Oggi, causa limitazioni fisiche ancora persistenti, vorrei offrire alla vostra attenzione alcuni temi di riflessione:
ABOLIZIONE DELLE LETTERE DI DIMISSIONE PRECONFEZIONATE: quando si vuole fare una cosa, gli strumenti si trovano. Una parlamentare di sinistra (purtroppo non ho afferrato il nome) presenta un DDL per "smontare il fenomeno delle lettere di dimissioni in bianco che molte, troppe aziende chiedono agli assunti a tempo indeterminato, per poter mandare a casa senza problemi, in ogni momento, l'assunto "a tempo indeterminato". Con la nuova legge, le dimissioni saranno valide solo se rilasciate su modili ufficiali, numerati, datati e timbrati, da chiedere in appositi uffici, con validità 13 giorni. Tutte le lettere di dimissioni senza data ESRORTE negli anni finisconio nel cesso.
A Milano mostra di Botero sui fasti del carcere di Abu Grahib. Da non perdere.
I FASTI DEL G8 - Gli avvocati delle parti offese depositeranno le comunicazioni oggi al processo per il blitz nella scuola - Un agente della polizia dopo l'irruzione: "Qui ci sono teste aperte a manganellate" - Le telefonate tra poliziotti e centrale - "Speriamo che muoiano tutti, 1-0 per noi" (Riferimento a Carlo Giuliani, ndr). C'è la poliziotta che scherza sulla tragedia di Carlo Giuliani ("speriamo che muoiano tutti... tanto uno già...1 a 0 per noi.."), il funzionario che impreca per i ritardi, l'agente che non sa che accade, l'altro che racconta di teste spaccate, il capoufficio stampa di Gianni De Gennaro "dimenticato" per strada, il capo della celere distrutto dalla nottata, quello della Digos che cerca di disfarsi delle due molotov. Sono le 26 telefonate che gli avvocati delle parti offese del processo per il blitz alla Diaz nel luglio 2001 - 29 tra funzionari e agenti imputati per lesioni, falso e calunnia - depositeranno nell'udienza di oggi, l'ultima prima della pausa estiva. Le comunicazioni sono quelle che intercorrono tra i poliziotti sul campo e la centrale operativa del 113 in questura [...]
A cavallo della mezzanotte, al 113, arrivano le telefonate allarmate di residenti della zona. Ore 23.58: "... via Cesare Battisti... guardi che è un macello... "; ore 23.59: "Lo sapete che hanno attaccato i ragazzi qui della scuola Diaz". I primi feriti. Ore 00.17, l'agente al posto di polizia dell'ospedale San Martino chiama il 113: "Ascolta ha chiamato il 118 che sta arrivando una valanga di feriti, è possibile?". 113: "Sì no, guarda io non te lo so dire...".
Non hanno idea della situazione neanche gli agenti del reparto prevenzione mandati a piantonare i feriti all'ospedale. Alle 2.36 uno di loro chiama la Centrale operativa. "Sono 25 persone, uno ha problemi al torace... l'altro lo metti in chirurgia, l'altro in neurologia..", 113: "Sono in stato d'arresto?". Il poliziotto: "No devono essere accompagnati... si vede che questi sono i protagonisti degli scontri di oggi... però chi ha proceduto io non lo so". Co: "Guarda non lo so neanche io... ".
Alla stessa ora il poliziotto al San Martino spiega al 113, che chiede se ci sono ferite da taglio: "No, no teste aperte a manganellate". Uno degli imputati il commissario Alfredo Fabbrocini parla al telefono con il 113 che chiede informazioni su quanto accaduto alla Diaz. Co: "Allora scusami esatto... quante persone avete accompagnato voi a Bolzaneto?". F: "Guarda ti direi una bugia, non lo so... c'era un tale caos, guarda, anche perché noi non accompagnavamo, noi facevamo la scorta... comunque c'era il funzionario della Digos, il funzionario della mobile". Co: "E lì ti fermi... perché non c'era altro". F: "Non lo so se non c'era altro, c'era qualche funzionario addetto della Digos, ce n'erano almeno tre o quattro.. c'era il dottor Sgalla, c'era anche Ciccimarra che li conosco, quella là più alta in grado non so chi era, comunque ce n'erano altri... ah c'era Gratteri, c'era il dottor Gratteri... loro hanno disposto il servizio, noi abbiamo fatto manovalanza..." [...]
Mentre attendono di essere collegati dal centralino Viola parla con dei colleghi: "Che ha detto?... ha detto che non è stata proprio una bella cosa quella che abbiamo fatto" e un altro ribatte "che se ne andasse a fan... ". Alle 3.05 Vincenzo Canterini ("... sai che non connetto più io.. dissociato.. davvero so dissociato...") capo della celere romana parla con un suo attuale coimputato, Spartaco Mortola, ex dirigente Digos di Genova che agli agenti nel suo ufficio dice: "Oh ragazzi le molotov non lasciatemele qui...". Sono le due bottiglie che, scoprirà la procura, furono introdotte nella Diaz dagli stessi poliziotti.
POLLARI E LA SUA BANDA: ROMA - C'è un dossier dell'archivio Sismi di via Nazionale che più e meglio di altri racconta il "metodo Pollari". "Draft Rik", "bozza Rik". Dove "Rik" sta per Leonardo Tricarico, capo di stato maggiore dell'Aeronautica fino al settembre 2006, e per cinque anni (1999-2004) consigliere militare e capo dell'Unità di crisi dei tre presidenti del Consiglio che si sono succeduti a Palazzo Chigi: Massimo D'Alema, Giuliano Amato e Silvio Berlusconi [...] Ora a destra sono indignati, ma non per il comportamento golpista dei servizi, bensì per il fatto che se ne stia occupando il CSM. Cicchitto e compagni sono preoccupati del "metodo". Nel merito, non gliene fotte un cazzo se una banda di criminali spiava politici, magistrati e alti ufficiali "sospettati" di essere vicini alla sinistra.
LA VITA GRAMA DEI DEPUTATI: pagano 9 euro per pranzi che costano 90 - I cavatelli al salmone fresco e zucchine serviti ieri erano una delizia (3,60 euro). Ma anche gli gnocchi di patate al pomodoro e basilico sembra che abbiano riscosso un certo successo (3 euro). Gli onorevoli più buongustai sono passati poi a dell'ottimo pescato del giorno (4,20 euro) e infine a una ghiotta "scelta di dolci" (1,80 euro). Il tutto per 9 euro, centesimo più, centesimo meno. Peccato che quel pranzo sia costato alle casse della Camera dieci volte di più: 90 euro [...]
BERGAMO: carabinieri e vigili urbani in manette: Pestavano e aggredivano extracomunitari. Arrestati in nove. Due sono già in carcere
Nei guai è finito anche un comandante dell'arma. Viaggiavano a bordo di un'auto con targa rubata, che utilizzavano per organizzare perquisizioni e sequestri abusivi di telefoni cellulari, droga e denaro. E in alcuni casi si sarebbero resi responsabili di aggressioni e pestaggi. Sono i sette carabinieri e i due vigili urbani raggiunti da ordinanze di custodia cautelare emessi oggi dal Gip di Bergamo. Le accuse riguardano diversi episodi di violenza nei confronti di extracomunitari, come aggressioni, pestaggi, sequestro abusivo di oggetti. L'inchiesta è cominciata dopo una denuncia di un carabiniere in servizio alla compagnia di Treviglio, il cui comandante è nell'elenco degli indagati...
SE NON CI SENTIAMO ANCORA, BUON WEEK-END DA SANTIAGO, ITALIA.
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