E' stato accusato da alcune componenti del suo staff - Ieri aveva accettato il patteggiamento della pena. Gli succederà Shimon Peres, già eletto dal Parlamento
GERUSALEMME - Moshe Katsav ha rassegnato le dimissioni da presidente dello Stato di Israele. A gennaio si era autosospeso dall'incarico, perché sotto inchiesta per abusi sessuali ai danni di alcune impiegate del suo staff. Ieri ha accettato il patteggiamento della pena firmando la dichiarazione di colpevolezza per una serie di reati sessuali, ma rischia ancora il carcere se dal prosieguo delle indagini, che scatterà con la formalizzazione delle accuse subito dopo che le dimissioni avranno effetto, emergesse anche il reato di stupro.
Eletto nel 2000, il mandato sarebbe scaduto il mese prossimo. Gli succederà Shimon Peres, già eletto da Parlamento israeliano. Katsav, 61 anni, ha rimesso il mandato al presidente della Knesset, Dalia Itzik, ha riferito un suo stretto collaboratore. Le dimissioni avranno effetto entro 48 ore, dopo le quali sarà Itzik a rilevare l'incarico a interim.
Il patteggiamento, che non risparmierà a Katsav l'ignominia di essere stato il primo presidente d'Israele a essere condannato per reati sessuali, è stato fortemente criticato dai movimenti femministi e dalla stampa locale.
...dunque, era tutto vero. Il porcone non era una vittima delle calunnie dei comunisti, amici dei terroristi di Hamas... ora aspettiamo con impazienza l'articolessa di Fiammetta Nierenstein, che ci spieghi che si tratta di calunnie, o che i comunisti gli hanno "teso una trappola"...
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