccatuccio veniale di aver concesso alla propria amante un aumento di stipendio di soli 60.000 dollari, portando il trattamento della signora a un livello più elevato del segretario di Stato Condoleeza Rice (200.000 dollari). Una gratifica due volte superiore al massimo consentito dalle regole interne della Banca mondiale. "Non fatemi il processo per le mie responsabilità precedenti" ha aggiunto, mettendosi già nella posizione del martire sacrificato dai seguaci di Michael Moore (che lo prendeva di mira in Fahrenheit 911), cioè dalla coalizione di tutti gli antiamericanismi mondiali. Certo nessuno ha dimenticato chi fu Wolfowitz nella sua vita precedente, fino al giugno 2005. Fu uno dei Vulcani, il club di strateghi che progettarono di usare l'11 settembre per regolare i conti con Saddam, conquistare Bagdad in attesa di puntare su Damasco e Teheran.
La World Bank è la sorella gemella del Fondo monetario internazionale, creata dallo stesso Trattato di Bretton Woods nel 1944, ma "con un'anima". E' un'istituzione spesso considerata più "a sinistra" del Fondo, i cui freddi tecnocrati per decenni sono stati sinonimo di rigore, riduzione dei deficit pubblici, svalutazioni e dolorosi aggiustamenti delle bilance dei pagamenti. La Banca invece ha per vocazione istituzionale la lotta alla povertà[...]
La lotta alla corruzione invocata da Wolfowitz è una priorità vera. La vicenda del Darfur dimostra qual è l'alternativa concreta ai crediti multilaterali gestiti dalla World Bank con criteri di rigore: il modello cinese in Sudan è una politica che non "interferisce", non chiede conti sui diritti umani, tantomeno sulla trasparenza nei governi locali. Purtroppo la credibilità del banchiere dei poveri era stata già intaccata da Wolfowitz per dei regolamenti di conti politici. Lo scivolone etico a braccetto dell'amante è stato solo un tocco di squallore finale.
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