Vincere con distacco, a Stoccarda, a vent'anni. Arrivare da sola, a Stoccarda, dove i tedeschi erano già pronti a festeggiare la loro favoritissima campionessa. Mettere in riga tutte le superwomen tedesche, olandesi, russe. Dare agli "auslaender" italiani, ai "macaroni" italiani, un attimo d'orgoglio indimenticabile.
Una terza piazza per un'altra italiana, la Bronzini (omen nomen!); quinta la Cantele. Una squadra compatta, affiatata, altruista. Un trionfo per la piccola Bastianelli, figlia di un autista d'autobus e di una "addetta" ad una impresa di pulizie. Ecco, questa è l'Italia che ci piace...
P.S.: Quando i controlli antidoping si fanno seri, le superwomen della mitteleuropa e le russe affondano miseramente.
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