Oggi voglio concludere la panoramica sulle azioni per poter poi passare all`esame della forma di investimento attualmente più diffusa che sono i “fondi di investimento”. Ho premesso l`esame dei mercati finanziari e delle azioni al sicuramente più attuale discorso sui fondi, perché tutti I fondi di investimento altro non sono che contenitori di strumenti del mercato finanziario e/o mobiliare.
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Le azioni possono essere trattate su ogni mercato per contanti (si paga e si ritira subito) o a termine (si paga e si ritira alla fine del corrente mese di borsa stabilito secondo un certo calendario). Il termine può essere fermo (alla scadenza tutti devono obbligatoriamente eseguire il contratto) oppure a termine con premio. A termine fermo vuol dire che alla scadenza del termine il contratto deve essere in ogni caso eseguito. A termine con premio significa che la parte che paga il premio si riserva o di non eseguire il contratto oppure di modificarne le condizioni di esecuzione in un modo prestabilito. Esistono moltissimi tipi di contratti a premio che variano da mercato a mercato io parlerò solo dei più semplici. Il premio dont prevede la possibilità per il compratore di non ritirare I titoli pagando il premio, quello put da invece la possibilità al venditore di non consegnare. Esempio io compero a premio dont un`azione X per 100 + 10 di premio (il premio é fissato al momento della stipula del contratto e quindi é sempre certo). Questo mi permette di limitare in ogni caso la mia perdita all`importo del premio, qualunque sia il corso del titolo al momento dell`esecuzione del contratto. Se ad esempio alla fine del mese di borsa (giorno detto di risposta premi in cui chi ha pagato il premio deve dire se esegue o no il contratto) il titolo X vale 120 io eseguirò pagando 100+10 e vendendo a 120. Ma se il titolo vale 80 mi conviene abbandonare il premio pagando solo 10 invece di perdere 20. Chiaro che se il titolo vale 103 mi conviene eseguire pagando 100+10 e vendendo a 103, quindi perdendo 7 invece di lasciare il premio e pagare 10. Vi sono contratti a premio che permettono anche a chi paga il premio di variare la quantità di titoli da consegnare o da ritirare dimezzandola o raddoppiandola. Il contratto a premio dont o put é una forma di speculazione molto semplice (rischiosa come tutte le speculazioni) che però é abbordabile anche per il comune risparmiatore, avendo sempre una perdita massima di solito limitata e che si conosce chiaramente in partenza.
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Altro tipo di contratto é il riporto. Esso permette a chi a acquistato dei titoli a termine, sperando in un loro apprezzamento, ma che però non si é realizzato al momento di esecuzione del contratto, di posticipare la chiusura della sua operazione accollandosi però un certo costo. Es io compro a termine fermo a 100, ma alla fine del mese di borsa il titolo vale 90. Io credo però che l`apprezzamento debba in ogni caso avvenire nel mese successivo. Dunque stipulo un riporto dove appunto in un unico contratto, mi impegno contestualmente a vendere a 90 I titoli che devo in ogni caso ritirare ed a ricomprarli per il mese successivo ad un prezzo pari a 90 + il compenso del riporto es 5. Normalmente il costo del riporto é in relazione al tasso di interesse bancario vigente. Così praticamente mi accollo si la momentanea perdita di di 10 ed il costo del riporto, ma nel mese successivo ho ancora a disposizione gli stessi titoli.
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Altro tipo di contratto relativo alle azioni sono le opzioni o Warrants. Ovvero pagando un prezzo ci si riserva la facoltà di acquistare, sottoscrivere o vendere azioni ad una certa scadenza., oppure di non consegnarle o di variare la quantità pattuita. Il warrant é simile al contratto a premio, ma mentre il primo é limitato nel tempo al successivo mese di borsa ed é intrasmissibile, il warrant può prevedere un`esecuzione posticipata di più mesi di borsa, anche anni, ed é trasmissibile ad un certo prezzo quotato in ogni momento prima della sua scadenza. Il warrant inoltre può riguardare non solo facoltà in merito alla trasmissibilità delle azioni, ma anche opzioni afferenti ai diritti del portatore di un`azione. Sul nostro mercato queste possibilità sono limitate, su altri invece sono moltissime. Es io proprietario di un`azione, incassando un warrant subito posso cedere il futuro dividendo, posso cedere il diritto di voto alla prossima assemblea ecc…
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La trattazioe dei warrants é molto complessa e richiede conoscenze e strumenti molto sofisticati che normalmente non sono alla portata del comune risparmiatore. Inoltre le quotazioni dei warrants hanno un`elevatissima volatilità e possono riservare spaventose sorprese agli inesperti.
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Concludo con un concetto di ordine generale relativo all`andamento dei mercati mobiliari. Abbiamo visto che I mercati finanziari e monetari si muovono principalmente in relazione all`andamento del costo del denaro e della solvibilità dei debitori. Invece I mercati mobiliari sono influenzati da più componenti principali, il cui peso varia nel tempo. 1) I fondamentali di ogni titolo, che abbiamo visto precedentemente 2) L`andamento generale dell`economia, che però attenzione non é dirimente, poichè si assiste storicamente a momenti di espansione economica reale che viene accompagnata da stagnazione o addirittura regresso dei mercati mobiliari o viceversa. 3) La situazione gepolitica mondiale. Difatti chi ha timore di guerre, attentati, instabilità di governi, non rischia e tende a tesaurizzare I propri averi o ad investirli in beni reali 4) Il costo del denaro. Difatti se il denaro a prestito rende molto (tassi alti) gli investitori non vogliono rischiare in borsa accontentandosi degli interessi pagati da un debitore solvibile) 5) Ultima e modernissima componente: il “sentiment” del mercato indagato dall`analisi tecnica. Ovvero se gli operatori sono ben disposti perchè hanno una sensazione favorevole per il futuro comprano e sostengono il mercato, se diventano pessimisti ci sono I soliti sorci verdi.
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Questa quinta componente che assume aspetti sempre più importanti é però ingannevole e pericolosissima. Difatti mentre I 4 punti precedenti hanno riscontri con la realtà effettuale, sociale, politica, economica, che può essere variamente interpretata, ma che ha un fondamento visibile, il “sentiment” é come dice la parola puramente empirico e basato sull`umore del momento. Un fatto, un dato economico, può essere interpretato bene e sostenere il mercato, oppure lo stesso dato eguale identico può farlo crollare se mal interpretato dagli operatori. Voi capite che nella nostra epoca di comunicazione globale, ma comunicazione centralizzata e controllata da certi poteri, la diffusione delle notizie, non importa di che tenore, può avere conseguenze terrificanti e creare o distruggere delle fortune. Un esempio banale. Una società diffonde I suoi dati di bilancio dichiarando utili magari raddoppiati rispetto al periodo precedente. Logica e buon senso vorrebbero che il titolo si apprezzasse, o almeno restasse stabile. Invece basta che un`autorevole merchant bank, un`importante analista dichiarino questi risultati non soddifacenti, (magari dandone motivazioni molto nebulose), per vedere il titolo precipitare. Poi con il passare del tempo la situazione certamente si riequilibra secondo I 4 punti precedenti, ma al momento molti poveracci possono lasciarci I risparmi di una vita. Naturalmente ciò vale all`inverso dove una parola di un`esponete autorevole può trasformare un sorcio verde in un topolone rosa. (naturalmente sulla carta e per breve tempo).
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L`analisi tecnica dei mercati, ovvero l`interpretazione matematico-statisitca delle curve di andamento delle quotazioni, tende a rafforzare questi pericoli. Ovvero se l`analisi tecnica di un certo mercato fatta con strumenti matematici (che riguardano sempre il passato) dice che in un certo mese quel mercato storicamente sempre scende, può darsi che esso effettivamente scenda per vendite emotive, anche se la situazione generale di quell momento é favorevolissima.
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Tutto questo scrivo per farvi capire che mentre I mercati finanziari son basati sul denaro che finalmente c`é o non c`é, quelli mobiliari pagano invece un prezzo alto all`informazione ed alla comunicazione che può appunto creare pericolosissime illusioni. Quindi anche il modesto risparmiatore dovrà sempre sottoporre ad un attento esame critico qualsiasi notizia venga diffusa sul mercato, anche da fonti serissime ed autorevolissime.
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