DONADI (IDV): NO DI FI GRAVE E PREVEDIBILE
"Dopo il no dell'Udeur giunge anche quello di Forza Italia. Nulla di nuovo sotto il sole, oseremo dire! Stiamo assistendo a quello che sin dal primo momento temevamo, ovvero, in nome di un finto garantismo, la politica si sta chiudendo a riccio in una sorta di autodifesa referenziale": lo afferma Massimo Donadi, capogruppo di Idv alla Camera. "Noi - prosegue - non solo ribadiamo convintamene il nostro sì alle autorizzazioni, ma chiediamo che la Giunta lo faccia nel più breve tempo possibile, che siano sì rispettate tutte le procedure d'uopo ma che non si rimandi sine die. Richiamiamo tutti al senso di responsabilità, in nome della trasparenza che la politica ha come primo obbligo nei confronti del cittadini. Dire no nuocerebbe alla democrazia, soffierebbe forte sul vento dell'antipolitica e danneggerebbe in primo luogo gli stessi interessati", conclude il capogruppo di Idv.
ORLANDO (IDV): GRAVE IL NO DI FORZA ITALIA
"Avevamo sperato in una scelta di sensibilità istituzionale". Così ha commentato Leoluca Orlando, portavoce nazionale dell'Italia dei Valori, la posizione di Forza Italia contraria all'utilizzo delle intercettazioni per l'inchiesta sulla scalata Rcs-Antonveneta che coinvolge alcuni suoi parlamentari. "Il no all'utilizzo delle intercettazioni preannunciato dall'on. Berlusconi non è soltanto un ennesimo attacco al ruolo della Magistratura, ma è anche un ennesimo attacco alla credibilità delle Istituzioni Parlamentari ed alla dignità della politica nel suo insieme. Questo gesto è, ancora una volta, un contributo - ha concluso - al mantenimento dei privilegi di casta".
GASPARRI (AN): NECESSARIO CHIARIRE
"Indipendentemente dalle modalità di acquisizione delle conversazioni telefoniche riguardanti Fassino, D'Alema e Latorre, è indispensabile un chiarimento in sede giudiziaria della vicenda Unipol-Ds. Del resto, gli stessi capi della sinistra si dichiarano favorevoli all'acquisizione delle conversazioni a fini investigativi. Lo scandalo è troppo grosso per essere occultato". Lo afferma Maurizio Gasparri, dell'esecutivo di An. [...] E' bene comunque - conclude - che si accerti la verità su un antico e tutt'altro che trasparente rapporto tra i Ds ed il mondo delle Cooperative". ...caspita, Gasparri è interessato solo a Fassino, D'Alema, Latorre ed al "mondo delle cooperative" (rosse, naturalmente)! Di Grillo, Ascierto, Armani, Urso, Berlusconi, Gnutti, Ricucci, Antonveneta, Fiorani, non gli frega un cazzo!
BERSANI: NON ABBIAMO NULLA DA NASCONDERE
"Sono favorevole, come sta avvenendo, che i nostri onorevoli si rimettano alle procedure, non c'é nulla da nascondere". E' quanto ha affermato il ministro per lo Sviluppo economico Pierluigi Bersani, durante il dibattito di "Omnibus Estate" su La7 [...]
MUSSOLINI: AUTORIZZAZIONE CAMERE ATTO DOVUTO
Alessandra Mussolini, europarlamentare di Alternativa Sociale e segretario nazionale di Azione Sociale, auspica che il Parlamento autorizzi l'utilizzo delle intercettazioni legate alla inchiesta della Procura di Milano sulla scalata Unipol-Bnl: "Occorre che il Parlamento autorizzi l'utilizzo delle intercettazioni perché sono indispensabili per le indagini. Non si tratta di curiosità ma di fatti di giustizia. Un atteggiamento del Parlamento in senso contrario non sarebbe tollerabile e aumenterebbe la già alta indignazione dei cittadini verso i privilegi della 'casta' politica". (...anche la Statista Desnuda, tal quale il Gasparre, è interessata solo al coté Unipol... della faccenda Antonveneta, Corsera, furbetti della destra, manco una domandina...)
BONELLI: BERLUSCONI TUTELA I PRIVILEGI
"Il no di Berlusconi è grave ma non stupisce. E' una conferma che il leader di Forza Italia concepisce la politica come difesa dei privilegi, ignorando che davanti alla legge siamo tutti uguali". Lo afferma il capogruppo dei Verdi alla Camera Angelo Bonelli. "Questo no - aggiunge Bonelli - è un brutto segnale, perché il Parlamento non può essere il luogo in cui si tutelano le differenze tra i cittadini, ma deve essere un esempio di trasparenza e di rispetto per le leggi. D'altronde non c'era da aspettarsi un atteggiamento diverso da parte di chi, dopo una sentenza passata in giudicato, come quella di Previti, si oppone alla sua decadenza da parlamentare mostrando mancanza di rispetto per le leggi, le istituzioni e i cittadini".(ANSA).
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