Il Cavaliere parla a Milano alla scuola di formazione politica di Formigoni - Attacca Ciampi: "Ha favorito la sinistra perché era un uomo della sinistra" - "In cinque milioni pronti a scendere in piazza per votare" - Ricorda la campagna elettorale: "In tv solo per replicare alle stronzate di Prodi"
MILANO - Per Silvio Berlusconi sono cinque i milioni di italiani pronti a manifestare per chiedere di tornare al voto. Il leader di Forza Italia lo ha detto a Milano alla scuola di formazione politica di Roberto Formigoni. "Abbiamo effettuato un sondaggio su 3 mila nominativi tra i due milioni di partecipanti alla manifestazione di Roma - ha spiegato il Cavaliere - tutti sarebbero tornati e avrebbero portato con loro altre persone".
Poi ricordando l'ultima campagna elettorale per le politiche, Berlusconi ha detto: "Volevo andare in televisione a raccontare cosa aveva fatto il nostro governo ma ci sono andato solo due volte e sempre con Prodi, e ho avuto un minuto e mezzo per rispondere alle domande del giornalista e a replicare alle stronzate di Prodi". L'affermazione è stata accolta dagli applausi dei partecipanti e il leader della Cdl ha poi commentato: "Vedo che apprezzate questo mio linguaggio rozzo ma efficace".
Ma Berlusconi non si è fermato e si è rivolto anche contro l'ex presidente della Repubblica. "Ciampi - ha detto il leader di Forza Italia - ha favorito la sinistra perché era uomo della sinistra". Sempre rivolgendosi agli studenti della scuola di Formigoni, il Cavaliere ha spiegato che Ciampi "ha voluto che il premio di maggioranza fosse su scala regionale e non nazionale, favorendo così la sinistra".
Sul caso Visco-Gdf e più in specifico sulla richiesta di dimissioni del viceministro dell'Economia avanzata dal suo fronte, Berlusconi invece ha preferito non attaccare e ha spiegato di non volere "entrare in questa cosa. Io non vado mai contro gli uomini, casomai faccio critiche alle politiche e alle idee".
Berlusconi ha poi difeso il brusco salto dell'età pensionabile da 57 anni a 60 anni introdotto dalle legge Maroni. "Mantenere lo scalone è già poco. Io fui costretto a fare quello scalone". Il Cavaliere poi per spiegare le ragioni, ha scherzato sull'età media degli italiani: "Con don Verzè vogliamo avviare degli studi sul genoma che si prefiggono di portare l'età media a 120 anni. Agli inizi del '900 era di 40 e oggi di 80 anni. Immaginiamoci come possano quelli che lavorano andare in pensione, come adesso, a 57 anni e mantenere una popolazione anziana fino a 120 anni".
...prima di morire, avrò visto di tutto; Berlusconi che risponde alle "stronzate" di Prodi; un gruppo di allievi della "Scuola Politica" (sic!) di Formigoni che applaude a scena aperta a questo elevato concetto; Berlusconi che, per sapere quanti milioni di persone porterà in piazza per "al voto, al voto!", fa un sondaggio fra i partecipanti ad una manifestazione di Forza Italia. Ne interroga tremila. Non ne trova UNO che non scenderebbe in piazza per far cadere il governo Prodi. Quando si dice un campione rappresentativo dell'universo. E poi la minchiata dei 120 anni!!! No, Signore, salvaci da questo minchione. Se vuoi, fai vivere lui, sotto le amorevoli cure di Scapagnini, anche fino a 140 anni. Ma io vorrei poter morire quando sarà la mia ora, senza "aiutini" degli amici del Cavaliere, e possibilmente prima di raggiungere i livelli di rincoglionimento già attinti da questo nano da giardino...
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