Anno di grazia 1964: io e Marisa lavoravamo a Milano, io da due anni, lei da uno. Primo impiego. Niente precariato, niente fessibilità. Quando avevi superato il tuo bravo periodo di prova, eri assunto a tempo indeterminato. Stipendi favolosi: Marisa 90.000 al mese (nette); io 150.000 lire. Ridete? non ridete troppo... una casa decente non arrivava a 60.000 lire al metro quadro. I nostri due stipendi valevano 4 metri quadri. Oggi, servirebbero 20 milioni di lire.
Fiat 500: apertura controvento. Se si fosse aperta la portiera, magari mentre correvi (si fa per dire) alla velocità di crociera di 75/80 all'ora, il vento della "corsa" avrebbe strappato la portiera. Fiat 500: Lire 430.000 + IGE 4%, su strada, full optional; anche perchè, prima dell'avvento della 500 "Lusso" (paraurti cromati, clacson circolare cromato), non esistevano "options". Potevi scegliere il colore, se ti andava da Dio.
Fiat 500: 40.000 lire di anticipo, e 24 "cambiali" da 20.000 lire, ed eri in Paradiso. Avevi "la macchina". Parcheggiata all'aperto, a Milano, era l'unica macchina che partiva sempre, d'inverno, magari dopo aver "muggito" per un pò.. Dio, quante ne abbiamo avute! prima come prima ed unica macchina, poi una serie come "seconda macchina". L'ultima che abbiamo avuto è stato il frutto di un collage abusivo ed illegale fra la carrozzeria della macchina di mio fratello ed il motore della mia. Non corrispondeva più niente, fra documenti ufficiali e numeri di serie.
E' morta dignitosamente quando Marisa ha "tirato su" un'amica sul quintale. Il pianale, ormai tenuto insieme da alcuni punti di ruggine, ha ceduto mollemente, e la sua amica si è trovata dolcemente stesa col culo per terra, alla lettera. Per fortuna erano ferme.
Fiat 500: ritorno dalla Puglia con la neonata nella sacca, sul sedile posteriore. Aurostrade? pochine. Si andava dal Salento a Napoli, facendo il passo di Ariano Irpino e sperando in Dio. Poi Autostrada (maiuscolo) da Napoli a Orte, presso Roma. Da Orte, bei 300 chilometri di montagna fino a Firenze, via passo di Roccastrada, facendo strage di vipere. Fermarsi, in quel contesto, neanche a parlarne.
Finalmente, da Firenze, tutta Autostrada, fino a Milano. Eravamo partiti alle 10 di mattina; siamo arrivati alle 5 del giorno successivo. Che bella, la Fiat 500! Quando siamo scesi, avevo le piaghe da decubito, un giorno di sbattimento su un fantastico sedile in pura finta plastica.
Ora Repubblica sta raccogliendo le foto delle 500 della nostra gioventù, ma io ho pensato di dedicare le uniche due che ho trovato, in bianco e nero, agli amici tafani... La prima foto è stata scattata mentre ci accingevamo a partire in viaggio di nozze, la seconda durante il viaggio.
POST SCRIPTUM: Vedo che questo post si va riempiendo rapidamente di "amarcord"... perchè non proviamo a fare, nei commenti, una bella raccolta di storie, e magari di foto da inviarmi a parte, in cui ognuno racconta "la sua 500"? Potrebbe essere una cosa carina...
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