Il Tafanus, come si sa, è da sempre ricco di risvolti sociali, ed orientato ad aiutare i bisognosi. Noi, in dissenso da quanto pensa la maggioranza dei nostri tre lettori, crediamo che la richiesta di Cesa PFPT (Più Figa Per Tutti), sia da condividere, anche se non nelle modalità proposte dal Cesa stesso. Sembra infatti accertato che il problema dei Parlamentari del centro-destra non sia tanto quello di essere lontani dalle mogli, quanto quello di essere vicini alle mogli. Non è un caso che non ci viene in mente un solo parlamentare cattolico - apostolico - romano, che abbia una situazione familiare rassomigliante, sia pur vagamente, a quelle che vorrebbero imporre agli altri i più cristiani di tutti, che sono quelli dell'UDC (monogamia, fedeltà, vincolo matrimoniale indissolubile, niente PACS).
Chi non ricorda Casini che, nel discorso di insediamento come Presidente della Camera, non si appella alla Costituzione, ma alla Madonna dal Velo Azzurro (che combinazione!)? Oppure Cuffaro che, in un mitico congresso dell'UDC, anzichè portare prove a discarico, con riferimento alle infamanti accuse di mafiosità, "giura sulla Madonna" di essere innocente? O Berlusconi che giura di essere innocente sulla testa dei figli? (non si sa se si riferisse ai figli suoi - e in tal caso di quale moglie - o ai figli di D'Alema...)
Ecco, noi vorremmo aiutare i Parlamentari, che vivono una vita di stenti, e fanno un lavoro usurante (per noi, e per le casse dello stato). Vorremmo però aiutarli non già con sostegni economici ad personam, come suggerito dal Cesa in uno dei tanti momenti di altruismo, ma fornendo servizi collettivi. Ad esempio, potremmo ipotizzare la trasformazione del ristorante della Camera (dove i poveracci sono costretti a consumare pasti da 9 euri), in "Trattoria con Alloggio", con camere al piano superiore, dotate di servizio "stiratura". Oppure potremmo pensare alla istituzione di una dépendance-bordello accanto alla buvette. Scopata gratis, supplemento di due euri per la pista di coca, Viagra a carico dell'assistenza sanitaria speciale dei parlamentari.
D'altra parte, finora non hanno quasi mai chiesto niente, e spesso hanno chiesto senza ottenere... Sempre una testa... d'uovo dell'UDC, qualche tempo fa, aveva chiesto una cosa che non si nega a nessuno: la "Coppa del Nonno".
Nella passata legislatura, qualcuno aveva chiesto (senza ridere) l'indennità-permanente (non nel senso di priva di scadenza, ma nel senso di "messa in piega"): durante il dibattito parlamentare sull’entrata dell’Italia in guerra, la senatrice Elisabetta Alberti Casellati, vicecapogruppo di Forza Italia, aveva promosso una raccolta di firme tra le senatrici per ottenere dal Senato un’indennità di 800 mila lire mensili per le spese di parrucchiere. Ma visto lo scarso successo ottenuto tra le colleghe parlamentari, la petizione era stata ritirata.
Il senatore di Forza Italia Salvatore Lauro aveva presentato - con altri suoi colleghi - ben tre emendamenti alla legge finanziaria riguardanti il sostegno «alle imprese armatoriali che esercitino cabotaggio». La professione del senatore Lauro? Armatore che esercita il cabotaggio.
Senza vergogna!
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