Come volevasi dimostrare. La McLaren è colpevole (difficile sostenere il contrario, avendo trovato in casa loro la "refurtiva", e cioà le quasi 800 pagine del progetto esecutivo della Ferrari 2007), ma, secondo la FIA, Ecclestone e Mosley, non è colpevole, perchè non è provato che abbia speso la refurtiva. Ha violato l'articolo 151 del codice sportivo liberamente sottoscritto, ma non è punibile, poichè non è accertato che abbia "tratto vantaggio dall'essere entrata illecitamente in possesso del "cadeau", senza sentire il bisogno di restituire il malloppo al derubato. Splendido esempio di "british morality" (Mosley, Ecclestone, McLaren), col tocco in più della integerrima moralità tedesca di quelli della Mercedes. E' come se la polizia mi trovasse in casa 100 razzi rpg e dodici mitragliatrici, e non mi condannasse per illecito possesso di armi da guerra perchè "non è provato" che io ne abbia fatto uso. Ma il possesso dei piani Ferrari non configura, quantomeno, il reato di ricettazione?
E noi? Noi, grazie al signor Fenech - Bellicapelli, un invertebrato che si è permesso di chiamarmi fannullone, abbozziamo, ed andiamo avanti a perdere un mondiale. Perchè, qualunque cosa accada, anche se la Ferrari vincesse tutti i prossimi GP, e la McLaren arrivasse alternativamente seconda e terza, con l'attuale meccanismo di punteggi, che attenua molto l'importanza della vittoria, non vinceremmo ugualmente il mondiale.
Perchè tutto questo? E' evidente! la Formula Uno è essenzialmente un business di pubblicità, sponsorizzazioni, e quindi di audience. La giusta radiazione della McLaren avrebbe dimezzato l'interesse per le prossime gare, e quindi l'audience, mettendo in crisi il sistema.
Ora, si dà il caso che la Ferrari sia "proprietaria" di un parco "tifosi", sparso in tutto il mondo, che non ha eguali. Di fatto la Ferrari è la maggiore "azionista" dell'audience della Formula Uno. Anni fa un uomo, che i coglioni li aveva (si chiamava Enzo Ferrari) di fronte al profilarsi di un torto molto meno grave dell'attuale (non ricordo i dettagli), non disse una parola: mise all'opera gli ingegneri, ed allestì in tempi record una Ferrari rispondente alla formula Indy. Di fronte alla pura ipotesi di scuola che la Ferrari potesse lasciare i padroni della Formula Uno in braghe di tela, tutti si affrettarono a riporre le armi, e a fare giustizia secondo i criteri di Enzo Ferrari.
Oggi però la Ferrari non è guidata da Ferrari, ma dal signor Fenech, un invertebrato. E poi, il signor Fenech non ha molto tempo: quando non è impegnato nei convegni a dare dei fannulloni a lavoratori e pensionati, è impegnato a sistemarsi la chioma; il poco tempo residuo da sveglio, va via per controllare davanti allo specchio il risultato della sistemazione del capello. Se anche gli restasse qualche minuto, per fare il Ferrari gli mancherebbe ancora qualcosa: i coglioni di Enzo Ferrari.
E dire che basterebbe averne anche uno solo, di coglioni, anzichè una coppia, per inviare un comunicato di tre righe all'ANSA, così concepito:
"La Ferrari, apprezzate le modalità di conduzione della Formula Uno da parte degli attuali responsabili, valuterà entro 15 giorni l'opportunità o meno di continuare a partecipare alla competizione"
Accetto scommesse che in 7 giorni Mosley & Ecclestone scoprirebbero altri elementi, decisivi per poter togliere alla McLaren - Mercedes tutti i punti guadagnati da marca e piloti in regime di "ricettazione". Solo così la Formula Uno riuscirebbe a riguadagnare credibilità, e ad evitare di fare la fine, in termini d'immagine, del calcio, del ciclismo e di tanti altri sports.
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