Il generale ed ex comandante delle Fiamme Gialle sostituito dal governo passa alle vie legali per le cose dette in Parlamento al momento della sostituzione: "Mi hanno diffamato e calunniato"
(Repubblica.it)
ROMA - Nuova puntata dello scontro sulla Guardia di Finanza. Il generale Roberto Speciale ha dato mandato ai propri legali di querelare per "diffamazione e calunnia" il ministro dell'economia Tommaso Padoa Schioppa, "in relazione alle gravi accuse dallo stesso mosse contro il generale durante il dibattito al Senato sulla sua rimozione". Lo ha annunciato Sergio De Gregorio, presidente della Commissione Difesa del Senato.
"Oltre a Tommaso Padoa Schioppa - ha aggiunto De Gregorio - Speciale presenterà querela anche nei confronti del premier Romano Prodi, sulla scorta del documento consegnato al Parlamento intitolato 'Accuse del governo al generale Speciale'. Tale documento rende responsabile il presidente del Consiglio di aver perpetrato una campagna di delegittimazione nei confronti del generale Speciale, con notizie false e tendenziose".
"Quel documento - ha concluso il presidente della Commissione Difesa del Senato - già acquisito dal magistrato della procura di Roma che sta indagando sulla vicenda Visco-Speciale, sancisce la condivisione delle responsabilità dell'esecutivo, quindi del suo massimo rappresentante, ovvero Romano Prodi".
...ieri, con la complicità dello sciopero dei giornalisti, sono passate quasi inosservate le "perle" di quei galantuomini e garantisti della "Casa delle Libertà Vigilate", che chiedevano a gran voce le dimissioni di Visco, per essere quest'ultimo indagato per "abuso d'ufficio" dalla Procura di Roma. La pattuglia dei "garantisti a targhe alterne" era capeggiata dal mite statista Casini, il quale ha detto che Visco si deve dimettere non per non ancora accertate responsabilità penali (che cazzo, Casini è un garantista!), ma per "ragioni di "opportunità politica"...
...a Casini sfugge il fatto che una iscrizione al registro degli indagati la si può "procurare a tutti; basta presentare un esposto in procura per un fatto per cui l'azione penale sia obbligatoria, et voilà... les jeux sont faites... Senonchè, come a Casini ed agli altri galantuomini della "Casa" ha fatto osservare Diliberto, con questo metro di giudizio Berlusconi avrebbe dovuto dimettersi circa 1500 volte...
...ora attendiamo che lo statista - concubino Casini ci trasmetta l'elenco di tutte le numerosissime volte in cui ha chiesto le dimissioni di elementi del centro - destra iscritti al registro degli indagati (per carità, solo per "opportunità politica", perchè - non smetterò mai di ricordarlo - Casini è un garantista a "tutto tonto"). Per esempio, potrebbe iniziare a parlarci delle volte in cui ha chiesto le dimissioni del suo padrone di Arcore, o di tutte le volte che ha chiesto (per carità, solo per opportunità politica), le dimissioni di quel galantuomo di Lorenzo Cesa, Segretario dell'UDC, condannato per mazzette, o anche del Governatore Cuffaro - sempre dell'UDC - sotto processo per associazione mafiosa.
...naturalmente aspettiamo con ansia che Casini chieda anche le dimissioni di Prodi e di Padoa - Schioppa, e di tutti coloro che il Generale davvero Speciale decidesse di querelare...
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