Ora entriamo nell`argomento più difficile che é la determinazione del mix ottimale di fondi (e/o altri valori mobiliari). Io parlerò in termini generali cercando di individuare alcune tipologie di obbiettivi che mi sembrano I più comuni.
a) Investimento conservativo a medio lungo termine. Ovvero l`obbiettivo é massimizzare il capitale in termini reali nel tempo, al fine di disporre di una somma di una certa importanza alla fine delle vita lavorativa o in occasione di certi eventi famigliari (es matrimonio dei figli ecc..). L`investitore dunque ha tempo a disposizione (es 10/20 anni) e non necessita di disporre dei redditi che possono essere reinvestiti. Unico vincolo é la possibilità di disporre in un tempo breve dei prorpi averi senza costi penalizzanti per fronteggiare eventuali necessità impreviste. La composizione percentuale ottimale é 30% in f.di obbligazionari di cui almeno il 15% in primari titoli (AAA); il 40% in fondi azionari globali, il 25% in fondi legati a materie prime, il 5% liquidità. Chiaro il principio: nel lungo periodo – salvo eventi geopolitici catastrofici quail guerre nucleari – I mercati tendono nel tempo a crescere e a riassorbire sia pure in anni le perdite anche ingenti dovute alle varie crisi economiche (es. il crollo del 2002/2003 é mediamente stato recuperato entro la fine 2006). Dunque il 40 in azionario es ETF é un rischio ragionevole. Così pure le materie prime nel tempo si rivalutano (petrolio), anche se non in modo costante ed uniforme. Il 30% in obbligazioni é un investimento poco fruttifero per effetto dell`andamento V E R O dell`inflazione sul lungo periodo, ma serve da valvola di sicurezza appunto per fronteggiare necessità impreviste.
b) Investimento aggressivo nel medio lungo termine: Ovvero massimizzare l`incremento del capitale nel lungo periodo, ma disponendo di capacità operative. Ovvero valido per quegli investitori che hanno una certa conoscenza dei meccanismi del mercato, oppure sono assistiti da un consulente operativo fidato. Le percentuali: 20% obbligazionario 5% liquidità 30% azionario globale 20% azionario su mercati emergenti (BRIC Brasile,Russia,India,Cina oppure Australia e Malesia al posto di Brasile e Russia) 25% materie prime. Vedete la differenza: I mercati emergenti che rappresentano ottime opportunità (naturalmente per fondi emessi da primari gestori), ma che richiedono una costante attività di controllo dell`investimento ed una conoscenza dei fondamentali economici per non incorrere in spiacevoli fregature.
c) Investimento conservativo a finalità di reddito. Il risultato che ci proponiamo é massimizzare il reddito, senza però intaccare il capitale che ci accontentiamo di tenere costante in valore assoluto nel tempo, accettando una ragionevole erosione a causa dell`inflazione. Questa é la condizione tipica del risparmiatore anziano, che non é interessato ad incrementi futuri di capitale, quanto invece a disporre di un reddito opportuno, da spendere, per assicurarsi un certo tenore di vita. Il capitale deve servire solo in casi eccezionali quail malattia o infermità gravi non coperte da altre forme di previdenza. Percentuali: 5% liquidità 40% obbligazionario (di cui 25% AAA) 10% metalli preziosi, 30% azionario, ma 15% fondi quail ETF, il rimanente in titoli diretti di grandi e solidissime entità finanziarie ed assicurative (es Genrali, JP Morgan, UBS). Ovvero quelle entità secolari che garantendo un reddito non eccezionale, ma accettabile e continuo, sono sopravvissute indenni a guerre e crisi di ogni genere. IL restante 15% in materie prime. La logica é trarre il reddito principale dall`obbligazionario, che si suppone rinnovato alla propria scadenza, quindi senza né premi né perdite sul capitale, ma solo percependo il relativo reddito, I metallic preziosi nel tempo garantiscono dall`erosione dell`inflazione, l`azionario, sia pure fortemente conservativo e le materie prime integrano il reddito e tendono a preservare il capitale nel tempo
d) Investimento conservativo bilanciato. È una derivazione del precedente che si usa in periodi dove I tassi sono bassi, la volatilità del mercato forte causa eventi geopolitici o instabilità economica. (es la situazione dal 2002 al 2005). La variante consiste nel ridurre l`obbligazionario al 15% di AAA ed inserire un 20% di hedge funds (seri) riducendo di conseguenza l`azionario. Il vantaggio consiste nel fatto che gli hedge sfruttano le variazioni di mercato sia positive che negative e per questo sono in grado di sostenere un reddito che se basato solo sul finanziario sarebbe modestissimo
e) Investimento individuale a finalità fondamentalmente previdenziale. Valido per quei risparmiatori che disponendo di un certo capitale verso I ¾ della propria vita lavorativa, vogliono costituirsi un reddito integrativo (che si affianchi a quello pensionistico o immobiliare già detenuto) e crearsi una forma di previdenza che garantisca loro una certa assistenza per vecchiaia e malattiva. È individuale perchè copre le necessità del costituente senza preoccuparsi di eventuali eredi. La tipologia é simile al punto c) salvo che una % dal 35 al 60% del reddito conseguito é investita in una opportuna forma di assicurazione malattia (che per esempio ci assicuri un migliore trattamento specialistico ed ospedaliero/assistenziale) ed infortunistica (incidente domestico). Attenzione che queste forme di assicurazione se praticate da persone di mezza età (da 40 in su) son malviste e tassate dalle compagnie assicuratrici nostrane e quindi o costosissime rispetto ai benefici, oppure – peggio – bufale che al caso non corrispondono indennità congrue. Altra divertente limitazione é l`incasso dei premi da parte della compagnia fino ad una certa età dell`assicurato e poi la sua esclusione quando l`età é veramente avanzata e più si necessita di assistenza. Niente paura la globalizzazione una volta tanto ci auita avendo tolto il monopolio delle compagnie nostrane. Difatti é possible e perfettamente legale assicurarsi all`estero con primarie e serissime compagnie straniere, Neppure la burocrazia é insormontabile, ed I costi sono ragionevoli. Naturalmente l`assicurato deve dar conto di sé e non sperare risarcimenti abusivi, poiché questa gente paga, ma dopo seri controlli. Infine come ho già detto la gran parte delle compagnie estere – soprattutto quelle scandinave – nel caso di un assicurato per malattia e/o invalidità che cominci a pagare I premi verso I 45 anni, continua ad assisterlo fino alla morte naturale. Inoltre per legge di quei paesi I premi sono sì aumentati in base all`età dell`assicurato, ma l`aumento é ragionevole e cessa del tutto al 65/68° anno di età, salvo la rivalutazione in base al puro costo della vita con parametric eurostat. (continua)
ES
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