Come alcuni ricorderanno, il 27 Marzo il Tafanus ha pubblicato un post dedicato a Zapping, mitica trasmissione radiofonica condotta dal giornalista Aldo Forbice, la cui imparzialità è nota a tutti. Per chi volesse rivedere di cosa stiamo parlando, incollo l’URL dell’articolo:
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http://iltafano.typepad.com/il_tafano/2007/03/la_rai_di_sinis.html
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In questo articolo c’era un paragrafo, che trascrivo, dedicato al giornalista Enrico Cisnetto:
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“...La trasmissione inizia, quasi sempre, con un intervento sui temi economici del giorno, tenuto da un giornalista economico. Però non ci sarebbe, in teoria, alcuna ragione per la quale il servizio debba essere appaltato “in esclusiva”, o quasi, a Enrico Cisnetto. Io stimo Cisnetto, ma in Italia ci sono anche giornalisti economici (da Massimo Riva a Spaventa) non necessariamente di destra. O no? Vediamo il bellissimo, ma monocromatico curriculum di Cisnetto:
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Enrico Cisnetto è stato direttore di alcune testate della Rusconi, vicedirettore del quotidiano L’Informazione e vicedirettore del settimanale Panorama. È tuttora editorialista per diversi quotidiani e settimanali italiani, come Il Messaggero, Il Foglio, Il Gazzettino, Panorama e Il Mondo. Insegna Finanza alla Scuola di Giornalismo dell’Università Luiss (la “chiesetta” di Confindustria) e alla Scuola Superiore di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza (chi lo ha messo lì?). E’ da sempre vicino a Confindustria [...]
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Con tutto il rispetto: non ci sarebbe, una sera alla settimana, spazio per un Riva, uno Spaventa, un Salvati, un Tito Boeri? Si svegli, Dottor Forbice (omen nomen): c’è gente alfabetizzata anche a sinistra.
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Questo quanto scritto nel post su Enrico Cisnetto. Sembra evidente ai più che il pistolotto non fosse rivolto alle qualità del giornalista Cisnetto (del quale ho anzi scritto io stimo Cisnetto, e l’ho scritto senza ironia), ma al fatto che una trasmissione pubblica sentisse, su un tema sensibile come “il fatto economico del giorno”, sempre lo stesso giornalista, sempre lo stesso colore politico (qualunque esso sia). Io ho definito Cisnetto giornalista di destra, ma Cisnetto non ci sta, e mi manda il seguente scritto (del quale peraltro lo ringrazio: non sono molti quelli che si degnano di rispondere alle sollecitazioni):
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Ho letto quanto scritto dal quotidiano Il Tafanus sul mio conto nel contesto di un articolo del 28 marzo sulla trasmissione radiofonica Zapping, nella quale io intervengo regolarmente. La mia linea politica è ben più articolata di come l'abbia descritta Tafanus. Di ciò, e in particolare del fatto che io non sia di destra (come sono stato invece, semplicisticamente, etichettato da Tafanus), ci si può rendere conto anche solo dando un'occhiata sul sito del movimento politico Società Aperta (www.societa-aperta.org) da me presieduto. Quanto poi al mio intervento nella trasmissione Zapping, vorrei sottolineare che non percepisco alcun compenso economico. Se questa era la preoccupazione del quotidiano, spero così di aver rassicurato il buon Tafanus.Cordiali saluti
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Enrico Cisnetto
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Caro Cisnetto,
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intanto grazie per la risposta: non è abituale ricevere risposte. Lei è una felice eccezione, ed io gliene do volentieri atto. Detto questo, veniamo ai contenuti:
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-1) Partiamo dalle cose semplici: in chiusura della sua email, sottolinea il fatto di partecipare alla trasmissione Zapping a titolo gratuito, ed io non ho alcuna difficoltà a crederle; e tuttavia devo farle notare, a mia volta, che nel mio articolo non c’è nulla che possa aver suscitato questa sua spontanea precisazione. Addirittura ipotizza che “questa fosse la mia preoccupazione”. No, Cisnetto, non lo era. Aggiungo che, anche se fosse pagato, non troverei la cosa scandalosa. Non facciamo a non capirci. Quello che trovo scandaloso è che su un tema sensibile come l’economia ci sia sempre e solo la sua voce, anche se, come le ho scritto, la stimo come giornalista economico.
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-2) Sembra quasi che essere da me stato collocato “a destra” la offenda. La cosa mi farebbe quasi piacere (se non altro per il fatto che vedo accolta quasi come insultante questa collocazione, mentre è solo una constatazione di topografia politica). Però certamente non posso collocarla a sinistra, dato il suo curriculum ed il parterre delle sue frequentazioni e delle sue collaborazioni. Allora al centro? Andiamo, Cisnetto, è dalla “scesa in campo” che, specie da destra, mi sento dire, spiegare, urlare, che ormai dal “bipolarismo” non si torna indietro. Dai tempi in cui una sguaiata trasmissione condotta da tale Pia Luisa Bianco urlava già nel titolo che si stava “O di quà o di là”. Se la ricorda?
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-3) Per dimostrare l’assunto (io non sono di destra), mi rinvia al sito del suo movimento, Società Aperta (www.societa-aperta.org); sito che segnalo anche ai miei tre lettori, poichè, lo dico senza ironia, è fatto molto bene. E’ anche molto istruttivo. Nel sito sono riportate le sue collaborazioni a diverse testate. Cito, dal suo sito, quelle che proprio di sinistra non mi sembrano: Il Gazzettino, Il Foglio, La Sicilia, Il Mondo, Il Messaggero, Zapping, Liberal Café, Panorama, Lobby Liberal, Liberaldemocratici, Meno Stato, etc... E’ appena il caso di notare (senza malizia) che fra i giornali ai quali collabora ce ne sono due di proprietà della famiglia Berlusconi, uno diretto da un signore che prima dirigeva il Tempo di Roma, uno di proprietà di Caltagirone... tutti comunisti?
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-4) Nel sito c’è anche un link dal titolo La pensano come noi, dove schiera 5 nomi: Alberto Ronchey (con la “y”, come chiosava Fortebraccio); Giovanni Sartori; Stefano Folli; Arrigo Levi; Gaetano Quagliariello. Il più “comunista” dei cinque è Sartori, che più volte ha dichiarato che lui sta a sinistra perchè a destra c’è Berlusconi, che proprio non può essere digerito, come leader politico, neanche con l’uso di dosi massicce di Malox. Per dire, se il candidato premier della destra fosse Mario Monti, non dubito che Sartori voterebbe a destra. Degli altri non parliamo, perchè la loro storia è nota a tutti. Tranne quella di Quagliariello.
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-5) La navigazione nel web è come il mangiar ciliege: un link tira l’altro, e così noi ci abbandonammo al lasciarci tirare. Quagliariello, chi era costui? scava scava, e scopriamo che uno dei 5 che la “pensa come lei” non solo, tanto per cambiare, è docente alla Luiss, Università della Confindustria, come mezza destra italiana (le potrei fare l’elenco), ma è Presidente della fondazione “Magna Carta”, che così viene descritta dal “Geniale”:
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“...think tank vicino al centrodestra... [...] fondazione “ispirata” da Marcello Pera e cresciuta sotto la direzione del professor Gaetano Quagliariello - è riuscita in pochi anni a imporsi all’attenzione di chi guarda con attenzione alla collaborazione tra politica e cultura. Con pochi fondi e molte idee Magna Carta oggi rappresenta un punto di riferimento per chi vuole arricchire la politica di idee importate dal mondo anglosassone e dalla tradizione dei conservatori liberali. Distintasi nella battaglia per la difesa dell’Occidente e per la critica nei confronti di chi cerca l’accordo al ribasso con i tiranni e gli Stati canaglia - gli appeaser del Ventunesimo Secolo (Mario Sechi)
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Verrebbe da dire: Caspita!... ecco dove si annida il pensiero di sinistra!... Ma vediamo alcuni nomi del Direttivo di Magna Carta (a volte l’elenco dei commensali spiega di più e meglio che una lunga descrizione): Marcello Pera, Gaetano Quagliariello, Francesco Caltagirone, Giuseppe Calderisi, Edoardo Garrone, Paolo Ligresti...
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-6) Fatto (principalmente a mio beneficio) questo excursus sulle sue frequentazioni e su quelle dei suoi correligionari, mi corre l’obbligo di farle notare che NULLA ci dice, zero assoluto, sul merito del nostro articolo che, le ricordo, non era il fatto se lei fosse di destra o di sinistra (in regime bipolare, tertium non datur).
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Il bulk del problema era la trasmissione Zapping, la sua conduzione, la sua imparzialità, le sue metodologie. E su questo nulla ci dice, e quindi resteremo col dubbio se lei condivida o meno lo stile e i metodi del dottor Zapping.
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Per conto mio, non ho potuto completare il monitoraggio della trasmissione, per il quale avevo chiesto la collaborazione dei lettori del blog, e sa perchè? Perchè non ho trovato nessuno disposto a sorbirsi Zapping, trasmissione la cui formula potrebbe essere persino interessante, se solo fosse condotta come è condotta dalla giornalista, di cui colpevolmente non ricordo il nome, che sostituisce il dottor Aldo Forbice durante le sue forzate assenze.
La ringrazio e la saluto cordialmente, precisandole che ovviamente ogni suo commento sarà il benvenuto.
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Tafanus
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