In piazza Montecitorio dalle 9.30 il laboratorio mobile voluto dall'Udc - Tra scettici ed entusiasti, 122 esaminati: tutti puliti - "Trasparenti con gli elettori"- L'onorevole Mele convitato di pietra - Verdi, Sd e Rnp arrivano con mele e pere biologiche e profilattici: "Esame inutile. Solo propaganda" - An dichiara la guerra dei test: "Noi organizziamo quello tricologico, è più serio".
di CLAUDIA FUSANI - Repubblica
[...] Il presidente Casini arriva abbastanza presto, gessato blu, faccia riposata: "Ho fatto colazione, va bene lo stesso?". Prima di lui sopraggiunge il segretario Lorenzo Cesa. Si mette in posa sotto lo striscione: "Test antidroga per i parlamentari" con l'indice alzato. "Sia chiaro che questa iniziativa non è rivolta solo al Palazzo ma a mettere in risalto una piaga della nostra società. La droga uccide la mente e le famiglie".
Come in un set - La "macchina della verità" arriva puntuale in piazza di Montecitorio. Ore 9.30, test antidroga organizzato dall'Udc, riservato ai parlamentari. Ci sono gazebo, un tavolino e qualche seggiola perché l'attesa rischia di essere lunga se alle 9.30 c'è già un crocchio di deputati che, festosi e assonnati, qualcuno scettico e scocciato, aspettano di sottoporsi al test. L'Udc avrebbe voluto organizzarlo dentro Montecitorio. Ma la maggioranza non l'ha voluto. E allora l' hanno organizzato in piazza.
Uno può pensare di essere su un set cinematografico - tanta è la ressa delle telecamere e dei fotografi - oppure nell'imminenza di un ciak di una pubblicità progresso. Chissà, magari nell'ultimo reality. Colpisce anche la concentrazione di abiti gessati, con varie tonalità di rigaggio: classico, azzurro, rosa, anche sul viola. Ma non è una fiction, è tutto verissimo. [...] sono veramente tanti, al di là di ogni più ottimistica aspettativa, i volontari[...]scrollano la testa: "E' importante farlo, ma è abbastanza inutile". Perché? "L'unico test serio sarebbe stato quello tricologico, un capello può dire se hai assunto sostanze stupefacenti anche un mese fa. Saliva, sangue, orine cancellano tutto in 48 ore". Comunque lo fanno. Arriva l'onorevole Giuseppe Galati (Udc) e quelli che fanno la fila sotto il gazebo si aprono per farlo passare. Pur essendo questa una piazza che ne ha viste di tutti i colori, il test antidroga sfugge a precedenti e casistiche e ha il pregio dell'originalità.
Cosimo Mele, il convitato di pietra - C'è un convitato di pietra che aleggia sulla testa di tutti: Cosimo Mele, il deputato dell'Udc - adesso ex - protagonista del festino alcol, cocaina e squillo all'hotel Flora. Viene? Non viene? Qualcuno lo avvista. Ma è un miraggio. Sarebbe troppo bello. "E' un fatto doloroso, che ci ha molto amareggiato, ma è un fatto privato che non può in alcun modo inficiare il partito" mette in chiaro Casini. Ma il caso-Mele sarà il vero protagonista della lunga mattinata. Arrivano D'Onofrio, capogruppo Udc al Senato, e Rocco Buttiglione. Staccano il biglietto. Il "professore" si mette in coda: "La mamma mi ha insegnato che non bisogna mai saltare la fila". Anche lui è preoccupato per la colazione. Poi attacca: "Non si può sputtanare un partito per l'errore di un singolo uomo che tra l'altro non è neppure un massimo dirigente. Attaccare l'Udc è da infami. Qual è il partito che non ha un drogato, un corrotto, un mafioso o un camorrista?". La priorità, per tutta la classe politica, - dice - "deve essere la selezione morale".
Carlo Giovanardi, pur nel mezzo della discussione sulle intercettezioni Unipol, trova il tempo di prendere il numero e salire sulla macchina della verità. Rivendica l'utilità dell'iniziativa che ha proposto: "La gente ha diritto di sapere e noi il dovere di essere trasparenti e coerenti. Chi si droga è ricattabile e condizionabile". Osvaldo Napoli (Fi) è scettico ma lo fa.
[...] la pattuglia di An latita. Casini lo rimarca: "Hanno firmato la legge ma poi ci lasciano soli". A mezzogiorno invece arrivano in gruppo, Gasparri, La Russa, Meloni, Gamba, Urso, Ascierto e via andare. Saltano la fila, fanno il test e poi, colpo di scena: scoppia la guerra del test antidroga. Dichiarata da La Russa: "Abbiamo partecipato per coerenza ma questa cosa è inutile e propagandistica. Quindi invitiamo i parlamentari ad andare oggi pomeriggio, dopo le 17, al laboratorio di analisi vicino al Pantheon per sottoporsi la test tricologico che monitora l'assunzione di droghe fino a sei mesi prima" [...] si aggiunge, più tardi, correndo sui tacchi anche Gabriella Carlucci.
[...] arrivano in truppa i Verdi Paolo Cento, Luana Zanella, Grazia Francescato, Paola Balducci, Franco Grillini (Sinistra democratica) e Donatella Poretti (Rosa nel pugno). "Portiamo mele e pere biologiche e preservativi". Irridono il test - "è una farsa, annunciato con tanto anticipo non serve a nulla, rilanciamo la battaglia antiproibizionista" - e sbeffeggiano l'Udc: "La mattina il test antidroga e la notte con le prostitute e la cocaina". Attimi di tensione. "Pensate ai rifiuti in Campania" dice un deputato dell'Udc. "La monnezza sta dentro le persone" replica la Francescato. Gelo quando passa Oliviero Diliberto, presidente del Pdci: "Test antidroga organizzato dall'Udc? E la Wasserman?". Era, questo, il test antisifilide [...]
I risultati - Tutti puri come gigli, 122 su 122. La risposta è stata diffusa nel pomeriggio dalla segreteria dell'Udc [...]
...diciamocelo... sentir parlare di "selezione morale" dal segretario Cesa, scampato al sole a scacchi per un errore procedurale, segretario del partito di Totò VasaVasa Cuffaro, di Mele e di tanti altri gentiluomini, fa una certa impressione... e poi questo test... vi immaginate le risate se al "Tour de France" l'antidoping si facesse con metodi che non rivelano niente dopo 48 ore, su base volontaristica, ed avvertendo i corridori di questa grossa opportunità qualche settimana prima? credo che i corridorri si piscierebbero addosso dalle risate dalla prima tappa fino all'arrivo sugli Champs-Elysées...
Noi avremmo due alternative da proporre a Cesa & Casini:
-1) dare una liberatoria alle Iene perchè pubblichino i risultati del test truffaldino fatto col sudore dei parlamentari, carpito con un trucco. Chi c'è c'è. Niente privacy. Abbiamo diritto di sapere se ci amministrano dei drogati.
-2) accettare tests seri (di quelli che rivelano l'assunzione di droghe anche a distanza di mesi), svolte da laboratori indipendenti, e con ampia liberatoria preventiva a diffondere nomi e cognomi. Ci piacerebbe vedere i risultati dei 122 "puri" emersi dal test condotto secondo la mitica metodologia Cesa&Casini.
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