Di Peppino di Capri c'è poco da dire, perchè tutti sanno tutto. Mi limiterò a confermare che Peppino di Capri è veramente di Capri, dove è nato nel '39, anche se col nome di Giuseppe Faiella.
Peppino di Capri, pur restando nel solco della tradizionale musica napoletana, è stato un grande innovatore, perché ha tradotto la canzone napoletana classica adattandola alle atmosfere da "night" a partire dagli anni '50, e perchè, per converso, ha tratto ispirazione, per le canzoni nuove, dalla sintassi e dalla tradizione della musica napoletana classica.
Personalmente l'ho sentito la prima volta, giovanissimo lui, giovanissimo io, in un locale di Napoli, via Partenope (lo "Shacker Club"), che era poco più che una stanza in un seminterrato. Però era un locale dove sono passati Roberto Murolo, Peppino Di Capri, Fred Bongusto, Fausto Cigliano... sono passati tutti, proprio tutti. Inoltre, le limitatissime dimensioni del locale favorivano la creazione di forti correnti di interattività e di empatia fra musicisti e pubblico.
Poi l'esplosione, con canzoni indimenticabili come Roberta, Malatia, Nun è peccato, Luna Caprese, Voce 'e notte, e tante, tante altre canzoni che sarebbe impossibile elencare. Ha fatto delle cose di notevole pregio anche in coppia con Fred Bongusto, dal vivo, dense di musicalità e di humour.
Alzi la mano chi, fra quelli della mia generazione, non ha preso almeno una cotta estiva con la complicità di Peppino di Capri...
La canzone proposta al vostro ascolto questa settimana è del '73, e sembra costruita scientificamente per assolvere allo scopo di cui sopra....
Peppino di Capri - Champagne
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