Islamabad - Il ministro degli Esteri D'Alema replica alla richiesta della Casa Bianca di "condividere i rischi della guerra": "Se il presidente Usa vorrà chiederci qualcosa, lo farà in occasione della visita in Italia" [..] "Noi rispondiamo solo al Parlamento"
"Non dobbiamo rispondere a nessuno: noi rispondiamo al Parlamento della Repubblica e le nostre Forze Armate si muovono sulla base delle decisioni del Parlamento, non di altri". Il ministro degli Esteri Massimo D'Alema ha risposto così oggi a Islamabad ai giornalisti che gli chiedevano come valutasse la richiesta del presidente americano George W. Bush agli alleati impegnati in Afghanistan di "condividere i rischi" della guerra. Il vicepremier ha quindi precisato che "La nostra missione in Afghanistan si svolge sulla base delle decisioni del Parlamento italiano e quindi continuerà su queste basi, ovviamente".
La questione potrebbe tuttavia essere affrontata nel giro di poche settimane a Roma: l'Italia, ha ricordato D'Alema, "riceverà il presidente Bush tra pochi giorni (è atteso a Roma il 9 giugno, ndr)". "Se il presidente Bush vorrà chiedere qualcosa lo farà personalmente, non attraverso i giornalisti; parlerò - ha sottolineato - direttamente con lui".
In vista dell'arrivo di Bush a Roma, i movimenti pacifista e la sinistra di governo stanno già organizzandosi per una grande manifestazione di protesta. "A Roma il 9 giugno arriverà Bush. L'uomo che ha spinto il governo degli Stati Uniti sulla rotta della guerra preventiva. Quindi, è giusto che il nostro Paese segnali con il movimento pacifista e contro la guerra un'avversità alle politiche di quest'uomo", ha detto Marco Rizzo, eurodeputato del Pdci. L'esponente dei Comunisti Italiani spiega che ancora devono essere definiti gli ultimi dettagli sulla manifestazione perchè "C'è chi vuole fare solo un presidio, c'è chi vuole manifestare e c'è anche un appello a fare un'unica cosa". (Da Repubblica.it)
...finalmente "qualcosa di sinistra", finalmente qualcosa di dignitoso. Tremo al pensiero di quale sarebbe stata la reazione del Cipria o del post-fascista...
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