Alla fine delle elezioni amministrative in Sicilia e nel resto d'Italia, a risultati "quasi" definitivi" (visto che a Palermo, una delle più importanti città nelle quali si è votato, ci sono in corso denunce penali appoggiate a documentazione cartacea, filmata, fotografica), vediamo i risultati della "spallata" (da Nord a Sud):
Il centro-destra strappa al centro sinistra Alessandria, Asti, Borgomanero, Monza, Abbiategrasso, Buccinasco, Crema, Desenzano, Erba, Garbagnate, Malnate, Melegnano, Pieve Emanuele, Rho, San Donato, Verona, Chioggia, Feltre, S.Giovanni Lup., Vigonza, Gorizia, Civitavecchia, Galatone, Mesagne, Polignano, Santeramo, Angri, Cercola, Poggiomarino, Sant'Anastasia, Sant'Antimo, Pisticci, Palmi, Selargius, Marsala, Floridia.
Il centro-sinistra strappa al centro-destra Cernusco sul Naviglio, Sant'Elpidio, Gaeta, Sezze Romano, Tarquinia, L'Aquila, Taranto, Lucera, Capaccio, Ischia, Quarto, Taurianova, Agrigento, Aragona, Cefalù, Erice, Nicosia, Nuscemi, Terrasini.
Vuol dire che da domani il centro sinistra non controllerà più il 70% dei comuni italiani, ma solo il 67%. Un vero dramma.
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